A partire dal 1° gennaio 2022 i beneficiari dell’assegno unico 2022 (qui l’articolo di approfondimento) possono fare domanda per ricevere la misura di sostegno, che però sarà accreditata a partire dal mese di marzo: l’accredito potrà avvenire in varie modalità, tra cui il conto corrente.

Assegno unico 2022: beneficiari, chi sono

assegno unico figli 2022

Come scrive l’Inps nella sua pagina dedicata alla misura, l’assegno unico universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • Per ogni figlio minorenne a carico e per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • Per ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
    • Frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
    • Svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito complessivo non superiore a 8.000 euro annui;
    • Sia disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • Svolga il Servizio Civile Universale.

Accredito assegno unico 2022: come avviene

L’assegno unico e universale 2022 può essere accreditato in diversi modi:

  • Conto corrente bancario o postale;
  • Conto corrente estero area SEPA;
  • Carta prepagata Iban;
  • Libretto postale;
  • Bonifico domiciliato presso sportello postale.

Accredito assegno unico su conto corrente: come funziona

assegno unico figli 2021

Per ricevere l’importo dell’assegno unico sul conto corrente è necessario che quest’ultimo sia intestato al soggetto richiedente. Solo nel caso in cui il figlio under 21 abbia già compiuto 18 anni e sia maggiorenne l’accredito può avvenire direttamente nel conto a lui intestato.

Se si tratta di un conto corrente estero dell’area SEPA, il soggetto richiedente dovrà compilare e presentare un apposito documento, il cosiddetto Financial Identification Sepa.

L’Inps rammenta che l’accredito non potrà avvenire sul conto corrente di una persona diversa dal soggetto richiedente (nessun problema per un conto cointestato, invece). Inoltre il conto corrente deve essere effettivamente attivo e correttamente intestato o cointestato al soggetto che richiede la prestazione. Infine il codice fiscale del richiedente deve corrispondere a quello che possiede la banca in cui detiene il conto.