Come frenare il caro bollette? Razionalizzando l’utilizzo degli elettrodomestici, in particolare quelli che consumano di più, ma quali sono esattamente? Andiamo a vedere quali sono i dispositivi che impattano in misura maggiore sulla bolletta energetica.

Dalla crisi energetica del 1973 alla crisi del 2022

Il 6 ottobre 1973 l’Egitto e la Siria attaccarono Israele da entrambi i lati. Il Paese attaccato, dopo primi giorni particolarmente difficili, reagì e contrastò efficacemente gli attacchi. La guerra durò pochi giorni (finì il 25 ottobre), ma le conseguenze di questo conflitto furono importanti dal punto di vista energetico. I Paesi arabi dell’OPEC aumentarono il costo del petrolio nei confronti dei Paesi filo-israeliani e iniziò quella che fu poi definita la crisi energetica del 1973.

In Italia, l’allora premier Mariano Rumor decise di varare un piano di austerità economica nazionale finalizzata al risparmio energetico: fu imposto il divieto di circolare in auto la domenica, mentre in televisione i programmi finivano in anticipo e i negozi e i benzinai chiudevano prima, risparmiando sull’utilizzo della luce.

Fu un periodo molto particolare, che pose fine alla crescita economica degli anni Cinquanta e Sessanta, segnando di fatto uno spartiacque storico.

Oggi il contesto è diverso: la crisi economica ci accompagna, nelle sue più varie forme, da diversi anni e dopo due anni segnati fortemente dalla pandemia, nel febbraio del 2022 è scoppiato il conflitto in Ucraina, con l’invasione da parte dei russi. I Paesi della Nato hanno duramente attaccato l’invasione, sfoggiando l’arma delle sanzioni, che stanno colpendo sì la Russia, ma indirettamente anche i Paesi più dipendenti della Russia e che, in tutto questo tempo, non hanno fatto nulla per esserne più indipendenti, specialmente per ciò che concerne la fornitura di gas.

Sarà un autunno 2022 che ci ricorderemo, quello che sta per arrivare, anch’esso all’insegna del risparmio energetico: probabilmente la domenica potremo ancora uscire in auto, ma l’utilizzo di più elettrodomestici contemporaneamente sarà vietato e i termosifoni riscalderanno di meno.

Quali elettrodomestici pesano di più sulla bolletta?

Secondo un’indagine di Facile.it, da gennaio ad agosto 2022, una famiglia italiana ha speso in media 776 euro per la bolletta energetica. Su questo costo, grava anche l’utilizzo degli elettrodomestici, ovviamente, quelli più comuni che usiamo quotidianamente, e che ora forse, dobbiamo guardare con un po’ più di sospetto e utilizzare con cautela.

Naturalmente, e non potrebbe essere altrimenti, l’elettrodomestico più usato e amato degli italiani è la lavatrice. Quasi due terzi delle famiglie lo considera irrinunciabile, ma l’impatto sulla bolletta si aggira attorno agli 80-90 euro: migliore è la classe energetica, maggiore sarà il risparmio. Si può risparmiare con la lavatrice, scegliendo di usarla nella fascia oraria più conveniente, in base al contratto di fornitura di energia elettrica che abbiamo. Alcune raccomandazioni utili:

  • Preferire lavaggi a 30 gradi;
  • Utilizzare il programma Eco;
  • Pulire periodicamente il filtro.

Quasi alla pari della lavatrice, c’è il frigorifero: il costo sulla bolletta supera tranquillamente i 100 euro ed è uno dei costi irrinunciabili. Alcuni consigli utili per ottimizzare i risparmi:

  • Scegliere una posizione giusta, non esporlo in ambienti dove batte il sole;
  • Non aprire continuamente la porta;
  • I consumi dipendono anche da quanto è riempito un frigo, che non deve essere stracolmo, né tantomeno vuoto.

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L’elettrodomestico che pesa di meno sulla bolletta e che è particolarmente apprezzato dagli italiani (subito dopo lavatrice e frigorifero troviamo lei) è la TV, che può impattare sulla bolletta per una cifra compresa tra i 30 e i 50 euro annui.

I piccoli elettrodomestici che pesano di più sulle bollette

Tra i piccoli elettrodomestici che pesano di più sul costo delle bollette, come segnalato anche da Selectra in un’altra indagine, troviamo la stufetta elettrica, il bollitore e il phon. Per tutti e tre il consumo orario si aggira i tra i 1,6 KWh e i 2 KWh, mentre il costo orario va dai 0,70 ai 0,90 euro all’ora.