Il bond Juventus scadenza febbraio 2024 appartiene ad un’altra era della società bianconera. Venne infatti emesso nel febbraio del 2019 in un momento in cui la Juventus era impegnata nella maxi operazione che avrebbe poi portato a Torino Cristiano Ronaldo. Altri anni rispetto a quelle che sono situazione attuale e prospettive della Vecchia Signora. Eppure proprio questo bond potrebbe rappresentare un bella gatta da pelare per il management bianconero.

La scadenza è oramai ad un passo e il rimborso avverrà in un contesto finanziario che non è certamente dei migliori considerando quelli che sono gli ultimi bilanci dei bianconeri. E così proprio lo scoglio rappresentato dalla scadenza del bond Juve 2024 impatta sull’indice di liquidità dei bianconeri, andando a determinare l’impasse che sembra caratterizzare l’attuale fase di mercato della Juve.

RisparmiOggi, però, non è un sito di calcio e a noi la questione interessa solo in relazione al destino delle obbligazioni Juventus febbraio 2024. Saranno rimborsante normalmente oppure alla fine scatterà un piano B magari all’insegna del rifinanziamento del prestito?

Bond Juventus scadenza febbraio 2024: rendimento al 6,37% lordo

grafico bond Juve febbraio 2024
Andamento bond Juve febbraio 2024 sul MOT di Borsa Italiana – fonte: rielaborazione screenshot sito Borsa Italiana

Gli investitori attivi sul mercato da anni forse ricorderanno le malelingue che circolarono quando nel 2019 la Juve emissione il bond identificato dall’ISIN XS1915596222. Tramite l’operazione vennero raccolti 175 milioni di euro che, secondo alcuni, servirono per fronteggiare le enormi spese sostenute per portare Cristiano Ronaldo a Torino.

Insomma quelle obbligazioni nascevano già sotto una stella particolare. La cedola di appena il 3,375% non era niente di eccezionale per un bond non garantito e questo è sempre stato un elemento che ha impattato tantissimo sulla quotazione sul mercato secondario dello strumento.

Per quello che riguarda l’andamento di prezzo e rendimento, considerando la vita non breve, ci sono stati i soliti alti e bassi. Restando ai mesi recenti, tra marzo e maggio le quotazioni del bond Juve erano crollate anche sotto i 95 cent con conseguente impennata del rendimento fino a oltre il 9%. Oggi con una quotazione di 98 centesimi siamo su un rendimento lordo del 6,37%. Considerando la tassazione ordinaria del 26% si scende al 5,5%.

In mezzo a questo trend ci sono le 100 vicissitudini che hanno visto la Juve più nella cronaca giudiziaria che in quella sportiva.

Perchè le obbligazioni Juve febbraio 2024 sono una spina nel fianco dell’indice di liquidità

L’indice di liquidità non è un parametro finanziario ma è invece un indicatore introdotto della FIGC per misurare la tenuta finanziaria di un club. Tecnicamente è il rapporto tra attività e passività correnti. Praticamente è un parametro che dà l’idea della capacità del club di onorare gli impegni finanziari.

Ora il fatto è che in mezzo ai soliti impegni c’è anche il rimborso delle obbligazioni scadenza 2024 per 170 milioni di euro. Diciamo che quando il bond venne emesso, il management che promosse l’operazione si attendeva altro. 170 milioni di rimborsare, nella situazione attuale non ci volevano.

E allora ecco che spuntano le opzioni alternative a partire dalla possibilità di rifinanziare le obbligazioni allungando la scadenza di almeno un anno. Si tratta di rumors che però conferma il momento delicato dal punto di vista finanziario che i bianconeri affrontano.