Molti investitori reputano che, in presenza di turbolenze di mercato, i fondi monetari siano uno dei porti più sicuri per investire. E’ davvero così oppure si tratta di un lungo comune dato per assodato ma non verificato? Se vuoi vederci chiaro su questa questione, non devi far altro che prendere 10 minuti del tuo tempo, metterti comodo e iniziare a leggere questa guida dettagliata che analizza i fondi monetari da più punti di vista.

Nei prossimi paragrafi, dopo aver definito in breve cosa sono i fondi monetari, focalizzeremo la nostra attenzione sulle varie tipologie oggi presenti sul mercato, sui rischi (che ci sono!) e sui costi.

Nella seconda parte, più operativa, analizzeremo tre questioni calde:

  • dove investono i fondi monetari
  • quali sono le differenza tra fondi monetari e ETF monetari
  • come sceglierli in ottica investimento

Grazie a questo excursus avrai tutti gli elementi per valutare se investire in fondi monetari conviene.

So già cosa stai pensando: ripiego sui fondi monetari perchè l’alternativa sono i conti deposito vincolati che, comunque, remunerano molto poco. E invece no perchè in pochi tra gli amici investitori lo sanno ma oggi la vera alternativa ai fondi monetari sono i broker che offrono la remunerazione sicura della liquidità non investita senza alcun vincolo e con interessi che vengono calcolati ogni giorno. Broker che valgono più di una banca come Freedom24 che ti offre il 2,5% sui conti in Euro (e 3% su quelli in Dollari) semplicemente depositando in attesa di investire.

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Fondi monetari definizione in piccole

Partiamo da una rapida definizione. I fondi monetari, anche noti come fondi del mercato monetario, sono fondi di investimento a basso rischio che investono principalmente in strumenti a breve termine, come titoli di Stato, certificati di deposito e obbligazioni di società di elevata qualità creditizia. Questi strumenti sono caratterizzati da un basso rendimento, ma anche da un basso rischio, poiché hanno scadenze relativamente brevi e sono emessi da istituzioni finanziarie o governi considerati affidabili.

fondi monetari

Nell’immaginario collettivo dell’investitore tali fondi sono considerati come alternativa ai conti correnti bancari, poiché offrono una maggiore diversificazione del rischio e un rendimento leggermente superiore. Inoltre, i fondi monetari sono considerati molto liquidi, poiché gli investimenti sono a breve termine e possono essere facilmente convertiti in contanti.

Spesso sono utilizzati come strumenti di gestione del denaro a breve termine, come riserva di liquidità per emergenze o per pagare spese impreviste. Tuttavia, tieni conto che i fondi monetari non sono privi di rischi e il valore delle quote potrebbe diminuire in caso di un improvviso aumento dei tassi di interesse o di un deterioramento del credito dei debitori sottostanti.

Tipi di fondi monetari

Esistono diversi tipi di fondi monetari. Per semplificarti la consultazione ho circoscritto l’analisi solo ai tre principali.

  1. Fondi monetari del mercato monetario: Questi fondi investono in strumenti del mercato monetario a breve termine, come titoli di Stato, obbligazioni societarie a breve termine e titoli del Tesoro. Gli investimenti sono generalmente di alta qualità creditizia e di breve durata.
  2. Fondi monetari del mercato dei depositi: Questi fondi investono principalmente in depositi bancari a breve termine e altri strumenti del mercato monetario simili. Gli investimenti sono generalmente di alta qualità creditizia e di breve durata.
  3. Fondi monetari obbligazionari: Questi fondi investono in obbligazioni a breve termine emesse da governi o società. Questi fondi possono avere un profilo di rischio più elevato rispetto ai fondi monetari del mercato monetario e del mercato dei depositi, poiché gli investimenti possono includere obbligazioni con una qualità creditizia inferiore e una maggiore durata.

