Nel mondo degli investimenti alternativi, il whisky si distingue come un’opzione sicura e potenzialmente redditizia. Molti investitori si interrogano su come proteggere i propri risparmi senza rischiare troppo, e il whisky offre una soluzione affascinante. A differenza dei depositi bancari tradizionali, che offrono bassi rendimenti e sono soggetti a possibili crisi finanziarie, il whisky come asset tangibile presenta un’opportunità di crescita del capitale con rischi minimi. Questo distillato non è solo una bevanda apprezzata da secoli, ma è diventato un investimento solido e in crescita, paragonabile all’acquisto di opere d’arte o di altri collezionabili di lusso. Per farla breve, investire nel whisky, significa investire in un pleasure asset.

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Investire nel whisky può essere redditizio, ma la giusta selezione fa la differenza (www.risparmioggi.it)

Investire nel whisky: un mercato in espansione

Il mercato del whisky ha mostrato una crescita impressionante negli ultimi anni, con un’espansione che ha raggiunto un valore di mercato stimato in 127 miliardi di dollari. Questo aumento è guidato non solo dall’apprezzamento per i whisky tradizionali come i single malt, ma anche dalla crescente domanda di prodotti artigianali e di edizioni limitate. Il fenomeno della “premiumizzazione” ha visto i consumatori orientarsi verso prodotti più costosi e di qualità superiore, spingendo le distillerie a concentrarsi su produzioni esclusive che attraggono intenditori e investitori con un elevato potere di spesa.

Il whisky è un investimento sicuro?

Il whisky è considerato un “bene rifugio“, ideale per proteggere la ricchezza in tempi di volatilità finanziaria. La sua natura tangibile e la storica capacità di apprezzamento nel tempo lo rendono un asset alternativo attraente. Infatti, l’indice Apex 1000 di Rare Whisky 101 ha evidenziato un incremento del 415% dal 2013, superando di gran lunga gli indici tradizionali come l’S&P 500. Questi rendimenti dimostrano che il whisky non è solo per appassionati, ma è anche una scelta strategica per chi cerca di diversificare i propri risparmi e il proprio portafoglio.

Investire nel whisky: trend globali e potenziale di crescita

La domanda di whisky di alta qualità è in forte crescita in tutto il mondo, con un incremento significativo nelle vendite in Asia, particolarmente in Cina e India. La regione Asia-Pacifico ha visto l’emergere di nuove distillerie che possono ormai competere in termini di qualità con i produttori storici di Scozia, Irlanda e Stati Uniti.

Conoscere la differenza tra whisky e whiskey

È importante notare che esiste una distinzione tra “whisky” e “whiskey”, con quest’ultimo che proviene principalmente dall’Irlanda e dagli Stati Uniti, mentre il whisky senza ‘e’ rappresenta quello prodotto in Scozia, Giappone o Canada. Inoltre, per essere classificato come scotch whisky, il distillato deve maturare per almeno tre anni in Scozia, garantendo un marchio di qualità riconosciuto a livello mondiale.

Quali sono i fattori che guidano il mercato del whisky

La popolarità del whisky come investimento è alimentata dalla ristrettezza dell’offerta rispetto alla crescente domanda. Marchi rinomati come Macallan, Glenfiddich e Yamazaki sono diventati simboli di lusso e prestigio. La produzione limitata e la qualità eccezionale di questi whisky hanno creato un mercato in cui le bottiglie rare continuano ad apprezzarsi nel tempo.

Investire nel whisky significa anche scegliere tra bottiglia o botte

Gli investitori possono scegliere di acquistare whisky già imbottigliato o investire in botti di whisky: quest’ultima opzione offre un’interessante opportunità per partecipare direttamente nel processo di maturazione del whisky. Mentre le distillerie più grandi e stabilite non offrono più questa opzione a causa della loro solidità finanziaria, le distillerie più piccole o emergenti spesso permettono agli investitori di acquistare parti di botti, offrendo così un potenziale di crescita nel valore del whisky.

Quali sono i whisky da investimento? Come selezionarli

Nel vasto mondo dei whisky, con oltre 22 milioni di botti in maturazione solo in Scozia, il modello DCI (Drinker, Collector, Investor) offre una guida su come valutare il potenziale d’investimento di una bottiglia. Questo modello aiuta a determinare se un whisky di alta qualità, magari da una distilleria ora chiusa e parte di una serie limitata, sia un buon candidato per l’investimento. L’approccio DCI considera diversi fattori, dall’apprezzamento del consumatore finale alla rarità e desiderabilità per collezionisti e investitori.

Il potenziale del whisky dipende dalla sua provenienza?

