L’assegno unico universale per i figli 2022 è un bonus che è stato introdotto nell’ordinamento italiano, e che è mirato a lenire le difficoltà economiche per molte famiglie duramente colpite dalla pandemia da COVID-19 ancora in corso, è in vigore dal primo gennaio e prevede l’attribuzione di una cifra erogata dall’INPS per ogni nucleo famigliare che ha almeno un figlio a carico fino ai 21 anni di età. Inoltre, l’assegno unico 2022 per i figli disabili non ha nessun limite di età: naturalmente a cambiare da famiglia a famiglia, in base alla situazione economica stabilita dall’Isee, è la cifra erogata dallo stato, tenendo conto appunto dei parametri di cui sopra, cioè numero di figli ed eventuale disabilità degli stessi. Di seguito, una guida per richiederlo.

Assegno unico figli 2022: a chi spetta e come si richiede?

L’Inps ha predisposto una serie di FAQ per l’assegno unico universale per rispondere a tutte le esigenze. Innanzitutto, l’assegno spetta per le seguenti condizioni: ogni figlio minorenne a carico e per il nascituro fino al settimo mese di gravidanza. Per i figli maggiorenni a carico, c’è il limite di età di 21 anni, ma solo se questo svolga un corso di formazione professionale, corso di laurea o tirocinio, non percependo più di 8 mila euro l’anno. Per i figli disabili invece non c’è limite di età o di occupazione.

LEGGI ANCHE – Limite contante 2022: nuove regole in arrivo

Per richiedere l’assegno unico bisogna presentare domanda all’Inps con l’Isee valido e, nel caso questo non sia stato richiesto o disponibile, verrà erogata solo la cifra minima: in questo senso, l’ISEE per l’assegno unico figli 2022 non è obbligatorio. L’assegno unico, il cui importo sarà calcolato direttamente dall’ente, verrà pagato nel periodo che va dal 15 al 21 marzo per le domande di gennaio e febbraio, mentre per tutti gli altri la data è ancora in corso di stabilimento.

Come si calcola l’importo dell’assegno unico figli 2022 e qual è la somma massima erogabile?

In base al valore dell’Isee, l’importo dell’assegno viene calcolato come segue: la legge stabilisce che la quota è variabile è arriva a un massimo di 175 euro per figlio se l’importo dell’ISEE è inferiore allo standard tabellare, mentre il minimo erogabile è di 50 euro a figlio; è prevista una maggiorazione per delle variabili relative alle famiglie numerose e per le madri giovani, che anagraficamente devono avere meno di 21 anni o per figli disabili.

TI POTREBBE INTERESSARE – Come risparmiare sulle bollette con Switcho

Il pagamento avviene tramite l’Iban indicato nella domanda e l’assegno unico è compatibile anche con il reddito di cittadinanza, laddove questo sia già percepito: in questo caso l’accredito della cifra avviene direttamente sulla carta RdC di cui si è in possesso.