Quale tra questi tipi è migliore? In generale tutti i fondi monetari sono considerati sicuri e conservativi del capitale investito. I rischi però ci sono (ne parlerò dopo) e quindi prima di investire in un fondo monetario è sempre necessario comprendere fino i fondo le caratteristiche del fondo specifico per evitare spiacevoli sorprese.

Dove investono i fondi monetari

E adesso vediamo qualcosa di più pratico: dove investono i fondi monetari?

Principalmente in strumenti finanziari a breve termine emessi da governi, istituzioni finanziarie e società di elevata qualità creditizia. Tra questi strumenti finanziari ci sono:

  1. Titoli di Stato: a breve termine emessi da governi considerati affidabili come quello degli Usa. Questi titoli di Stato sono noti come Treasury Bills (T-bills).
  2. Certificati di deposito (CD): emessi da banche o altre istituzioni finanziarie. I CD sono strumenti a breve termine con una scadenza fissa e un tasso di interesse prefissato.
  3. Obbligazioni a breve termine: emesse da società considerate affidabili. Queste obbligazioni sono spesso chiamate commercial paper.
  4. Depositi bancari: i fondi monetari possono depositare parte del loro portafoglio presso le banche, ricevendo in cambio un tasso di interesse.

I fondi monetari cercano di mantenere un basso rischio di credito, investendo solo in strumenti finanziari di elevata qualità creditizia e mantenendo un’adeguata diversificazione del portafoglio.

Rischi dei fondi monetari

Lo abbiamo già accennato in precedenza: pur essendo considerati sicuri, i fondi monetari presentano diversi rischi dovesti considerare prima di investire.

I rischi variano a seconda della composizione del portafoglio e della strategia di investimento del fondo. Ciò significa che dovresti consultare il prospetto del fondo prima di aprire qualsiasi posizione.

Ecco quali sono i principali rischi dei fondi monetari:

  1. Rischio di credito: i fondi monetari investono in strumenti a breve termine emessi da istituzioni finanziarie e governi. Se uno di questi emittenti dovesse fare default, ci sarebbe il rischio che il valore delle quote del fondo diminuisca. Anche se i fondi monetari cercano di investire solo in emittenti di elevata qualità creditizia, il rischio di credito non può essere completamente eliminato.
  2. Rischio di tasso di interesse: i fondi monetari investono in strumenti a breve termine, quindi sono esposti al rischio di tasso di interesse. Se i tassi di interesse dovessero aumentare improvvisamente, il valore delle quote del fondo potrebbe diminuire.
  3. Rischio di liquidità: anche se i fondi monetari sono considerati liquidi, in situazioni di stress del mercato, potrebbe essere difficile vendere gli investimenti del fondo e rimborsare i partecipanti che vogliono uscire. Ciò potrebbe portare a una diminuzione del valore delle quote.
  4. Rischio di mercato: i fondi monetari possono essere esposti al rischio di mercato se investono in strumenti finanziari che sono influenzati dalle fluttuazioni del mercato, come ad esempio i fondi che investono in obbligazioni high yield.
  5. Rischio di inflazione: in caso di aumento dell’inflazione, il rendimento reale del fondo potrebbe diminuire (questo aspetto è sempre correllato alla questione del basso rischio)
  6. Rischio di regolamentazione: essendo soggetti a regolamentazione e supervisione, eventuali novità normative potrebbero influire sulle operazioni del fondo e sulle sue performance.

Come puoi vedere da questo elenco (non breve) i fondi monetari sono solo apparentemente a zero rischio.

Differenze tra fondi monetari e ETF monetari

Gli ETF monetari (Exchange Traded Fund) e i fondi monetari sono entrambi strumenti di investimento che mirano a mantenere un valore stabile del capitale investito e a generare un reddito modesto, investendo in titoli a breve termine emessi da istituzioni finanziarie e governi.

Tuttavia tra fondi monetari e ETF monetari ci sono almeno 5 differenze che riguardano ambiti diversi.

