Nel mondo dei titoli di stato funziona grossomodo così: man mano che sale l’asticella del rischio, i rendimenti dei bond sono più alti. Gli amici risparmiatori che sono disposti qualche rischio in più rispetto a quello che è il limite medio, potrebbero avere grandi soddisfazioni facendo shopping obbligazionario su un mercato che, alla fine, dista solo poche centinaia di chilometri dall’Italia: parliamo della Grecia.

Le considerazioni “sovrane” sul paese ellenico le faremo dopo. Per adesso ci limitiamo ad evidenziare come sul mercato greco siano presenti bond che hanno reso quasi il 5% lordo in soli due mesi. Il titolo protagonista di questa galoppata è il decennale in scadenza 15 giugno 2033 e con cedola 4,25% (ISIN GR0124039737).

E proprio al solo leggere la parola “Grecia” ecco che molti amici risparmiatori potrebbero già andare in allarme…ma come, i bond della Grecia, di quella Grecia?

Il punto è che quella Grecia c’è nell’immaginario di tanti (ma non di tutti) non c’è più da tempo. Vero è che il rating sovrano greco non è brillante (come se quello italiano lo fosse…) ma non è neppure ad un passo dalla spazzatura come si diceva un tempo e soprattutto oggi il differenziale con i bund tedeschi è a 125 punti contro il 162 punti dello spread Btp Bund.

Il bond greco giugno 2033 e cedola 4,25% ideale per chi può permettersi qualche rischio

soldato di guardia in Grecia
Il bond greco scadenza giugno 2033 e cedola 4,25% ha permesso di guadagnare quasi il 5% in un bimestre

Quando si guarda ai titoli di stato esteri per trovare rendimenti interessanti, è fondamentale inquadrare bene il paese emittente. Tutti sanno che la Grecia è stata salvata dalla famigerata Troika in più di una occasione. Senza quegli interventi (sulla cui natura si può discutere in eterno) Atena era a gambe all’aria.

Il rating attuale della Grecia è:

  • BB+ con outlook positivo per S&P
  • BB+ con outlook stabile per Fitch
  • Baa3 con outlook positivo per Moody’s

Non un rating brillante ma una valutazione che guarda al futuro. Per ben 2 delle 3 agenzie internazionali, il giudizio sulla Grecia può migliorare nei prossimi trimestri. Ma non si tratto solo di questo: da maggio si parla con insistenza della possibilità che Atene torni ad investment grade. In fin dei conti nel caso della valutazione di S&P basterebbe un upgrade e il grande passo sarebbe fatto. Nel momento in cui il paese dovesse tornare investment grade allora il rating di credito tornerebbe ad considerato di buona qualità e quindi ritenuto relativamente sicuro per gli investitori. In quel momento il rischio connesso al merito creditizio sarebbe praticamente annullato.

Insomma c’è fiducia verso il futuro della Grecia.

Tornando al bond decennale che in 2 mesi ha strappato un rendimento di quasi il 5%, è interessante notare che il titolo arrivò sul MOT di Borsa Italiana a gennaio 2023, dopo il collocamento. Oggi Ggb Tf 4,25% Gn33 Eur prezza a 104 e il rendimento effettivo a scadenza netto è del 3,19%.

Tenendo conto del rateo della cedola, in un bimestre il titolo ha generato un guadagno di quasi il 5% lordo che non poco.

Tenendo conto del rateo della cedola, in un bimestre il titolo ha generato un guadagno di quasi il 5% lordo che non poco.

Il caso del bond greco giugno 2033 è la dimostrazione lampante del rally dei titoli di stato greci. E del resto, come evidenziato dalla S&P, nell’ultimo decennio ritorno medio annuo della acrte greca è stato del 9,50%. 

I rischi del bond greco giugno 2033 non riguardano solo il merito creditizio

Il fatto che la Grecia non si ancora investment grade è un rischio visibile che l’investitore si assume decidono di inserire sui titoli ellenici. C’è però un secondo rischio che è più nascosto ma, alla fine, è quello che pesa di più.

Gli scambi sul secondario sono limitatissimi e questa è una costante. Il numero dei pezzi scambiati del bond greco giugno 2033 è molto contenuto e nulla lascia presagire che possa incrementare. Il problema è uno solo: il mercato greco era e resta poco liquido. Ma se c’è scarsa liquidità allora diventa un problema vendere il bond prima della scadenza nel caso in cui ci sia necessità di sbarazzarsene oppure semplicemente per prendere profitto sfruttando l’andamento delle quotazioni.