Secondo un recente report di Altroconsumo per l’Economia del Corriere della Sera, il canone della carta di credito è aumentato. Non una buona nuova per i risparmiatori, poiché anche il costo di gestione del conto corrente ha subito un incremento (potete approfondire leggendo questo articolo). Il tutto a fronte di una minor trasparenza, cosa che potrebbe peggiorare con un aumento dei prelievi Bancomat tramite sportelli di altre banche. Andiamo con ordine e partiamo proprio da quest’ultimo punto.

Prelievi Bancomat presso ATM di altre banche: rincari in arrivo?

Lo scorso ottobre governo e banche sono giunte a un accordo che ha visto l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti digitali fino a 5 euro, al fine di incentivare le transazioni digitali anche per basse spese. Poi è arrivato il cashback e i soliti furbetti hanno usato questo metodo per fare più transazioni, come quello che ha fatto centinaia di transazioni per soli 6 euro di benzina. Ma questo è un altro discorso.

Alla fine dello scorso ottobre le banche hanno cercato di mettersi ai ripari: come? Bancomat, società partecipata in cui rientrano moltissimi istituti bancari, ha reso noto all’Antitrust la volontà di mutare il modello remunerativo relativo ai prelievi di contanti presso gli sportelli. I rincari possono scattare nei prossimi mesi, ma l’Antitrust, che per ora ha messo in standby sulla questione, deve ancora pronunciarsi. Le consultazioni sulla proposta sono iniziate e se l’Autorità non dovesse opporsi (l’istruttoria dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno), questo significherebbe l’introduzione di una nuova spese per il proprietario di un Bancomat che intende prelevare presso l’Atm di un altro istituto.

Si tratterebbe insomma di una nuova commissione decisa autonomamente dalla banca utilizzata in via temporanea dal correntista per prelevare. Una spesa, insomma, che esula dal contratto con la propria banca di riferimento, non contribuisce al calcolo dell’ICC e non si trova nemmeno sui fogli informativi. Ovviamente questo sarebbe molto penalizzante per tutti quei correntisti titolari di un conto online che trovano poco riscontro negli ATM fisici, ma anche per i clienti di istituti bancari poco diffusi sul territorio, qualora abbiano bisogno di prelevare contanti.

Al momento, come riferisce Altroconsumo, il costo medio dei prelievi Bancomat resta fermo a 1,96 euro. Ci sono anche qui le dovute differenze, come i conti correnti online (0,26 euro la spesa media) o quelli che fanno pagare solo se vengono ritirate somme oltre una certa soglia (è il caso di Widiba o Fineco, che pongono una commissione rispettivamente di 1 e 0,80 € per prelievi sopra i 100 euro).

Costo canone carta di credito in rialzo

Per quanto riguarda le carte di credito, aumenta il costo del canone. Rispetto a maggio 2019 l’incremento medio è stato piuttosto importante, passando da 41 euro a 53,60 euro (+12,60 euro). In alcuni istituti il canone è molto alto: nel report si fa riferimento a Banco Bpm, che chiede tra 50 e 75 euro, mentre Unicredit ne chiede 42 €. In altri, invece, il canone si è ridotto (è il caso di Poste). Differente il discorso per le banche alternative: il prezzo medio scende a 20,14 euro, con la tariffa più conveniente messa a segno da Hello Bank! (0 €).