Il peso che il nuovo BTP Valore dovrebbe detenere nei portafogli di investimento degli italiani anima l’attesa per l’inizio dell’emissione calendarizzata per il 5 giugno prossimo. Da una parte c’è chi ritiene che quota massima del portafoglio da destinare al BTP Valore non debba superare il 5%. Dall’altro lato c’è chi cita la vecchia regola del 60/40 come punto di riferimento. In mezzo ci sono i tantissimi italiani che semplicemente, senza stare a badare ad analisi, investiranno una somma di cui possono privarsi (ad esempio 10.000 euro) nel BTP Valore con obiettivo far fruttare i risparmi.

La regola del 60/40 per inserire il BTP Valore nel portafoglio investimenti

composizione portafoglio investimenti
La regola per inserire il BTP Valore nel portafoglio investimenti non è quella classica

La questione del peso massimo che il BTP Valore può avere in un portafoglio di investimento assieme alle previsioni sulla cedola del titolo, saranno i due temi forti da qui fino a giovedì 1 giugno quando il MEF renderà noto l’ammontare minimo dei tassi cedolari crescenti. Da lì in poi sarà l’allocazione del BTP Valore nel portafoglio ad animare le discussioni su forum e gruppi social dedicati agli investimenti.

Rispetto alla cedola, il dibattito sull’allocazione si origina da prospettiva diversa ovvero risente molto delle esigenze e del punto di vista del singolo. C’è differenza tra la prospettiva che adotterà un investitore con portafoglio ben strutturato e quella che invece adottata da chi, quel poco che investito, è collocato sui BTP tradizionali e buoni fruttiferi postali. Il primo guarderà sempre all’asset allocation e il secondo semplicemente a dove mettere i risparmi senza rischi.

Il primo potrebbe avere come punto di riferimento la vecchia regola del portafoglio classico 60/40 in base alla quale il 60 va allocato sulle azioni e il 40 sulle obbligazioni tra cui i titoli di stato. In questo contesto la quota da destinare al BTP Valore diventa molto limitata e il collocamento di un titolo retail serve solo al consolidamento della diversificazione e nulla di più.

In realtà, già da alcuni anni, la vecchia regola del 60/40 è stata pensionata da un numero crescente di investitori. Quindi è necessario andare oltre.

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Come inserire correttamente il BTP Valore nel portafoglio investimenti

Che il tema dell’inserimento sia centrale lo sanno bene i consulenti finanziari indipendenti di Moneyfarm che hanno analizzato proprio la questione dell’inserimento del BTP Valore in un portafoglio di investimenti.

Per gli esperti è necessario cambiare approccio rispetto al nuovo arrivato nella scuderia di titoli di stato italiani. C’è tanta euforia, è sicuramente giusto inserire BTP nella propria asset allocation, ma è consigliabile evitare di investire una grossa quota del proprio patrimonio solo in questo singolo BTP Valore.

Il tema non è nuovo visto che nei giorni scorsi già Alessandro Tentori di AXA IM Italia aveva affermato che investire tutti i risparmi in BTP non era una buona idea. Questo è un errore che, dal nostro punto di vista, potrebbe fare soprattutto chi è alle prime armi ed è completamente preso dalle sirene del MEF. Tra l’altro può anche accadere di dover disinvestire prima della scadenza e in questo caso non solo si dovrebbe dire addio al premio fedeltà dello 0,5% ma si potrebbe anche correre il rischio di farlo in un momento in cui il titolo è sotto la pari.

Insomma la questione è molto più complessa.

Nell’inserimento del BTP Valore in portafoglio, andrebbe anche tenuto conto che tutti i titoli si stato italiani sono relativamente volatile. Quando accaduto con i cambi di politica monetaria e quindi le forti variazioni dei tassi di interesse, dimostra come anche i bond sovrani possano portare a perdite. Nell’immagine in basso è riprodotto l’andamento in termini di prezzo del BTP 2028, emesso nel 2020.

Confronto BTP 2028 e ETF su BTP 2028 – Fonte: Moneyfarm

Alla scadenza il capitale è garantito tuttavia chi lo detiene in portafoglio è esposto ad una posizione in perdita (il titolo prezza a 84 euro su 100 di nominale con una perdita del 16%). Anche l’ETF che investe in BTP con scadenza simile si è mosso nella stessa direzione a dimostrazione della forte volatilità.

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Inserire correttamente il BTP Valore nel portafoglio: 3 suggerimenti e 1 conclusione

Da Moneyfarm arrivano quindi due suggerimenti pratici per l’inserimento del BTP Valore in portafoglio che traggono spunto da un solo punto di partenza: il titolo presenta opportunità ma anche rischi e guai a guardare solo le prime:

  • il capitale garantito a scadenza è un grande vantaggio dei BTP, tuttavia è bene sempre tenero conto che anche questi titoli devono vedersela con una certa volatilità che non è più bassa di quella della gestione patrimoniale prudente.
  • alla stessa volatilità, è consigliabile affiancare a strumenti obbligazionari diversificati anche una percentuale compresa tra il 25 e 30% sull’azionario, in modo tale da aumentare le prospettive di rendimento.
  • ci sono strumenti di investimento con prospettive di rendimento simili e rischiosità più bassa rispetto a quella dei BTP (pensiamo ad esempio ai titoli di stato di altri paesi o alle azioni con alto profilo creditizio).

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In conclusione, quindi: inserire il BTP Valore nel portafoglio di investimenti è utile per diversificare ma la quota dovrebbe restare minoritaria anche per tenersi le mani libere per cogliere occasioni future. Investire tutto sul BTP Valore e più in generale sui titoli italiani significa perdere la possibilità di trovare migliori rendimenti in futuro.