Le domande per avere il bonus 200 euro per i lavoratori autonomi con partita Iva sono disponibili sul sito dell’Inps. Dopo tanta attesa e con un recente sentore di slittamento a novembre, verso mezzogiorno di lunedì 26 settembre sul sito dell’Inps è comparsa una nuova notizia in evidenza: “Indennità una tantum 200 euro: domande fino al 30 novembre”. Scongiurato il click day, c’è tempo fino al 30 novembre per compilare la domanda (si fa telematicamente sul sito dell’Inps) e richiedere il bonus. Che in realtà è doppio, perché, a seconda del reddito percepito nel 2021, si potrebbe avere anche un ulteriore bonus da 150 euro, per un totale di 350 euro.

Chi può fare domanda

Possono fare domanda del bonus i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps che rispondano alle seguenti caratteristiche:

  • Iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
  • Iscritti alla gestione speciale dei commercianti;
  • Iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • Pescatori autonomi;
  • Liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Anche i lavoratori iscritti come coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri possono richiedere l’indennità.

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Inoltre, se il lavoratore è iscritto contemporaneamente a una delle gestione previdenziali Inps e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, la domanda dovrà essere presentata solo ed esclusivamente presso l’Istituto. Se il lavoratore autonomo è iscritto esclusivamente presso altri enti di previdenza obbligatoria, dovrà trasmettere domanda a questi ultimi.

Bonus 200 euro: requisiti richiesti

Come abbiamo detto ci sono due bonus: uno da 200 euro e un altro, sempre una tantum, da 150 euro. Per ottenere il primo bonus è necessario avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 € nel periodo d’imposta 2021 (Unico 2022) e non devono aver avuto il bonus 200 euro come promesso dal Decreto Aiuti (art. 31 e 32). Attenzione: si parla di reddito complessivo, non solo di reddito derivante da attività lavorativa. Per capire se questa soglia è stata oltrepassata è necessario consultare il Quadro RN, rigo 1, colonna 1, sul Modello Unico 2022 (Anno d’Imposta 2021).

Qualora, sempre nel medesimo anno d’imposta, il reddito complessivo lordo non sia stato superiore a 20.000 €, allora il soggetto richiedente potrà percepire anche un’altra indennità da 150 euro, arrivando così in totale a un bonus di 350 euro.

Per fare richiesta dei bonus, al 18 maggio 2022, il richiedente deve risultare:

  • Già iscritto alla gestione autonoma;
  • Essere titolare di partita Iva attiva;
  • Aver versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020, con scadenza di versamento al 18 maggio 2022.

Come fare domanda

Per fare richiesta del bonus 200 € è necessario recarsi sul sito Inps, tramite il servizio online Indennità una tantum 200 euro – Domanda, al quale si può accedere anche tramite il Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Una volta effettuato l’accesso con le proprie credenziali, bisognerà selezionare la categoria alla quale si appartiene.

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Oltre alla domanda per procedura telematica, si può fare domanda anche tramite patronati o Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (da fisso) o il numero 06 164 164 (da mobile).