Per il mercato obbligazionario il 2023 è iniziato all’insegna di un ritrovato dinamismo. Dall’Italia all’Europa fino agli Usa, si registra una ripresa delle nuove emissioni con collocamenti, ed è questo l’aspetto più incoraggiante, rivolti anche agli investitori retail.

Questa ritrovata visibilità del mondo obbligazionario è fisiologica oppure è il segnale di una nuova tendenza che si manifesterà appieno nei prossimi mesi? Quali sono le previsioni per il mercato obbligazionario 2023? C’è da avere fiducia oppure quello che si è visto da inizio nuovo anno è solo un fuoco di paglia?

Maturare un approccio positivo al settore non è semplice soprattutto se si tiene in considerazione quanto hanno perso le obbligazioni nel 2022. Lo scorso anno, secondo gli esperti di TrowePrice, è stato un anno di perdite record per il mercato obbligazionario globale anche se va tenuto in considerazione che il settore era reduce da un 2021 molto tonico. E allora, alla luce di queste premesse, quali sono le previsioni a livello settoriale per il 2023? Vediamolo assieme.

Mercato obbligazionario 2023 previsioni: il contesto di riferimento

Parlare di previsioni in relazione al mercato obbligazionario significa partire anzitutto dall’analisi del contesto di riferimento. Il 2022 è stato un anno nefasto per tantissime asset class a causa del rialzo dei tassi di riferimento, a sua volta conseguenza del rally dell’inflazione. Le stime economiche per il 2023 fanno riferimento ad una scenario di recessione che potrebbe essere più acuto in Europa e meno gravoso negli States. Tecnicamente nel momento in cui si verifica una recessione, soprattutto se essa avviene in un momento in cui il livello dei tassi di prestito è alto, è inevitabile aumento dei tassi di default che va ad interessare soprattutto quelle società che presentano una bassa qualità del credito (parliamo di imprese con rating ad un passo dallo junk ossia nella forbice B- e CCC).

In questo contesto secondo gli analisti di Edmond de Rothschild AM, gli investitori si dovrebbero concentrare sulla qualità del credito inserendo in portafoglio obbligazioni investment grade e obbligazioni high yield di alta qualità.

Mercato obbligazionario 2023 previsioni: i settori da preferire

Alla luce di quanto affermato nel precedente paragrafo, possiamo quindi affermare che ci sono molte probabilità che il mercato obbligazionario 2023 possa procedere senza una direzione univoca ma al contrario con molte differenze su base settoriale questo perchè non tutti i comparti sono e continueranno ad essere colpiti allo stesso modo dal rialzo dei prezzi al consumo (ad esempio noi sappiamo che tra le migliori obbligazioni per proteggersi contro l’inflazione ci sono proprio le higt yield).

Riconosciuto che alcune società saranno destinate a soffrire più di altre, è preferibile privilegiare nella composizione del portafoglio obbligazioni dei seguenti settori:

  • finanziario: banche e assicurazioni
  • telecomunicazioni
  • infrastrutture
  • sanità, ad esempio.

Inoltre l’analista consiglia di essere molto selettivi sul comporto immobiliare e retail vagliando singolarmente le varie emissioni.

Le obbligazioni bancarie, grazie all’ottimo stato di salute degli istituti, sono da prendere in seria considerazione soprattutto quelle collocate della big nazionali. Secondo Edmond de Rothschild AM, gli investitori starebbero deprezzando le call delle obbligazioni subordinate bancarie proprie perchè si prospetta una scenario di recessione. Tuttavia stiamo parlando di rendimenti in area 7% che il mercato obbligazionario sono molto interessanti.

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Mercato obbligazionario previsioni 2023: i singoli settori

Abbiamo riconosciuto quanto fondamentale sia essere selettivi per sfruttare il potenziale del mercato obbligazionario previsto per il 2023. Ora è tempo di effettuare questa selezione. Ecco quindi i tre settori verso cui Edmond de Rothschild AM consiglia di orientarsi:

  • obbligazioni corporate ibride: sono emesse soprattutto da società investment grade e offrono rendimenti di circa il 7% o addirittura di più. La maggiori parte delle società che emettono queste obbligazioni ha da perdere nell’esercitare la prevista opzione call. In sintesi agli emittenti conviene rendere più lunghe le scadenze
  • obbligazioni convertibili: nel caso in cui la recessione dovesse essere più debole del previsto queste obbligazioni potrebbero registrare anche ottime performance. Gli investitori devono essere consapevoli che i rendimenti del mercato obbligazionario sono in aumento ed è è plausibile che questo trend possa proseguire per tutto il 2023. L’approccio qualitativo settoriale è il punto di forza dei bond convertibili.
  • obbligazioni mercati emergenti: 2022 è stato un anno terribile per i bond dei mercati emergenti che sono stati strapazzati dal rialzo dei tassi Usa e dal rally del dollaro (non dimentichiamo che in estate il cambio Eur/Usd era sulla parità). Da alcuni mesi, però, il biglietto verde ha peso vigore (come risulta dall’andamento del Dollar Index) proprio perchè il mercato sta fiutando la fine della politica eccessivamente aggressiva del Fomc FED. In questo contesto i rendimenti offerti dall’obbligazionario paesi emergenti nel 2023 sembra essere molto interessante.

Tirando quindi le somme, il nuovo anno potrebbe essere quello delle obbligazioni. Se così dovesse essere per il mercato obbligazionario il 2023 sarebbe una fase di riscossa.

Risorse utili per orientarsi sul mercato obbligazionario 2023 e investire in bond: