Nell’ambito immobiliare, il 2023 si è distinto come un anno in cui il mercato ha manifestato un trend negativo. In particolare, nel primo semestre, le statistiche evidenziano una riduzione sia nel volume delle transazioni che nell’attivazione di nuovi mutui. Insomma, sembra che non sia il momento ideale per aprire un mutuo. Ma è veramente così? Ecco qualche numero per capire meglio la situazione attuale.

Aprire un mutuo oggi conviene? Le statistiche del Consiglio Nazionale del Notariato

aprire un mutuo

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha svolto un’indagine approfondita per analizzare le variazioni rispetto al semestre precedente:

  • Compravendite di abitazioni: diminuzione dell’8,7%, scendendo da 303.375 a 277.052.
  • Mutui: contrazione del 29,5% nel numero di nuovi mutui attivati.

Una chiave di lettura interessante è che molte persone scelgono ora di sfruttare i propri risparmi anziché optare per un mutuo al momento dell’acquisto di un immobile. Ciò potrebbe essere interpretato come una reazione all’aumento dei tassi di interesse.

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L’analisi localizzata: focus sulle grandi città italiane

L’indagine ha anche analizzato in dettaglio la situazione nelle principali città italiane, rivelando le seguenti tendenze nelle transazioni immobiliari:

  • Bari: -12,4%
  • Firenze: -10,3%
  • Roma: -9,6%
  • Milano: -8,4%
  • Napoli: -7,3%
  • Bologna: -4,6%
  • Verona: -3,7%
  • Torino: -3,4%
  • Palermo: -0,3%

Per le seconde case i dati sono diversi

Interessante notare che, nonostante la generale tendenza negativa, l’acquisto di seconde case da parte di privati ha registrato un incremento del 5,3%. Al contrario, l’acquisto di seconde case da imprese ha subito un calo del 7,2%.

Aprire un mutuo oggi: cosa dicono i dati più recenti

Rispetto al primo semestre del 2022, i nuovi mutui attivati sono diminuiti del 31,5%.

Questa tendenza è rispecchiata da una diminuzione del 32,5% nel numero di individui che hanno sottoscritto un mutuo. Ulteriori dettagli rivelano un calo del 30% tra le persone di età compresa tra 18-35 anni, del 32,5% per la fascia 36-45 e del 36,61% per la fascia 46-55.

Anche l’importo totale dei mutui erogati ha subito un calo, con una contrazione del 36%.

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Considerazioni finali

Le cifre presentate rivelano un panorama di cautela nel settore immobiliare italiano. Questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, tra cui l’incertezza economica e l’aumento dei tassi di interesse. Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo, ha sottolineato, come riporta Quotidiano Nazionale, l’importanza del credito come leva per la ripresa del mercato. Le attuali tendenze suggeriscono la necessità di strategie innovative per incentivare il settore immobiliare e rassicurare gli investitori.