La Legge di Bilancio 2023 include anche Quota 103 tra le misure previdenziali presenti, ovvero un nuovo sistema pensionistico che permette di andare in pensione anticipatamente a determinate condizioni. A partire dal 1° gennaio 2023, sarà possibile accedere al trattamento pensionistico con 41 anni di contributi versati e 62 anni di età anagrafica, a patto che questi requisiti siano maturati entro la fine dell’anno.

Quota 103: cos’è e a chi si rivolge

La Quota 103 è rivolta ai lavoratori nati nel 1960 e 1961 e prevede un limite massimo per l’assegno pensionistico, fissato a 2.818,7 euro (5 volte il valore dell’assegno minimo). Inoltre, è previsto il “Bonus Maroni“, ovvero un esonero del 33% della contribuzione per chi sceglie di restare al lavoro pur essendo in possesso dei requisiti per la Quota 103. La Quota 103 sostituirà la vecchia Quota 102, che resterà in vigore fino alla fine dell’anno, e sarà affiancata dalla proroga dell’APE sociale nel 2023 e dal rinnovo di Opzione Donna.

Inoltre, la Legge di Bilancio 2023 prevede un tetto massimo per l’assegno pensionistico nei casi di prepensionamento, che non potrà essere superiore a 5 volte il valore dell’assegno minimo, ovvero a 2.818,7 euro. Questo limite sarà applicabile fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, che sono 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi versati. Non ci saranno penalizzazioni per chi sceglie il prepensionamento.

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Come funziona il sistema di calcolo

Il sistema di calcolo dell’assegno pensionistico per chi sceglie la Quota 103 dipende dal periodo in cui sono state maturate le anzianità contributive. Per quelle acquisite fino al 31 dicembre 1995, verrà applicato il sistema retributivo, basato sullo stipendio, mentre per quelle a partire dal 1° gennaio 1996 verrà applicato il sistema contributivo, basato solo sui contributi versati. Tuttavia, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi versati), l’assegno non potrà essere superiore a 5 volte il valore dell’assegno minimo, che nel 2023 sarà di 563,74 euro. Dopo il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, l’assegno sarà calcolato in base alla specifica situazione contributiva.

Le finestre

Per accedere alla Quota 103, ci sono dei periodi di attesa da rispettare tra il momento in cui si maturano i requisiti per la pensione anticipata e il momento in cui si riceve il primo assegno pensionistico. Per i lavoratori privati, questo periodo è di 3 mesi, mentre per i lavoratori pubblici è di 6 mesi. L’INPS fornirà ulteriori dettagli su queste finestre temporali in una circolare specifica.

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Infine, per il personale scolastico, la Quota 103 non prevede periodi di attesa per ricevere l’assegno pensionistico. Questi dipendenti hanno solo una possibilità di uscita annuale, che coincide con l’inizio dell’anno scolastico, ovvero il 1° settembre di ogni anno. Se un lavoratore scolastico matura i requisiti per la Quota 103 durante l’anno 2023, potrà andare in pensione dal 1° settembre 2023, come previsto dall’articolo 59, comma 9, della Legge 449 del 1997.