Quali sono i programmi del Tesoro sulle nuove emissioni di BTP Short Term, BTP Green e BTP€i per il 2023? Queste tre tipologie di titoli di stato vengono erroneamente ritenute secondarie. In realtà si tratta di particolari BTP che possono tornare molto utili nell’ambito di una strategia che punta alla diversificazione dei risparmi.

Gli Short Term sono i vecchi CTZ che, dopo la rigenerazione, hanno ritrovato il loro appeal. Green e BTP indicizzati all’inflazione europea, invece, hanno il merito di essere l’ideale per cavalcare due grandi trend del presente e del futuro: quello della transizione ecologica e quello dell’inflazione.

Insomma si tratta di tipi di BTP che, dal nostro punto di vista, sono tutto tranne che trascurabili. Appunto per questo motivo abbiamo pensato ad un articolo che fa il punto su quello che sono le intenzioni del Tesoro in merito alle emissioni di questi tre titoli nel corso del 2023. La nostra fonte è rappresentata dal calendario aste BTP 2023 contenuto nelle Linee guida per la gestione del debito pubblico nel 2023.

Iniziamo dal BTP Short Term.

BTP Short Term programma emissioni 2023

Tra i primi titoli citati nel documento di fine anno del Tesoro c’è proprio il BTP Short Term (scopri qui come funzionano). Nel corso del 2022 il Tesoro ha lanciato due nuovi benchmark sul comparto dei BTP Short
Term
con importi complessivi collocati che sono stati pari a 32 miliardi di euro. Lato rimborsi nel 2022 sono arrivati a scadenza due CTZ, per un ammontare di oltre 29 miliardi, e un BTP Short Term per un ammontare pari a circa 15 miliardi di euro. Quindi, tenendo anche conto delle operazioni di concambio, le emissioni nette nel 2022 sono state ampiamente negative.

Per quello che riguarda il 2023, il Tesoro ha annunciato che ogni mese si terrà un’asta di BTP Short Term. Sul calendario la posizione del collocamento sarà sempre la stessa: seconda asta del mese compressa tra le due a medio e lungo termine. Inoltre ogni mese il BTP Short term sarà offerto in affiancamento al BTP indicizzato all’inflazione europea.

In merito alle nuove emissioni, nel 2023 saranno collocati due nuovi BTP Short Term. Il momento indicativo verrà reso noto nelle comunicazioni trimestrali. In realtà con il programma di emissioni BTP del primo trimestre 2023, il Tesoro ha già reso noto che tra gennaio e marzo verrà lanciato un nuovo titolo di questo tipo.

BTP Green programma emissioni 2023

Il BTP Green è stata una delle più importanti novità lanciate dal Tesoro negli ultimi anni. Il titolo verde viene addirittura indicato dallo stesso MEF come il protagonista del nuovo anno di emissioni. Per Davide Iacovoni, direttore del debito pubblico italiano, il 2023 è l’anno della sostenibilità e quindi del BTP Green. Tra le iniziative che lo Stato ha lanciato e continuerà a lanciare anche quest’anno ci sono il potenziamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica, gli incentivi per l’efficientamento energetico, le politiche infrastrutturali per la riduzione del trasporto privato e pubblico su gomma, le misure per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento, il supporto all’economia
circolare e tanto altro.

Ma parliamo di BTP Green e soprattutto di quelle che sono le intenzioni del Tesoro per il 2023. Alla luce dell’ottimo riscontro ottenuto dal BTP Green nel 2021, lo scorso 6 settembre si è tenuta l’emissione sindacata del secondo BTP Green con scadenza 30 aprile 2035, per un
importo pari a 6 miliardi di euro. A novembre c’è stata poi la prima riapertura tramite asta
marginale del BTP Green con scadenza 30 aprile 2035, per un importo pari a 2 miliardi di euro.

E nel 2023 ci saranno nuovi collocamenti del titolo di stato green? Il Tesoro non si sbottona più di tanto limitandosi ad affermare che è sua intenzione prendere in considerazione la possibilità di valutare volume di emissioni più elevato rispetto a quello dello scorso anno. Volume più alto che sarà ottenuto sia tramite nuove emissioni che riaprendo i titoli già in circolazione. Quando e come deriverà dalle condizioni del mercato.

BTP€i programma emissioni 2023

E concludiamo con il BTP€i indicizzato all’inflazione europea (scopri qui come funziona). Per ovvio motivi (il rally dell’inflazione) nel 2022 questo titolo ha goduto di un’ottima domanda da parte dei risparmiatori. Tra l’altro nel corso dell’anno appena chiuso è stato anche emesso con successo tramite sindacato un nuovo titolo benchmark a 10 anni, per un ammontare pari 5 miliardi di euro.

E nel 2023 ci saranno nuove emissioni del BTP€i? Tanto per iniziare va specificato che il prossimo anno scadranno due titoli BTP€i a 5 e 15 anni per un ammontare rivalutato pari a circa 36 miliardi. Nuove emissioni sono quindi molto probabili anche se esse saranno oggetto di valutazione attenta delle condizioni macro. Nel caso in cui ci dovessero essere nuovi benchmark indicizzati all’inflazione europea, il Tesoro, alla luce dei riscontri di mercato e delle esigenze di una buona gestione dei flussi di cassa, continuerà a prediligere il ciclo cedolare maggio-novembre. E’ a quell’arco temporale che si dovrà quindi guardare per assistere a nuovi collocamenti di BTP indicizzati all’inflazione europea.

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