Tra i tanti fondi comuni a cui il risparmiatore può partecipare, un posto particolare è occupato dai fondi flessibili. Cosa si intende con questo termine? Come funzionano i fondi flessibili? E quali sono i migliori fondi flessibili su cui investire nel 2022 alla luce delle performance messe a segno nel 2021 (che, tuttavia, non sono garanzia di profitto)? Sono queste alcune delle domande alle quali si potrà trovare una risposta leggendo i prossimi paragrafi della guida.

In generale i fondi flessibili sono una tipologia particolare di fondi comuni di investimento attraverso i quali è possibile investire in obbligazioni oppure in azioni, sia all’estero che in Italia. Gli investimenti svolti da questo tipo di fondi, dipendono comunque in gran lunga dalle particolarità del gestore.

Fondi flessibili: cosa sono

E’ possibile dare una definizione di fondo flessibile? Poichè sul mercato esistono almeno 5 tipi di fondo di investimento, capire quali siano i fondi flessibili è importante per orientarsi nella scelta. Più che di definizioni, quello che serve al risparmiatore sono gli elementi identificativi che consentono di distinguere il fondo flessibile da altri tipologie di fondo di investimento.

Caratteristica peculiare dei fondi flessibili è l’assenza di vincoli sull’asset allocation di partenza. Non avendo alcun vincolo di asset allocation, i fondi flessibili possono ripartire il portafoglio come meglio credono. Questo significa che, in linea di tendenza, i gestori possono decidere di investire in azioni o obbligazioni da un minimo 0,1% fino al 100%.

Le possibilità d’investimento vengono stabilite dal regolamento e in relazione alle disponibilità economiche oppure alla discrezionalità. Una volta ottenuta la delega del risparmiatore, i gestori possono modificare gli asset presenti nel portafoglio con totale discrezionalità.

Sotto questo punto di vista, i fondi flessibili non sono molto differenti dai fondi bilanciati, strumenti in cui gli investimenti vengono effettuati in parte nei titoli obbligazionari e in parte in quelli azionari. C’è però un’importante differenza che bisogna fare: l’autonomia decisione relativa alla distribuzione dei vari investimenti nel tempo non è vincolata ad alcuna percentuale d’investimento che potrebbe essere prevista dal regolamento (questo, invece, rappresenta un punto cardine dei vari fondi bilanciati).

Ad ogni modo nei fondi flessibili, il risparmiatore è nelle mani del gestore.

Già da questo si intuisce che i rischi dei fondi d’investimento flessibili non sono pochi. Questo significa che prima di comprare fondi flessibili è bene valutare i lati positivi e quelli negativi, vantaggi e svantaggi.

Fondi flessibili rischi che si corrono

Il rischio dei fondi flessibili è più basso rispetto a quello di altre tipologie di fondi di investimento ma è comunque molto pronunciato e questo significa che non tutti i tipi di risparmiatori sono adatti a partecipare a questi strumenti.

Il principale rischio che si corre riguarda l’acquisto a scatola chiusa. Il risparmiatore che compra e partecipa ad un fondo flessibile, si affida alle scelte del gestore che, come visto, ha molta discrezionalità nella composizione del portafoglio (azioni/obbligazioni).

Come circoscrivere questo rischio? Affidandosi solo ai migliori gestori e evitando operatori poco seri. Una piattaforma su cui è possibile trovare una vasta scelta di fondi flessibili è Fundstore (qui il sito ufficiale).

Secondo rischio dei fondi flessibili riguarda il costo che si calcola sommando la commissione da versare nel momento in cui avviene la sottoscrizione e i costi di gestione annua. Rispetto agli altri fondi di investimento, i fondi flessibili presentano un costo più alto.

A causa della flessibilità strutturale, questo tipo di fondi può determinare forti guadagni ma anche forti perdite nel breve termine. Impossibile determinare la direzione prima della sottoscrizione in quanto, trattandosi di prodotti flessibili, viene lasciato ampio margine al gestore.

Perdonando il gioco di parole si può dire che uno dei rischi principali dei fondi flessibili concerne l’impossibilità di calcolare il rischio all’atto della sottoscrizione. Non a tutti i risparmiatori questo meccanismo può andare bene.

