Pensioni minime a 600 euro per gli over 75, ma non subito: l’emendamento voluto da Forza Italia si farà, all’interno del partito ne sono sicuri. Per Roberto Pella è “imprescindibile la richiesta di aumentare a 600 euro le pensioni minime per gli over 75. Ci sono degli impegni politici, non vediamo per quale motivo debbano essere disattesi”. Niente minime a 1.000 euro, come sparato in campagna elettorale. E perfino l’altro traguardo, quello dei 700 euro nel 2024 per tutti, per ora sembra essere lontano dalla realtà.

Obiettivo: aumento a 700 € (ma dal 2024)

Nella Legge di Bilancio si comunica la maggiorazione straordinaria dell’1,5% per le pensioni minime per l’anno 2023 e del 2,7% per l’anno 2024, maggiorazione che si aggiunge a quella della rivalutazione annuale.

L’aumento delle minime partirà nel 2023, ma non da gennaio. Da inizio 2023 dovrebbe essere già fatto un passo avanti: l’importo dell’assegno potrebbe salire da 525 € a circa 570 €. L’incremento riguarderà solo il trattamento minimo e solamente gli over 75. L’obiettivo di portare la minima a 1.000 € per tutti è lontanissimo e, come detto, anche portare la minima a 700 € dal 2024 potrebbe essere limitato, sempre che la misura si faccia, solo ed esclusivamente agli over 75.

LEGGI ANCHE >>> Aumento pensioni da gennaio 2023: +7,3% contro l’inflazione

Pensioni minime: quando ci sarà l’aumento sul cedolino

Per quanto riguarda l’innalzamento a 600 euro nel 2023, si dovrà aspettare la primavera. I pensionati over 75 si vedranno l’aumento sul cedolino solo tra marzo e aprile, come conguaglio, comprensivo di arretrati. Questo perché non sussistono le tempistiche di elaborazione della nuova misura da parte dell’Inps.