Mentre il governo francese promuove positivamente la crescita economica e occupazionale del paese, recenti indagini rivelano una realtà contrastante. Una ricerca congiunta condotta dall’organizzazione caritativa Secours populaire e dall’istituto di ricerca Ipsos ha svelato una preoccupante situazione: ben il 18% dei cittadini francesi si trova a gestire un conto corrente in rosso.

Oltre alle sfide finanziarie dirette, la ricerca evidenzia un ulteriore problema che affligge la popolazione. Un considerevole 32% dei francesi fatica a garantirsi tre pasti al giorno, una cifra allarmante che indica un’ampia fascia della popolazione che lotta per soddisfare le proprie necessità alimentari di base.

Conto corrente rosso in Francia e non solo: le dicotomie della società

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Nonostante le rassicurazioni governative riguardo alla salute dell’economia e l’energia dell’ambiente imprenditoriale, l’indagine rafforza le preoccupazioni espresse da numerosi analisti. Questi evidenziano una crescente disuguaglianza sociale ed economica che divide i ceti più benestanti dai cittadini a basso reddito. Questo gap diventa particolarmente significativo in un paese come la Francia, che ha sempre puntato a un sistema di welfare equo, mirato a una distribuzione uniforme delle risorse a beneficio di tutti i suoi cittadini. Tensioni e malcontenti, manifestati attraverso proteste come spesso le vediamo raccontate sui media, sono sintomi tangibili di questa crepa crescente nella società.

L’allerta delle organizzazioni caritative e la pressione dell’inflazione sulla spesa familiare

Oltre al Secours populaire e Ipsos, anche altre organizzazioni come la Croce Rossa e i Restos du Cœur, che gestiscono mense gratuite per i più bisognosi, hanno suonato l’allarme. Hanno segnalato un incremento senza precedenti nella domanda di pasti gratuiti, mettendo a dura prova le risorse e le capacità delle loro strutture.

Il 45% dei partecipanti all’indagine di Ipsos ha ammesso di trovarsi in difficoltà nel coprire alcune spese mediche essenziali. Una percentuale analoga ha dichiarato di lottare per pagare le bollette energetiche e per il 43%, acquistare prodotti ortofrutticoli freschi è diventato un lusso. Queste cifre mettono in evidenza l’effetto devastante dell’inflazione, con i prezzi dei prodotti alimentari che hanno registrato un incremento del 21,3% dall’agosto 2021. In tale scenario, il 38% dei rispondenti ha affermato di aver vissuto periodi di instabilità finanziaria.

Conto corrente in rosso in Francia: una storia vecchia

Già nel 2016, uno studio di Panorabanques rivelò che il 61% dei francesi supera almeno una volta all’anno il limite di scoperto concordato con la propria banca. L’autorizzazione di scoperto permette ai clienti di andare al di sotto del saldo disponibile per un periodo e un importo stabiliti. Il 68% dei francesi desidererebbe tale flessibilità, ma superando questo limite, i conti diventano fortemente scoperti. Questo accade mensilmente per un quarto della popolazione. La principale causa è la gestione inefficace dei conti o problemi temporanei di liquidità. Lo scoperto, sebbene utile, può essere costoso: le banche addebitavano commissioni, con interessi che potevano raggiungere il 20% annuo. Il costo medio per cliente, escludendo gli interessi, era di 59,80 euro all’anno.

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Come evitare il rosso in Francia

La soluzione suggerita in Francia per evitare lo scoperto è prelevare dal Livret A, un prodotto finanziario con un tasso di interesse fissato dallo Stato. Se si prelevano 1.000 euro da un Livret A con un saldo di 6.000 euro per evitare uno scoperto bancario, si perdono solo circa 2,50 euro di interessi annuali. Tuttavia, i costi associati agli scoperti bancari possono essere significativamente più alti, a seconda del tasso debitore applicato dalla banca.

Ad esempio, uno scoperto di 1.000 euro con un tasso debitore del 7% potrebbe costare 1,34 euro, mentre con un tasso del 20% il costo salirebbe a 3,80 euro.

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Questi costi possono aumentare ulteriormente se si considerano le commissioni di intervento, che possono raggiungere 8 euro per transazione. Quindi, può risultare più economico rinunciare a piccoli interessi sul conto di risparmio piuttosto che sostenere costi elevati a causa di uno scoperto.