  1. Struttura di investimento: gli ETF monetari sono fondi negoziati in borsa che possono essere comprati e venduti come qualsiasi altra azione, mentre i fondi monetari sono tipicamente offerti solo attraverso intermediari finanziari e richiedono una sottoscrizione e un riscatto.
  2. Costi: gli ETF monetari tendono ad avere costi più bassi rispetto ai fondi monetari. Gli ETF monetari spesso hanno commissioni di gestione più basse e non hanno spese di sottoscrizione o di riscatto. I fondi monetari possono avere commissioni di gestione più elevate e spese di sottoscrizione e di riscatto.
  3. Liquidità: gli ETF monetari sono generalmente più liquidi dei fondi monetari, poiché possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento durante le ore di negoziazione del mercato. I fondi monetari possono avere limiti di liquidità, come periodi di blocco per il riscatto.
  4. Performance: gli ETF monetari e i fondi monetari hanno obiettivi di investimento simili, ma la loro performance può variare a seconda della composizione del portafoglio. Gli ETF monetari possono essere gestiti attivamente o replicare un indice, mentre i fondi monetari sono generalmente gestiti in modo passivo.
  5. Rischio: gli ETF monetari e i fondi monetari hanno entrambi un basso rischio di perdita di capitale, ma i fondi monetari potrebbero essere esposti a un rischio di credito più elevato rispetto agli ETF monetari a seconda della qualità creditizia degli investimenti nel portafoglio.

In generale, gli ETF monetari vanno bene per gli investitori che cercano un’alternativa a basso costo e liquida ai fondi monetari tradizionali, mentre i fondi monetari sono più indicati per quelli investitori che preferiscono la comodità di un prodotto di investimento gestito attivamente da un team di professionisti.

LEGGI ANCHE >>> Dove comprare ETF e come farlo in modo sicuro

Costi dei fondi monetari

E veniamo adesso agli aspetti più spigolosi dell’argomento che non possono che riguardare i costi. Ovviamente essi variano a seconda del fondo e dell’intermediario finanziario che li offre. In generale tra i costi tipici ci sono le commissione di gestione annuale, le spese di sottoscrizione e di riscatto e le spese di transazione.

La commissione di gestione annuale è il costo che l’investitore paga per il servizio di gestione del fondo monetario. Questa commissione varia in base al fondo e può essere espressa come una percentuale del patrimonio gestito.

Le spese di sottoscrizione e di riscatto sono le commissioni che l’investitore paga per acquistare o vendere quote del fondo monetario. Queste spese possono essere espressi come una percentuale dell’importo investito.

Le spese di transazione sono le commissioni che l’intermediario finanziario addebita per l’acquisto o la vendita dei titoli all’interno del portafoglio del fondo monetario. Queste spese possono variare in base all’intermediario finanziario e alla dimensione del trade.

In generale, i fondi monetari tendono ad avere costi più bassi rispetto ad altri strumenti di investimento, come i fondi comuni di investimento. Ad ogni modo tieni sempre conto che i costi possono influire sulla performance del fondo monetario, poiché ogni costo addebitato riduce il rendimento dell’investitore.

Come scegliere i fondi monetari

Scelta dei fondi monetari

Attivato a questo punto, sei pronto a fare il passaggio decisivo: investire in fondi monetari. Già, ma come sceglierli?

Tante per iniziare la scelta è legata alle tue esigenze. Tuttavia ci sono alcuni aspetti che dovresti considerare prima di individuare i tuoi fondi monetari preferiti.

