Le analisi che ogni anno vengono svolte sulle famiglie italiane e sulle loro abitudini di risparmio, rilevano che preferiscono strumenti di risparmio liquidi e immediati. Ecco allora che aumenta la scelta del conto deposito, strumento sul quale sono investiti ben 500 miliardi di euro. Questi sono conti che hanno come unico scopo quello di fruttare ai risparmiatori un’elevata somma di interessi sul capitale depositato. Inoltre non prevedono costi e i loro tassi di interesse sono molto più elevati rispetto ai conti normali.

Tassazione interessi conto deposito: come funziona

tassazione interessi conto deposito

Chi ha un conto deposito deve possedere anche un conto corrente collegato perché è da questo che potrà movimentare il denaro da e per il deposito. Le cifre sui conto deposito sono garantite dalle banche europee fino a 100.000 euro. Massima sicurezza in caso di default, quindi.

In alcuni casi i possessori di capitale accettano di vincolare le loro somme, perché le banche offrono delle condizioni favorevoli. I titolari potranno sempre prelevare il denaro vincolato, ma perderanno tutti gli interessi maturati fino a quel momento.

Sia i conti correnti che i conti deposito sono soggetti a tassazione, ma mentre sui primi ne viene applicata una fissa, sui secondi è commisurata alla quota capitale che vi è depositata.

Ecco che arriviamo a ciò che più ci interessa, come sono tassati gli interessi dei conti deposito. Gli interessi che vengono generati da un conto deposito subiscono una ritenuta fiscale pari al 26%. Fino a qui nulla di complicato, per avere gli interessi netti basterà moltiplicare gli interessi lordi per 26%.

Calcolo imposta di bollo: come fare

Più complicato è il calcolo dell’imposta di bollo e cosa più importante ancora è sapere quando pagarla. Questa viene calcolata al momento della rendicontazione del conto, che a seconda del tipo di conto può avvenire annualmente o trimestralmente o semestralmente. Se a quel momento il conto deposito risulterà attivo, l’imposta di bollo sarà pari allo 0,20% della somma nominativa su esso giacente. Se invece al momento della rendicontazione il deposito sarà pari a zero bisognerà versare un’imposta di bollo pari a 1 euro.

Occorre specificare però che, se al momento della rendicontazione il conto è aperto da poco tempo allora l’imposta di bollo andrà applicata in proporzione. Ad esempio, se al 31 dicembre di un conto deposito a rendicontazione annua, il conto è aperto solo da 4 mesi, allora l’imposta da applicare sarà solo di 1/3 rispetto al totale.

Il principio generale su cui ci si basa al momento della scelta dell’apertura del conto, è quello che un conto deposito con rendicontazione annua, pagherà meno imposta di bollo di uno con rendicontazione trimestrale.

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Tassazione interessi conto deposito: un esempio

Come investire i risparmi oggi

I tassi creditori applicati sono sempre di più in calo, ma comunque permettono un certo guadagno, seppur minimo rispetto al nulla che si guadagnerebbe lasciando la somma su un conto corrente standard.

Il guadagno maggiore si ottiene dai conti deposito vincolati, in questo caso meglio scegliere conti con vincoli di 12-24-36 mesi, perché più remunerativi, se preferite vincoli brevi di 3 o 6 mesi allora scegliete banche che offrono promozioni con interessi più alti per chi stipula nuovi conti deposito.

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Facciamo alcuni esempi pratici per aiutare il risparmiatore a capire come funzione la tassazione sui conti deposito.

  • Supponiamo di aver depositato 30.000 euro, con un tasso lordo dell’1,5, il conto è attivo da 6 mesi e ha una redicontazione annuale, non ci sono giacenze. Gli interessi lordi maturati saranno pari a 225,00 euro, l’imposta di bollo è di 1,00 euro, la ritenuta sugli interessi sarà di 59,00 euro. Il guadagno netto ottenuto è di 165,00 euro;
  • 30.000 euro di deposito, con rendiconto semestrale, senza giacenze. Il tasso lordo è sempre dell’1,5. Il guadagno netto questa volta risulterà di 139,00 euro perché andremo a pagare 30,00 euro di imposta di bollo. Ecco spiegato ciò che prima dicevamo che un deposito a rendiconto semestrale è più redditizio di un conto con rendiconto annuale;
  • È inoltre ovvio che un conto con vita maggiore, con un vincolo di più mesi, ci offrirà un guadagno maggiore. Sempre i nostri 30.000 euro li vincoliamo per 24 mesi, con tasso lordo dell’1,5, rendiconto annuale. Alla fine del periodo avremo, degli interessi lordi maturati pari a 900,00 euro, un’imposta di bollo pari a 120,00 euro, la ritenuta sugli interessi di 234,00 euro. Il guadagno netto risulterà di 546,00 euro.