Le principali regioni produttrici di whisky di pregio includono la Scozia, il Giappone e gli Stati Uniti, con distillerie come The Macallan, Ardbeg e Bowmore in Scozia, e Yamazaki e Hibiki in Giappone. Questi whisky non solo continuano a dominare il mercato per la loro qualità, ma le edizioni limitate di queste regioni hanno mostrato incrementi impressionanti di valore, come dimostrato dall’RW Japanese 100 Index e altri indicatori di mercato.

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Il trend della premiumizzazione

La tendenza verso la premiumizzazione del whisky sta inoltre vedendo una forte crescita nelle vendite, con un cambiamento nelle percezioni dei consumatori su quando un whisky è adatto per la degustazione rispetto alla miscelazione. Questo è supportato da un’evoluzione nella cultura della mixology, che sta giocando un ruolo significativo nell’aumentare l’interesse verso whisky rari e di alta qualità. Il report di Noble & Co Whisky Intelligence sottolinea una “forte crescita” nel mercato del whisky fine e raro, con proiezioni che indicano un aumento continuo nei volumi e nel valore delle vendite.

Come iniziare a investire in whisky

L’investimento in whisky offre un’opzione accessibile rispetto ad altri tipi di investimenti come immobili e gioielli. Si consiglia di iniziare con bottiglie non proibitivamente costose, ma con potenziale di apprezzamento. Importante è la selezione di edizioni limitate e la valutazione della distilleria di provenienza, preferendo quelle con una reputazione consolidata per il loro impegno nella qualità e nell’innovazione.

Il valore del whisky scozzese Single Malt

Sebbene esistano opzioni di investimento valide in whisky da altre regioni, il single malt scozzese rimane una scelta primaria a causa della sua storia e della domanda costante. Questo segmento del mercato offre non solo tradizione e qualità, ma anche una rarità che assicura una buona performance di investimento a lungo termine.

Come conservare il whisky in modo ottimale

Investire in whisky richiede non solo una buona selezione di bottiglie, ma anche una conservazione adeguata per preservarne il valore nel tempo. Ecco alcune regole fondamentali per mantenere il whisky in condizioni ideali:

  • Posizionamento della bottiglia: a differenza del vino, il whisky deve essere conservato in posizione verticale. Il contatto prolungato dell’alcool ad alta gradazione con il tappo può danneggiarlo, compromettendo la tenuta e la qualità del whisky.
  • Protezione dalla luce: la luce solare diretta o i raggi UV possono alterare il colore e il sapore del whisky. È essenziale conservare le bottiglie in un luogo buio o in confezioni che impediscono l’esposizione alla luce.
  • Clima controllato: mantenere un ambiente con temperatura costante intorno ai 12°C e un’umidità relativa del 70% è ideale. Fluttuazioni significative possono influenzare negativamente la qualità e la conservazione del whisky.
  • Manipolazione cauta: è importante maneggiare le bottiglie con cura e conservarle preferibilmente nella loro confezione originale per proteggere etichette e tappi da danni fisici.

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Quali sono i colossi nel mercato del whisky

Il settore del whisky è dominato da pochi grandi attori globali, il che dimostra l’ampiezza e l’importanza di questo mercato.

  • Diageo: con un fatturato di 17.1 miliardi di sterline nel 2022/23, Diageo gestisce un vasto portafoglio che include il whisky scozzese Johnny Walker, il più venduto al mondo, e altre icone come Talisker e Lagavulin.
  • Edrington: nota per gestire The Macallan, una delle distillerie più prestigiose, Edrington ha registrato un fatturato di 1.1 miliardi di sterline. Parte di questo successo è attribuibile al suo legame con Beam Suntory, che possiede distillerie celebri come Laphroaig.
  • Pernod-Ricard: forte di un fatturato di 10.7 miliardi di euro, Pernod-Ricard domina diverse categorie di alcolici e ha un forte impatto nel settore del whisky scozzese con marchi come The Glenlivet e Chivas Regal.

Questi colossi non sono statici: investono significativamente nel settore per espandere ulteriormente la loro influenza e capacità produttiva. Ad esempio, nel 2018, Edrington ha annunciato un investimento di 500 milioni di sterline in The Macallan, e Diageo ha speso oltre 1 miliardo di sterline negli ultimi 10 anni in infrastrutture legate al whisky.

Investire in whisky: prospettive e considerazioni finali

Il mercato globale del whisky è previsto crescere mediamente del 4,7% annuo per il prossimo decennio. Paesi come l’India, che è il più grande mercato del whisky al mondo e il terzo importatore di Scotch, mostrano un potenziale di crescita significativo, specialmente con la possibile riduzione delle tariffe di importazione grazie a nuovi accordi commerciali.

L’impatto degli accordi commerciali come quello potenziale post-BREXIT tra il Regno Unito e l’India potrebbe ridurre le tariffe del whisky scozzese, stimolando un aumento delle esportazioni e un’espansione del mercato in regioni in rapida crescita economica.

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