martedì, Marzo 19, 2024
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In questa sezione del sito troverai tutte le ultime news sul risparmio gestito oltre ad una serie di guide teoriche sull’argomento.

Il risparmio gestito è una formula di investimento dove il risparmiatore utilizza una quota del suoi capitali e permette ad un professionista di effettuare degli investimenti con vari strumenti in base a quanto concordato.
Risparmio gestito come funziona
Se ti stai chiedendo in sostanza cosa cambia tra il risparmio gestito e un normale investimento la risposta è semplice: questo tipo di risparmio prevede una sorta di investimento collettivo.

La persona specializzata a cui ti affidi raccoglie il tuo capitale e quello di altri risparmiatori e poi lo utilizza per investire in un fondo. Ovviamente il rendimento che deriva da questo fondo viene diviso in maniera equa tra tutti i partecipanti, in base alla loro quota. Lo stesso dicasi in caso di perdita, la stessa viene ripartita in modo proporzionale.

I risparmiatori si affidano a gestori professionali per poter accedere a formule di investimento e risparmio che non sarebbero altresì accessibili al singolo individuo. Non si tratta quindi di un semplice risparmio amministrato dove lo specialista funge da semplice intermediario. In questo caso è previsto un vero e proprio mandato e un’operatività con i risparmi.

Tra gli strumenti disponibili puoi trovare dei fondi comuni di investimento oppure ETF, patrimoni, immobili ed Hedge Funds.

Come accedere a questi investimenti? Se vuoi un intermediario per il risparmio gestito puoi rivolgerti a banca, società di gestione del risparmio, promotore finanziario e assicurazione. Ovviamente ogni Paese ha delle regole e delle tassazioni differenti.
Risparmio gestito pro e contro
Quali sono i pro e i contro del risparmio gestito e perchè un risparmiatore dovrebbe scegliere questo canale e non un altro per far fruttare i risparmi?

Il risparmio gestito è un sistema molto conveniente, devi però essere sicuro di voler fare questa manovra poiché è comunque a rischio elevato.

La persona o l’ente incaricata della gestione non ha responsabilità diretta sulla perdita, nella misura in cui si attiene agli accordi tra le parti. È possibile quindi affermare che sicuramente i pro riguardano le molteplici forme di investimento che permettono a qualunque risparmiatore di aderire e diversificare il portafoglio di risparmio e soprattutto, non da meno, vedere guadagni importanti.

Di contro nel risparmio gestito invece c’è il rischio, ma tutte le forme di investimento rischiose sono quelle che fruttano di più. Importante sottolineare che la grande possibilità offerta da questi investimenti è la diversificazione, un punto fondamentale che consente di avere una sorta di rete di salvataggio.

Quando si investe in modo individuale in due attività se una va male diventa comunque problematico. Nel caso in cui vengono fatti investimenti collettivi il capitale è maggiore e ciò permette di diversificare l’investimento su molte attività. Se anche una o due non dovessero fruttare, ce ne saranno altre in positivo. Maggiore è la diversificazione e minore è la perdita a cui si va incontro.

Vanno sempre valutate comunque le compatibilità. Bisogna capire se la categoria di appartenenza di quel fondo è in linea con le tue necessità e quindi con un profilo di rischio alto o rischio minore. Importante anche valutare i costi globali (commissioni di ingresso, d’uscita, di gestione e performance) che possono o meno intaccare il valore finale del fondo scelto.
Risparmio gestito e fondi comuni
Il risparmio gestito prevede dei fondi comuni di investimento, come precedentemente accennato. Questo è uno degli strumenti principali a livello finanziario in Italia. Il patrimonio del risparmiatore viene investito in varie attività.

Se ti stai chiedendo a livello pratico cosa vuol dire, devi pensare a una suddivisione del patrimonio per aree. La società in primo luogo raccoglie tutte le quote degli investitori, poi decide come suddividere le somme e lo fa in diverse categorie: azioni, obbligazioni, materie prime. In questo modo non corre pericolo.

Anche se uno dei settori è più forte vengono comunque suddivise anche nei settori meno redditizi. Può succedere che vi siano dei bruschi cali o dei rialzi improvvisi. Grazie a questa strategia ci sarà sempre una fetta di mercato che sale e porta guadagno.

Per il piccolo risparmiatore questo concetto si traduce nella possibilità di accedere ad una varietà di investimenti a cui normalmente non potrebbe partecipare. Quando leggi fondi comuni di cosa si parla?

Tutto dipende dall’area di intervento ma comunemente questi sono: azioni (prevalentemente titoli), obbligazioni (prevalentemente bond societari), bilanciati (azioni e obbligazioni in parti variabili) e fondi monetari che quindi si focalizzano direttamente sul mercato. I fondi di investimento sono tassati in Italia al 26%, come anche i fondi esterni.

Il risparmio gestito non è solo un modo per investire oggi i risparmi ma anche uno strumento di investimento a favore dei figli.
Risparmio gestito o amministrato
Il risparmio gestito e quello amministrato non devono essere confusi. Qual è la loro differenza? Nel risparmio amministrato tu affidi i tuoi risparmi ad una figura che si occupa della gestione. Vengono delimitati degli importi e lo specialista valuta tutto ciò che riguarda la fiscalità. Diversamente, se tu investi nel risparmio gestito, l’intermediario ha bisogno di un vero e proprio mandato perché userà il capitale messo a disposizione per fare dei liberi investimenti.

È come se ricevesse la delibera da parte tua ad impugnare quel capitale ed utilizzarlo nella misura ritenuta più opportuna.