Libretto postale giudiziario, o più semplicemente libretto giudiziario: forse ne avrete già sentito parlare, in particolar modo quando si elencano i tipi di libretto postale esistenti. Quello giudiziario, come spiegano sul sito di Poste Italiane, è quello aperto su richiesto dell’apposita Autorità nell’eventualità di pignoramenti o sequestri e rappresenta lo strumento per ricevere denaro’ da procedimenti giudiziari. C’è ovviamente possibilità di prelievo e versamento, ma solo presso uffici postali abilitati, locati in luoghi che sono sede di Tribunali, Corti d’Appello o Uffici di Conciliazione.

Libretto giudiziario: esiste un limite deposito?

La funzione di questo libretto è di natura cautelare e serve per depositare somme che derivano per l’appunto da procedimenti giudiziari, come pignoramenti o sequestri. Non vi è alcun limite per le somme che si possono depositare.

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Libretto postale giudiziario: a chi può essere intestato

Non esiste il libretto giudiziario “smart”, in versione digitale. Il libretto postale giudiziario, infatti, può essere emesso solo ed esclusivamente in modalità cartacea ed essere intestato a persone fisiche maggiorenni, oppure a persone giuridiche che siano parte di un procedimento giudiziario. Sotto quest’ultimo aspetto le persone giuridiche possono risultare le seguenti:

  • L’organo giudiziario, relativamente alle somme sequestrate nei procedimenti penali contro ignoti, ovvero per somme pertinenti a cittadini italiani deceduti all’estero;
  • Gli avvocati che esercitano legalmente davanti all’organo giudiziario che richiede o convalida l’apertura del deposito;
  • Il curatore fallimentare, relativamente a somme riguardanti procedure fallimentari;
  • I soggetti che sono indicati dall’autorità giudiziaria con apposito e specifico provvedimento.

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Libretto giudiziario: interessi e regime fiscale

Come per altri tipi di libretto, anche su quello giudiziario concorrono interessi e applicazione delle tasse. Per quanto riguarda gli interessi, questi ultimi maturano dal giorno del versamento fino alla data di estinzione del Libretto, con capitalizzazione annua al 31 dicembre. Il tasso nominale annuo lordo è allo 0,001% secondo le ultime condizioni economiche risalenti al 7 novembre 2019.

Per quanto riguarda il regime fiscale, la storia non cambia: è applicata solo la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi, a cui si aggiunge un’imposta di bollo che ammonta a 2 euro se il saldo supera la cifra di 77,47 euro.