  1. Obiettivi di investimento: Prima di scegliere un fondo monetario, devi stabilire gli obiettivi di investimento, come la durata dell’investimento, il livello di rischio accettabile e il rendimento desiderato. Questi fattori ti possono aiutare a determinare quale tipo di fondo monetario sia più adatto.
  2. Qualità del credito degli investimenti: i fondi monetari possono investire in vari tipi di titoli del mercato monetario, tra cui obbligazioni societarie e titoli del Tesoro. È importante verificare la qualità del credito degli investimenti del fondo, per evitare di investire in titoli di bassa qualità creditizia o ad alto rischio.
  3. Commissioni e spese: Ogni fondo monetario addebita commissioni e spese che possono influire sulla performance del fondo. Dovresti considerare queste commissioni e valutare se ne vale la pena in relazione al rendimento potenziale.
  4. Diversificazione: Come con qualsiasi investimento, la diversificazione è importante. È possibile diversificare il rischio investendo in diversi tipi di fondi monetari o in altri strumenti di investimento.
  5. Performance storica: Sebbene i rendimenti passati non siano garanzia di rendimenti futuri, la performance storica ti può fornire informazioni utili sui rendimenti del fondo e sulla sua gestione.

In sintesi: è sempre consigliabile effettuare una ricerca approfondita prima di scegliere un fondo monetario e di valutare le proprie esigenze di investimento.

Investire in fondi monetari conviene?

Ma allora investire in fondi monetari conviene o no? Sicuramente può essere una scelta da considerare in ottica protezione del capitale ma anche per avere reddito relativamente stabile. E’ ovvio poi che, come ogni forma di investimento, ci sono vantaggi e svantaggi da considerare.

Vantaggi fondi monetari

  • Bassi rischi: I fondi monetari sono generalmente considerati investimenti a basso rischio, poiché investono in strumenti a basso rischio come titoli del Tesoro e obbligazioni societarie di alta qualità.
  • Liquidità: I fondi monetari offrono una grande liquidità, poiché i titoli che possiedono hanno scadenze a breve termine. Questo significa che gli investitori possono facilmente vendere i loro investimenti e ottenere il denaro in breve tempo.
  • Rendimento stabile: I fondi monetari offrono un rendimento relativamente stabile, che può essere interessante per gli investitori che cercano di ottenere un reddito regolare.

Svantaggi fondi monetari

  • Bassi rendimenti: I fondi monetari tendono a offrire rendimenti più bassi rispetto ad altri tipi di investimenti, come azioni o obbligazioni a lungo termine.
  • Commissioni e spese: Anche se le commissioni sui fondi monetari sono generalmente basse, possono comunque incidere sul rendimento complessivo dell’investimento.
  • Inflazione: L’inflazione può ridurre il valore dell’investimento in un fondo monetario.

In sintesi, investire in fondi monetari ti può convenire se cerchi una maggiore stabilità e bassi rischi. Tuttavia dovresti valutare i pro e i contro tenendo in considerazione le tue esigenze e obiettivi finanziari prima di prendere una decisione di investimento.

Alternative ai fondi monetari: la liquidità remunerata sicura

C’è un modo per avere una sicura remunerazione della liquidità senza dover inserire fondi monetari in portafoglio e senza sottostare ai vincoli del conto deposito?

In pochi lo sanno ma ci sono broker che ad alcuni mesi offrono uno liquidità sulle somme non investite. L’ho accennato prima ma ora è il momento di scendere più nel dettaglio.

Tanto per iniziare di cosa stiamo parlando? Tecnicamente si parla di remunerazione della liquidità depositata senza vincoli, praticamente di broker con conti deposito.

All’estero sono una realtà consolidata mentre in Italia il loro sviluppo è appena agli inizi ma il panorama è già molto competitivo grazie ben 3 proposte differenti.

A prescindere dalle specifiche delle offerte, il meccanismo di funzionamento è molto semplice. In pratica una volta effettuato un deposito si riceve una remunerazione senza alcun vincolo. Il calcolo degli interessi è giornaliero e le somme sono sempre a disposizione. Non è necessario effettuare alcun investimento e il conto dove è depositata la liquidità è scisso da quello di trading.

Attualmente la miglior liquidità remunerata la offre il broker Freedom24: 3% sulle somme depositate sul Conto di Risparmio D. E in più al momento dell’investimento (facoltativo) non si pagano commissioni per i primi 30 giorni.

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