Le offerte pubbliche iniziali (IPO) sono una buona opportunità per ottenere profitti dalla quotazione delle azioni di una società in borsa.

Ma come funzionano le IPO? Come si determina il range di prezzo che viene proposto sul mercato ai potenziali investitori? E, soprattutto, come possiamo partecipare alle IPO anche senza avere grandi capitali a disposizione?

A queste domande risponderemo nei prossimi paragrafi. Già prima di scendere nel dettaglio, però, possiamo rivelare un qualcosa di estremamente importante lato investitore: oggi possono partecipare alle IPO non solo i grandi investitori ma anche i piccoli trader. Tutto questo grazie ai cosiddetti broker IPO.

Ma iniziamo a trattare l’argomento al centro di questa guida partendo dalla fondamenta e quindi da cosa è e come funziona un’offerta pubblica iniziale (IPO).

Cos’è un’offerta pubblica iniziale (IPO)

Cominciamo dall’ABC! L’offerta pubblica iniziale (IPO) è la prima vendita delle azioni emesse da una società all’interno di un mercato regolamentato come quello di Borsa  Italiana. Si tratta dello sbarco della società sui mercati regolamentati e, per certi versi, la sua evoluzione da società privata a società “pubblica”.

Il passaggio da uno status all’altro è favorito dall’individuazione delle azioni che si intendono quotare in Borsa e dalla nomina di un team di consulenti, banche e altri operatori che accompagneranno la società nella  migrazione verso i mercati regolamentati. Vi sarà dunque la fissazione di un prezzo iniziale, elemento essenziale da cui dipende, spesso, il successo o meno dell’approdo sui listini.

Per quanto concerne i motivi che possono spingere una società a quotarsi in Borsa, il più delle volte si tratta della volontà di aumentare il capitale di investimento e di finanziare l’espansione dei suoi progetti. Altre volte si cerca di quotarsi in Borsa per reperire mezzi di rischio con cui pagare le esposizioni passive, o semplicemente per monetizzare gli asset. Ancora, spesso si pensa alla quotazione in Borsa come a un’operazione che incrementa la visibilità, il prestigio, la trasparenza e la bontà dell’immagine della società interessata da tale operazione.

Come funziona una IPO

Come abbiamo già anticipato, una IPO consiste nella libera scelta da parte della società di entrare nei mercati regolamentati e offrire così le proprie azioni al pubblico.

Per poter sbarcare sui mercati regolamentati, però, le cose non sono né semplici né immediate.

Sintetizzando il funzionamento della IPO, il primo step consisterà nell’effettuare una revisione contabile che considera ogni aspetto economico, finanziario e patrimoniale della società. Al termine della verifica, se il revisore afferma che i conti sono in ordine, la società deve preparare una domanda di registrazione che andrà presentata alla Consob, la Commissione per i servizi di Borsa, la quale a sua volta effettuerà una  verifica sul corposo dossier di allegati presentati.

Alla fine della sua istruttoria, la Consob può accettare la richiesta di quotazione della società, rifiutarla o, se lo ritiene percorribile, proporre delle modifiche.

Come si determina il prezzo di una IPO

Uno degli elementi fondamentali della IPO è il prezzo a cui vengono offerte le azioni. A stabilirlo non è la società (che invece può decidere il numero di azioni che saranno emesse), bensì le banche di investimento e gli advisor che sono incaricati a effettuare una valutazione della società.

Dopo la valutazione, il prezzo iniziale delle azioni verrà diffuso e gli investitori potranno iniziare a fare trading sulle azioni dopo la quotazione.

La determinazione del prezzo dell’IPO tiene conti di tantissimi elementi a partire dai fondamentali della società fino alle prospettive del business. C’è ovviamente anche una componente speculativa visto che l’advisor incassa fee più elevate se riesce a fa passare una valutazione più alta. In linea di principio se il mercato è in una fase rialzista, il prezzo determinato dell’IPO sarà più alto. Per questo motivo le società tendono a quotarsi quando la borsa è in rialzo mentre hanno un approccio più freddo se l’appeal verso l’azionariato è più tiepido.

Come fare trading sulla IPO?

Gli investitori che sono interessati a fare trading sulle IPO e, dunque, comprare le azioni nel momento stesso in cui stanno sbarcando sul mercato, hanno diverse opportunità più o meno percorribili.

In primo luogo, è teoricamente possibile comprare le azioni ancora prima della IPO. Si tratta però di una scelta un po’ complessa e riservata generalmente ad alcune IPO di particolare interesse pubblico. In questo caso, ancora prima della quotazione ufficiale, alcuni broker potrebbero decidere di offrire ai propri clienti la possibilità di fare degli investimenti prima dell’offerta pubblica iniziale.

Non trattandosi di un investimento sui titoli “ufficiali”, ma di un impiego effettuato nel c.d. mercato grigio, ne deriva che il prezzo delle azioni viene stabilito sulla base delle previsioni dei broker sulla capitalizzazione di mercato della società alla chiusura del primo giorno di contrattazione.

Considerato che questa strada non è certamente per tutti (ma solo su chi ha un certo livello di competenze), la soluzione più semplice rimane sempre quella di acquistare direttamente i titoli nel momento stesso in cui arrivano sui mercati regolamentati.  

Per scendere nel dettaglio, rimandiamo alla guida dedicata al trading sulle IPO dove spieghiamo come poter operare sia prima che dopo.

Conviene investire sulle IPO?

Investire sulle IPO può essere un’opzione interessante per i principianti che puntano a monetizzare in breve tempo dei rendimenti derivanti dalla buona accoglienza della società sui listini azionari. Tuttavia investire su questo settore non è un gioco e quindi occorre approcciarsi in modo corretto per capire se conviene comprare azioni al prezzo IPO.

Nel 2014 la IPO di Alibaba permise di conquistare una prestazione del 38% nel solo primo giorno di trading, mentre quella di Snap, nel 2017, si concluse con una performance di prezzo superiore al 44%.

Naturalmente, non sempre le cose sono andate così bene! Ed è proprio per questo motivo che diventa fondamentale poter individuare le migliori IPO in arrivo, al fine di prendere posizione solamente su quelle più appetibili.