Quest’anno un gran numero di famiglie italiane si trovano in attesa delle informazioni sulla Carta Risparmio Spesa 2023. L’iniziativa, presentata dal Governo e distribuita tramite Poste Italiane, ha un fondo specifico di mezzo miliardo di euro per supportare l’acquisto di beni alimentari essenziali.
Carta Risparmio Spesa 2023: beneficiari
Dal 18 luglio 2023, questa iniziativa sarà destinata a 1,3 milioni di famiglie in difficoltà, soprattutto quelle con almeno tre componenti e con un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro.
Alcune categorie di persone non potranno usufruire del contributo, come single, coppie senza figli e coloro con ISEE pari o superiore a 15.000 euro.
Come averla?
I comuni italiani, tramite l’elenco Inps, si occuperanno di contattare i beneficiari. Il valore della carta sarà di 382,50 €, utilizzabile con uno sconto del 15% per beni alimentari nei negozi che aderiscono all’accordo MASAF-GDO-Confesercenti.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i Comuni non renderanno pubbliche le liste dei beneficiari. Ciò che sarà disponibile sono le graduatorie dei Comuni con il numero delle carte assegnate.
I Comuni avranno il compito di comunicare ai beneficiari quando e dove ritirare la carta.
La consegna sarà effettuata presso gli uffici postali dal 18 luglio 2023, e potrebbe subire leggeri ritardi. I comuni invieranno comunicazioni dirette ai beneficiari per ritirare la carta, che sarà già attiva con un importo di 382,50 € e pronta all’uso.
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In questo contesto, è fondamentale sottolineare l’importanza di rispettare il termine del 15 settembre 2023 per effettuare il primo pagamento con la carta, altrimenti il beneficio decade.
Cosa acquistare con la Carta Risparmio Spesa 2023?
L’importo sulla carta potrà essere utilizzato per generi alimentari essenziali come carne, pesce, latte, uova, oli, prodotti da forno, cereali, verdure, frutta, prodotti per bambini e altri.
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Ecco tutti gli acquisti che è possibile effettuare:
- Carni suine, bovine, ovine, caprine, avicole, cunicole;
- Pesce fresco;
- Latte e derivati;
- Uova;
- Olio d’oliva e olio di semi;
- Prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria;
- Riso, pasta, orzo, farro, avena, mais e altri cereali;
- Farina di cereali;
- Ortaggi freschi e lavorati;
- Pomodori pelati e conserve;
- Legumi;
- Frutta;
- Alimenti per bambini e prima infanzia;
- Lieviti naturali;
- Miele;
- Zucchero;
- Cacavo in polvere e cioccolato;
- Acqua minerale;
- Aceto di vino;
- Caffè, tè e camomilla.
Sono quindi esclusi dagli acquisti ammessi il pesce surgelato, il sale, l’aceto di mele e la marmellata.
