Le previsioni sul futuro importo delle pensioni erogate dall’INPS non sono per nulla soddisfacenti e proprio per questo motivo potrebbe essere d’aiuto ricorrere ai fondi pensione. Se sei interessato all’argomento, ti forniremo gli opportuni chiarimenti.

Cosa sono i fondi pensione

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I fondi pensione possono essere considerati come una forma di investimento che hanno lo scopo di assicurare al lavoratore, nel momento in cui termina la vita lavorativa, un’integrazione alla pensione erogata dall’INPS, dalla quale è completamente svincolata. Se decidi quindi di investire in un fondo pensione vuol dire che aderisci alla cosiddetta previdenza complementare per ottenere un importo integrativo alla pensione riconosciuta dallo Stato. Ed è questo anche il motivo per il quale un numero maggiore di persone, anche in virtù degli importi che presumibilmente saranno erogati dall’INPS, decide di sottoscrivere questi fondi, anche se è importante comprendere quali sono i rischi e i vantaggi attraverso un confronto fondi pensione, sapere quali sono i rendimenti dei fondi pensione e come effettuare la scelta tra le diverse tipologie di questi strumenti.

Come funzionano i fondi pensione

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Nei fondi pensione sono versate le somme che il lavoratore decide di erogare in autonomia durante gli anni di lavoro per un determinato periodo di tempo e in ogni caso fino a quando matura i requisiti per andare in pensione. L’adesione al fondo pensione è una tua libera scelta e non è previsto alcun obbligo di legge; il funzionamento è del tutto simile a quello della pensione prevista dall’INPS per cui la rendita potrà essere percepita solo nel momento in cui terminerà il rapporto di lavoro per raggiungimento dell’età pensionabile. Un punto che dobbiamo precisare è che i due sistemi previdenziali sono complementari, nel senso che uno non esclude l’altro, in modo che potrai ottenere una doppia contribuzione per quando terminerai di lavorare. Inoltre, hai anche la possibilità di decidere di versare il TFR al fondo pensione, il cui ammontare permetterà di aumentare la rendita disponibile, tenendo presente che però non percepirai la liquidazione dalla tua azienda al momento delle cessazione del rapporto di lavoro.

Tipologie: fondi pensione aperti e chiusi

fondi pensione aperti e chiusi

Esistono diverse tipologie di fondi pensione anche se la classificazione maggiormente effettuata è tra fondi aperti e chiusi, ai quali si affiancano poi i cosiddetti PIP, ossia i piani individuali pensionistici. Queste categorie di fondi possono essere gestiti da diversi enti. In Italia quelli autorizzati a svolgere questo tipo di attività sono:

  • Banche;
  • Società di gestione del risparmio;
  • Società di intermediazione mobiliare;
  • Imprese di investimento comunitarie;
  • Compagnie di assicurazione;
  • Società fiduciarie autorizzate.

I fondi pensione chiusi sono quelli che derivano da una contrattazione che avviene tra i rappresentanti di una determinata categoria di lavoratori e i rispettivi datori di lavoro. Rappresentano quindi una forma di fondi pensione di categoria che assicura una previdenza complementare al momento del raggiungimento dei requisiti pensionistici; per assicurare la massima tutela ai lavoratori, questi fondi sono oggetto della regolamentazione della Covip, ossia la Commissione di Vigilanza per i fondi pensione.

Diversamente, i fondi aperti sono regolati da banche, società di finanziamento o assicuratrici e possono essere liberamente sottoscritti da una singola persona o da una categoria di lavoratori. In questi fondi, il capitale versato dai sottoscrittori viene tenuto separato da quello dell’ente che gestisce il fondo.

Come avviene il versamento dei contributi

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Sia il lavoratore dipendente che quello autonomo che decidono di aderire ad un fondo pensione, decidono all’atto della sottoscrizione l’ammontare e la periodicità dei versamenti. I lavoratori del settore privato, a differenza di quelli del settore pubblico, possono decidere anche di versare il TFR maturando, ossia quello che con cadenza mensile viene evidenziato nel cedolino paga. Nel momento in cui decidi di aderire un fondo pensione, un altro aspetto che dovrai prendere in considerazione, riguarda la scelta del comparto di investimento; non si tratta ovviamente di una scelta definitiva in quanto ti verrà lasciata la possibilità di modificare il comparto in base alle tue necessità.

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Aspetti fiscali dei fondi pensione

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Un elemento che non deve essere sottovalutato è anche quello relativo al trattamento fiscale dei fondi pensione. Ogni anno infatti è possibile portare in deduzione dal reddito che viene dichiarato ai fini IRPEF, un importo massimo di € 5.164,57 per contributi versati al fondo pensione; in questo importo sono compresi anche gli eventuali contributi versati dal datore di lavoro che sono deducibili al pari di quelli del lavoratore.

Non può invece essere portato in detrazione l’eventuale TFR versato, in quanto questi importi non possono essere considerati come reddito imponibile.

Quale fondo pensione conviene

fondi pensione quale conviene scegliere

Ti starai infine chiedendo come effettuare la scelta giusta del fondo pensione, in quanto l’offerta è molto ampia. Se sei un lavoratore dipendente, l’alternativa migliore è sicuramente quella di aderire al fondo pensione di categoria, sinonimo di garanzia. Se sei un lavoratore autonomo ti consigliamo di fare un confronto tra i fondi pensione tramite i vari comparatori online, per valutare quale si adatta di più alle tue esigenze.