Il fallimento della Silicon Valley Bank prima e il salvataggio in extremis del Credit Suisse dopo hanno causato una fuga degli investitori dagli asset più propriamente finanziari. Un vero e proprio dramma per i portafogli che sono imbottiti di titoli bancari o ETF finanziari. E allora dove dove investire con la crisi delle banche? Quali sono le asset-class da preferire in questo delicato momento?

Come in tutti i momenti di crisi, il rischio-scoraggiamento è inevitabile. Tuttavia se è vero che le banche crollano, è altrettanto vero che fin dal primo giorno di quella che, secondo molti analisti, potrebbe essere anche una crisi sistemi di settore, ci sono state asset-class che hanno performato bene e se non molto bene. Molti investitori stanno ricalibrando i loro portafogli proprio alla luce di questi movimenti. Non solo. A differenza di quanto avvenuto lo scorso anno, ciò che sta emergendo durante il crollo delle banche, è il ritorno operativo di molti trader da tempo fermi, i quali sfruttano propri i nuovi trend di investimento generati dalla crisi delle banche.

E si perchè in un generale clima di avversione al rischio, almeno ci sono idee chiare su dove investire.

Gli asset premiati sono i beni rifugio classici (oro ma anche argento) e i nuovi beni rifugio (Bitcoin, Ethereum e le altre crypto a maggiore capitalizzazione).

Mentre le banche crollano, questi tre mercati registrano una sovraperformance che attira sia i trader che stanno riducendo la loro esposizione al settore bancario che investitori scesi in campo proprio per cavalcare le nuove tendenze in atto.

Fondamentalmente non sta avvenendo nulla di eccezionale se non il classico ripiegamento verso i beni rifugio classici che caratterizza ogni fase di crisi finanziaria. Il rialzo del prezzo dell’oro e dell’argento non sono eventi inattesi mentre sorprende il rally del Bitcoin che, evidentemente, viene inteso sempre di più come un bene rifugio virtuale e sempre meno come asset di pura speculazione.

In generale, investire su asset-class così lontane tra loro come le commodities e le criptovalute è ora molto meno complesso rispetto ad alcuni anni fa. Ci sono infatti broker come eToro (scopri qui come funziona) che permettono da un solo account di investire su oro, argento e Bitcoin attraverso i CFD. L’aspetto interessante è che il deposito minimo richiesto da questo broker è di soli 50 dollari.

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Dove investire con la crisi delle banche: oro e argento

Le banche affondano e intanto il prezzo dell’oro (e, a cascata, dello dell’argento) salgono.

Il gold, in particolare, ha sfondato quota 1980 $ l’oncia prima di ritracciare leggermente. Grazie al rally, le quotazioni sono tornate prima ai massimi di inizio febbraio per poi risalire addirittura fino a ai massimi dello scorso aprile. In appena 10 sedute, il prezzo dell’oro è passato dai 1830 $ l’oncia del 10 marzo ad oltre 1980$. Un rialzo dell’8,2 per cento che ha premiato le strategie rialziste sul valore del gold.

Anche i futures dell’argento hanno segnato un apprezzamento molto forte in scia al crollo delle banche. Anzi, in questo caso, l’aumento è stato ancora maggiore visto che i futurs hanno segnato una progressione di quasi il 10% nelle sedute comprese tra lunedì 13 marzo e giovedì 16 marzo. Premiate anche in questo caso le strategie rialziste.

Oro e argento sono diventati i porti più sicuri dove investire con la crisi delle banche. Molti investitori hanno ricalibrato i loro portafogli introducendo ETF oro e ETF argento e riducendo l’esposizione sui fondi passivi che investono su banche e finanza (tra i peggiori già il giorno dopo il fallimento della SVB).

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Molto interessante il fatto che mentre tanti investitori avevano già fiutato il cambio di aria che sarebbe derivato dalla crisi delle banche, tanti hedge fund sono invece rimasti del tutto sorpresi della trasformazione. Questi fondi speculativi sono stati costretti dall’incalzare degli aventi a ricostruire le rispettive esposizioni visto che nei mesi scorsi avevano tagliato tantissimo a causa dello short sell di inizio febbraio.

Un dato su tutti che testimonia come molti hedge fund siano stati costretti a cambiare in modo massiccio la loro esposizione lo ha dato Ole Hansen, head of commodity strategy di BG SAXO.: nella settimana fino al 21 febbraio molti hedge avevano una posizione netta lunga di 52,5 mila lotti in oro, in ribasso di ben il 53% rispetto alle tre settimane precedenti. Allo stesso tempo, gli hedge vantavano una posizione netta lunga sull’argento quasi neutra dopo la decisione di tagliare la lunghezza di ben l’82% a 5,6k contratti.

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Dove investire con la crisi delle banche: Bitcoin

Il Bitcoin (e più in generale tutte le criptovalute) sono state la grande sorpresa della crisi del settore bancario. Una sorpresa perchè, nell’immediatezza, il prezzo del Bitcoin ha ritracciato ma poi ha recuperato prendendo il largo.

Il timing è stato molto interessante. Dopo il collasso della Silicon Valley Bank, le quotazioni hanno raggiunto un minimo a 19560$ ma successivamente è iniziata la ripresa che ha portato i valori a oltre 28.000$. In termini percentuali il rialzo è stato di ben il 43% nel giro di appena 10 sedute. Interessanti anche altri dati percentuali come il +26% messo a segno dai prezzi in appena 7 giorni che rappresenta il miglior guadagno settimanale per Bitcoin da aprile 2019, 

Una boccata d’aria per i migliori ETF Bitcoin/criptovalute e una soddisfazione per gli investitori che avevano attivato posizioni rialziste fiutando il cambio di passo.

Secondo alcuni analisti, quanto avvenuto è il segnale che il mercato è tornato a guardare alla criptovaluta come oro digitale (quindi bene rifugio digitale) e non più come asset di pura speculazione.

Dietro al balzo del prezzo del BTC ci sono almeno due motivi precisi: le aspettative di un rallentamento della politica di rialzo dei tassi FED (proprio a causa della crisi delle banche) e l’apertura di molti nuovi indirizzi probabilmente da parte di tanti investitori spaventati da ciò che sta avvenendo al sistema bancario.

Per cavalcare questa situazione Bitcoin puoi usare gli exchange e quindi comprare criptovalute fisiche. Tuttavia se l’obiettivo è solo quello di investire sugli asset che beneficiano del crollo delle banche, allora è meglio optare per un broker come eToro che permette di fare trading con i CFD su oro, argento e Bitcoin da un solo account e con la possibilità di usare un conto demo da 100.000 euro per fare pratica.

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