Sottoscrivere fondi flessibili vantaggi

A fronte di rischi così alti, ci sono anche importanti vantaggi nel sottoscrivere i fondi flessibili. Il fatto che il gestore abbia ampia discrezione, teoricamente significa possibilità di incrementare la componente azionaria quanto le azioni sono in apprezzamento e di ridurre la quota obbligazionario. Così facendo il rendimento finale del fondo flessibile ottimale. Questo però è un discorso che vale solo in teoria in quanto, molte volte, la gestione dei fondi flessibili è passiva (e questo non è un bene).

Ad ogni modo i vantaggi dei fondi flessibili sono soprattutto nel lungo termine. Anche da questa peculiarità si può ricavare un’importante insegnamento: sottoscrivere fondi flessibili (qui la guida su dove comprare fondi online) conviene soprattutto ai risparmiatori che possono prendersi il lusso di operare su archi temporali lunghi.

Migliori fondi flessibili 2022

Sul mercato sono presenti tantissimi fondi flessibili e trovare i migliori non è affatto semplice in quanto è necessario comparare i rendimenti e le caratteristiche dello strumento su cui si investe.

In generale è sempre consigliabile affidarsi a gestori e piattaforme che abbiano una certa esperienza alle proprie spalle.

Ai primi 3 posti della classifica aggiornata a inizio 2022 sui migliori fondi flessibili dell’anno ci sono:

  • Algebris Core Italy EB EUR (IE00BF4RFJ54): rendimento ultimi 3 anni del 27,7%
  • Algebris Core Italy R EUR (IE00BF4RGB44): rendimento ultimi 3 anni 23,12%
  • Azimut Trend Italia (IT0001055158): rendimento ultimi 3 anni 15,11%

Emittenti specializzati in fondi flessibili italiani sono:

  • Arca Rendimento Assoluto,
  • Aqqa,
  • Anima Fondativo,
  • Aureo Defensive,
  • Investitori Flessibili,
  • Euromobiliare Strategic Flex.

Da non dimenticarsi anche di altre soluzioni, tra cui spicca, per esempio:

  • Fonditalia Flexible Dynamic
  • Fonditalia Flexible Growth
  • Profilo Elite Flessibile
  • Generali IS AR Credit Strategies

Tra i migliori fondi d’investimento flessibili esteri, invece, bisogna ricordarsi di Symphonia Asia Flessibile.

Molti di questi fondi flessibili, e non solo, sono disponibili sulla piattaforma Fundstore (leggi qui la recensione integrale). Fundstore mette a disposizione un vasto catalogo che può essere consultato seguendo il link in basso.

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Tutti i fondi flessibili indicati hanno delle proprie peculiarità e particolarità. Se si vuole ottenere un buon guadagno dai propri investimenti, bisogna fare la scelta del fondo d’investimento giusto in una maniera particolarmente mirata, senza dimenticarsi di tutto ciò che riguarda proprio i rischi. Come dicono molti degli esperti di questo settore, ogni singola valutazione degli investimenti deve partire proprio dai rischi.

Inoltre, bisogna specificare che non esiste il miglior fondo d’investimento flessibile in assoluto, ma esistono solo quelli meglio adatti ad alcune particolari esigenze degli utenti piuttosto che altri. Per questo se siete intenzionati a investire in un fondo d’investimento flessibile, prima di ogni altra cosa dovete valutare i rischi che quest’azione comporta e solo dopo scegliere la migliore soluzione per le vostre esigenze.

Fondi d’investimento flessibili: opinioni

Le opinioni sui fondi flessibili sono tante. Molte persone consigliano proprio di valutare la volatilità del fondo d’investimento, che rappresenta sicuramente uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione. Nella maggior parte dei casi le opinioni relative a questo tipo di fondi sono per lo più positive, ma è possibile trovare anche qualche parere negativo dovuto principalmente al fatto che la valutazione dei rischi non è stata svolta con cura e criterio, il che ha comportato dei problemi nella fase successiva dell’investimento.

Nel caso di alcuni fondi, i pareri si rivelano più positivi che negli altri. Questo è dovuto anche al fatto che i diversi fondi d’investimento presentano persino delle caratteristiche differenti relative ai concetti come il rischio, il potenziale guadagno e la volatilità. In ogni caso, è difficile avere un’opinione precisa su di un fondo d’investimento senza averlo provato adeguatamente prima.