Se stai cercando informazioni sull’Ape Sociale 2023, devi sapere che i termini per presentare la domanda sono molto prossimi. Infatti, la scadenza per le domande per l’accesso a questa forma di pensionamento anticipato rivolta, attenzione, solo a talune categorie di lavoratori, cade proprio venerdì 31 marzo.

Cos’è l’Ape Sociale?

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L’Ape Sociale è un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.

L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.

A chi è rivolta l’Ape Sociale?

L’indennità Ape Sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata:

  • disoccupati dopo la cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale con riferimento all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, oppure per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato. Inoltre, devono avere lavorato come dipendenti per almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti alla fine del rapporto di lavoro e aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Inoltre, devono avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • caregivers da almeno sei mesi al momento della richiesta, che assistano il coniuge o un parente di primo grado con cui convivono che è affetto da un grave handicap ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. In alternativa, possono accedere alla prestazione anche coloro che assistono un parente o un affine di secondo grado con cui convivono, se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità hanno compiuto i 70 anni di età, sono anch’essi affetti da patologie invalidanti, sono deceduti o mancanti. Infine, è necessario avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
  • Invalidi con riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • lavoratori dipendenti con anzianità contributiva di almeno 36 anni e che hanno svolto una o più delle professioni considerate “gravose” (Allegato 3 della legge 234/2021) per almeno sette anni negli ultimi dieci anni o almeno sei anni negli ultimi sette anni.

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Decorrenza e durata dell’Ape Sociale

L’indennità dell’Ape Sociale viene erogata a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda, a condizione che tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge siano soddisfatti e che l’attività lavorativa sia cessata.

L’indennità viene corrisposta per 12 mesi all’anno fino all’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino al raggiungimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato, oppure fino al momento in cui viene conseguito un trattamento pensionistico anticipato rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Importo dell’indennità

L’indennità dell’Ape Sociale viene calcolata in base all’importo della rata mensile di pensione al momento dell’accesso, che corrisponde a 1.500 euro se la pensione è pari o superiore a tale importo, altrimenti l’indennità sarà pari all’importo della rata mensile di pensione.

L’importo dell’indennità non viene rivalutato e non è integrato al trattamento minimo.

Se il soggetto ha versato o accreditato contributi a più gestioni interessate dall’Ape Sociale, la rata mensile di pensione viene calcolata pro quota per ciascuna gestione sulla base dei rispettivi periodi di iscrizione maturati e delle rispettive retribuzioni di riferimento.

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Durante il periodo di pagamento dell’indennità, non viene riconosciuta alcuna contribuzione figurativa.

Il trattamento di Ape Sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.

Inoltre, i beneficiari dell’indennità non hanno diritto agli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).

Ape Sociale 2023: requisiti per l’accesso

Per accedere all’indennità dell’Ape Sociale, i soggetti devono possedere i seguenti requisiti al momento della domanda:

  • almeno 63 anni di età;
  • almeno 30 anni di anzianità contributiva, o 36 anni per i lavoratori che svolgono le attività considerate “gravose”.

Inoltre, le donne possono usufruire di una riduzione dei requisiti contributivi di 12 mesi per ogni figlio, fino ad un limite massimo di 2 anni.

L’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito connessi alla disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI) o con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.

Invece, l’indennità è compatibile con l’esercizio di attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo se i redditi non superano gli 8.000 euro lordi annui, e con l’esercizio di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui.

Se il limite annuo viene superato, il soggetto decade dal diritto all’Ape Sociale e dovrà restituire l’indennità percepita durante l’anno in cui si è verificato il superamento.

Ape Sociale 2023: a chi spetta? Le categorie di lavoratori

Di seguito elenchiamo le categorie di lavoratori a cui spetta l’accesso all’Ape Sociale 2023.

  • Operatori della cura estetica
  • Tecnici della salute
  • Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate
  • Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque
  • Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica
  • Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca
  • Artigiani, operai specializzati e agricoltori
  • Professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate
  • Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci
  • Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati
  • Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli
  • Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento
  • Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta
  • Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni
  • Conduttori di mulini e impastatrici
  • Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali
  • Conduttori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli
  • Portantini e professioni assimilate.