La cronaca italiana è piena zeppa di casi di commercianti senza POS che rivendicano la loro scelta con cartelli più o meno discutibili. Con il caso raccontato dalla pagina Facebook Welcome to Favelas andiamo ben oltre la provocazione.

Il protagonista di questa vicenda, immortalata da tanto di fotografia del cartello di rivendicazione, si è infatti spinto fino ad affermare che sono gli altri, ossia chi lo esorta a dotarsi di POS in quanto obbligatorio, a non avere capito il senso della legge. Siamo quindi oltre l’assurdo visto che, con questo caso di cronaca, entriamo dritti dritti nell’ambito della faccia tosca.

Prima di scendere nel dettaglio del caso di cronaca, vogliamo essere molto chiari su una questione onde evitare che cartelli come quello apposto di questo signore possano alimentare equivoci e quindi fomentare la cattiva abitudine di non avere alcun POS nel proprio negozio pensando che questo comportamento sia in linea con la normativa vigente.

La legge in vigore in Italia stabilisce l‘obbligo del POS per qualsiasi importo di pagamento. Vero è che negli ultimi tempi anche l’esecutivo di centro-destra ha alimentato una certa confusione annunciando che si sarebbe impegnato ad introdurre un tetto minimo sotto al quale il POS non sarebbe stato obbligatorio (si è parlato prima di 60 euro e poi di 30 euro) ma alla fine tutto è rimasto come è da quasi un anno: avere il POS è obbligatorio e non accettare pagamenti con questo strumento significa poter incorrere in multe da parte delle autorità (ma solo se c’è la segnalazione da parte dell’acquirente).

Insomma i commercianti che non hanno il POS non sono in regola con la normativa.

Dovrebbero essere consapevoli di tutto questo eppure c’è chi, come il negoziante immortalato da Welcome To Favelas, va dritto spedito sulla sua strada ricorrendo a ragionamenti anche molto originali (per non dire altro).

E allora vediamo cosa recita il cartello contro il POS che sta facendo il giro dei media italiani.

Nell’immagine si vede, sia pure in modo approssimativo, il reparto freschi di un piccolo negozio. Sopra al vetro di protezione fa bella mostra di sè un foglio bianco A4 con le seguenti parole:

Qui non è presente il servizio POS.

N.B.: Non fate la solita battuta del XXX “Ma è Obbligatorio”. Se non avete capito BENE la legge evitate di aprire la BOCCA per sparare banali e inconsistenti pareri.

Insomma un linguaggio a dir poco colorito per rivendicare una convinzione che ha quasi dell’assurdo: è chi richiede l’applicazione della legge sul POS obbligatorio a sbagliarsi perchè, in realtà, la legge non prevede questo.

Che dire: probabilmente questo commerciante è il solo ad aver capito cosa prevede la legge sull’obbligo del POS mentre gli altri si sbagliano tutti.

Inutile dire che dinanzi a questo cartello è scattata l’ilarità del web tra prese in giro ed esortazioni a stare calmo “evitate di aprire la bocca”.

Un peccato perchè proprio a questo commerciante potrebbero tornare molto utili i migliori POS senza commissioni che consentono, a fonte di incassi contenuti, di pagare solo un contento canone mensile senza alcune spesa percentuale. Insomma le soluzioni esistono…e si possono evitare che figuracce.