Prosegue a tamburo battente il programma di emissioni di titoli di stato dell’ultimo scorcio di ottobre. Dopo il collocamento di nuove tranche short term / BTP indicizzati all’inflazione avvenuto oggi, domani sarà la volta della seconda asta di BOT del mese. L’appuntamento è molto atteso non solo da chi è solito investire in Buoni Ordinari del Tesoro ma anche dai risparmiatori che, pur non essendo degli habitué dei BOT, si sono recentemente approcciati a questa tipologia di titoli di stato attratti da sorprendente incremento dei rendimenti.

Per i novizi l’asta BOT di domani 27 ottobre può essere una grande occasione in quanto in collocamento andrà una prima emissione. Come anticipato dalla nostra guida alle prossime aste BOT, infatti, l’ultima emissione di ottobre riguarda un titolo nuovo di zecca. Nuova emissione pura quindi e scadenza brevissima visto che sul tavolo dello offerte sarà messo un BOT semestrale.

Prima di lanciarci in speculazioni sui rendimenti attesi e sulla capacità di questo Buono del Tesoro a brevissima durata di farsi spazio tra gli investimenti di pari lunghezza, stiliamo la nostra solita carta di identità in modo tale da agevolare il risparmiatore nella conoscenza dello strumento.

BOT a 6 mesi ISIN IT0005512857 in asta il 27 ottobre 2022

Il BOT semestrale in asta domani 27 ottobre 2022 ha scadenza 28/04/2023. L’ammontare dell’emissione è pari a 6 miliardi di euro. Si tratta di una posta decisamente consistente che si spiega alla luce di un fatto ben preciso: giorno 31 ottobre 2022 saranno in scadenza Buoni Ordinari del Tesoro semestrali per complessivi 5.500,000. Ecco il perchè della nuova emissione del Buono a 6 mesi.

I BOT in emissione verranno offerti con il sistema di collocamento dell’asta competitiva. Le richieste possono essere formulate in termini di rendimento ma ricordiamo che ogni operatore partecipante può avanzare al massimo cinque richieste di acquisto.
I Buoni Ordinari del Tesoro in asta possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro.
I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei BOT potranno variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra.

Importante ricordare che all’asta non possono essere ammesse richieste senza indicazione
del rendimento.

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Queste le date da tenere bene a mente:

  • Termine presentazione delle domande in asta (ore 11,00 del 27 ottobre)
  • Termine collocamento supplementare per BOT a 6 e 12 mesi (ore 15,30 del 28 ottobre 2022)
  • Data di regolamento: 31 ottobre 2022

BOT a 6 mesi in asta domani 27 ottobre 2022: quando ha senso metterlo in portafoglio?

Per loro struttura i Buoni Ordinari del Tesoro non hanno cedola. Il rendimento è quindi dato dalla differenza secca tra il prezzo di rimborso alla scadenza e il prezzo di acquisto. Per anni questa differenza è stata la croce dei risparmiatori e il motivo per cui i BOT (soprattutto quelli a 6 mesi) avevano l’appeal sotto ai piedi. Il rendimento offerto, infatti, era nullo (nella migliore delle ipotesi) o addirittura negativo (nel peggiore scenario).

Oggi il quadro è cambiato e anche un BOT a sei mesi presenta un rendimento visibile. Teoricamente la resa è di tutto rispetto (attualmente sul semestrale si viaggia attorno all’1,7%) ma praticamente questo rendimento si perde nella morsa dell’inflazione contro la quale questo titolo nulla può.

Quindi, considerando quello che è lo scenario in atto, è palese che mettere in portafoglio il nuovo BOT a 6 mesi non proteggere dal rischio inflazione. Se la motivazione a supporto dell’interesse alla partecipazione dell’asta di domani è questo, allora è meglio lasciar perdere.

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Una eventuale partecipazione al collocamento del 27 ottobre dovrebbe essere motivata da una sola ratio: parcheggiare liquidità per un periodo molto breve (6 mesi) in attesa poi di reinvestire altrove. Un semestre è solo relativamente un intervallo contenuto. In realtà da qui ad aprile sarà possibile avere un quadro più chiaro su quelle che sono le intenzioni di politica monetaria della BCE e sull’andamento dell’inflazione.

Per quello che riguarda prodotti di investimento simili, la sola comparazione che possiamo fare è con un conto deposito che offre una remunerazione anche per i vincoli di 6 mesi. Oggettivamente l’intervallo è troppo breve per poter trovare qualcosa di interessante. Prodotti come il Selfy Conto di Banca Mediolanum remunerano il 2% lordo sulle somme vincolate a 6 mesi. Al netto siamo sotto il rendimento del BOT semestrale. Se a questo si aggiunge poi il fatto che la tassazione sui BOT è agevolata (12,5%) mentre quella sui conti deposito è piena (26%) si deduce che partita non ve ne è.

Del resto aprire un conto deposito conviene ma solo a certe condizioni. Sui 6 mesi, è il piccolo BOT semestrale a dettare legge (anche grazie all’aiutino dello stato). Per scadenze più lunghe, invece, i rendimenti dei conti deposito non sono affatto male a partire dal 4% lordo di illimity per i vincoli a 60 mesi.