La pensione di cittadinanza si prepara a cambiare non solo nome, ma anche importo. La misura, che è stata introdotta con il reddito di cittadinanza e che è riservata agli over 67, è stata infatti la meno criticata tra le due, proprio perché rivolta a una certa categoria di ex lavoratori di fascia di reddito bassa. Tuttavia, il grande cambiamento apportato da questo governo ha fatto sì che anche la pensione di cittadinanza finisse nel calderone delle novità.

Come cambia la pensione di cittadinanza

pensione di cittadinanza cambia

Il Decreto Lavoro prevede la sostituzione della pensione di cittadinanza con l’assegno di inclusione, che potrebbe essere vantaggioso per molti pensionati.

L’assegno sarà corrisposto a persone over 67 o a famiglie con almeno un componente over 67 e altri membri affetti da grave disabilità, con gli stessi requisiti richiesti per la pensione di cittadinanza.

Tuttavia, l’importo e il nome potrebbero essere differenti. Per accedere all’assegno, sarà richiesto un Isee massimo di 9.360 euro, con un limite reddituale diverso in base al numero di componenti del nucleo familiare. L’importo massimo corrisposto a persona sarà di 780 euro al mese, con 630 euro come integrazione al reddito e 150 euro come rimborso per l’affitto, come nella pensione di cittadinanza.

LEGGI ANCHE >>> Come andare in pensione a 61 anni e 7 mesi nel 2024

Cambia anche l’importo

L’importo massimo dell’assegno di inclusione aumenta per le famiglie numerose grazie al parametro di scala di equivalenza, che può arrivare fino a 2,3 in presenza di disabili gravi. Questa piccola differenza può permettere alle famiglie di beneficiare di un importo leggermente più alto rispetto alla pensione di cittadinanza. Nel caso in cui ci siano membri della famiglia che non hanno 67 anni o non sono affetti da disabilità, l’importo dell’integrazione dipenderà dalle regole previste per i nuclei familiari che hanno diritto all’assegno di inclusione, con un limite di reddito da rispettare pari a 500 euro al mese anziché 630 euro al mese.