L’invalidità civile e la pensione anticipata sono due concetti interconnessi, poiché in presenza di determinati requisiti in capo alla prima è possibile usufruire della seconda. Nello specifico, la pensione anticipata per invalidi civili può essere richiesta da coloro che dimostrano, con le certificazioni previste dalla normativa in materia, di avere un’inabilità lavorativa in un range compreso tra l’80 e il 100%. La pensione anticipata in caso di invalidità civile è una prestazione erogata dall’INPS, che ne disciplina anche limiti, importi e modalità di richiesta.

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L’anticipo pensione per invalidità

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L’anticipo della pensione per invalidità civile è disciplinato dal D.Lgs. n. 503 del 30/12/1992; esso prevede che possano anticipare l’età pensionabile tutti i cittadini che dimostrino di avere un’invalidità pari o superiore all’80%, indipendentemente dall’attività lavorativa. In questi casi, l’invalidità è quella civile ed è individuata dal Ministero della Salute (al tempo Ministero della Sanità), in un Decreto del 5 febbraio 1992.

L’anticipo dell’età pensionabile è di 55 anni per le donne e di 60 per gli uomini, a condizione che entrambe le categorie abbiano maturato, alla data della richiesta, almeno 20 anni di contributi ai fini pensionistici.

A partire dal 2013, i criteri di calcolo dell’età sono periodicamente oggetto di rielaborazione, secondo il criterio dell’aggiornamento alla speranza di vita, con l’obiettivo di adeguare in modo costante il rapporto tra gli anni dedicati al lavoro e quelli in cui si fruisce della prestazione pensionistica.

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Invalidità civile al 75%: è possibile richiedere la pensione anticipata?

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Poiché la legge individua come possibili destinatari della pensione anticipata coloro che dimostrino un’invalidità civile non inferiore all’80%, è anche doveroso specificare che, per alcune categorie tale percentuale si abbassa.

I lavoratori sordomuti e quelli che abbiano un’invalidità certificata in misura superiore al 74% hanno la possibilità di presentare istanza di contributi figurativi pari a due mesi, per ogni anno in cui hanno prestato servizio, nelle Pubbliche Amministrazioni, oppure in aziende private.

Quindi, con un’invalidità riconosciuta in misura pari o superiore al 75%, i sordomuti o invalidi per qualunque causa possono, attraverso un’apposita istanza all’INPS, usufruire della pensione anticipata fino a 5 anni: il periodo è ottenuto attraverso un calcolo dei contributi massimi cumulabili nel corso della propria attività lavorativa.

LEGGI LA GUIDA SULLA PENSIONE ANTICIPATA

Come effettuare la richiesta pensione anticipata per invalidità civile

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Le modalità per inoltrare l’istanza per la pensione anticipata con invalidità civile sono più di una. La prima prevede l’invio mediante uno dei Centri di Assistenza Fiscale presenti su tutto il territorio nazionale; la seconda attraverso la propria area riservata del sito dell’INPS e la terza con l’ausilio di un professionista abilitato, che può essere un consulente del lavoro oppure un commercialista.

In tutti i casi, l’invio dell’istanza di invalidità civile è esclusivamente telematico e risulta indispensabile disporre del sistema di identificazione digitale, SPID, oppure della Carta di Identità Elettronica (CIE). Dal 1° ottobre 2020, infatti, l’INPS non accetta più il PIN precedentemente erogato per l’accesso ai servizi online dell’Istituto.