Sono trascorsi 4 mesi dall’emissione del primo BTP green della storia d’Italia. Il bond, con scadenza 1 aprile 2045 e cedola dell’1,5%, non è stato apprezzato più di tanto sul mercato secondario. La performance registrata dal rendimento, infatti, è stata più bassa rispetto a quella degli altri titoli di stato di pari durata.

La quotazione attuale è pari a 99,40 mentre il rendimento effettivo a scadenza lordo ammonta all’1,65%. Se consideriamo che al momento dell’avvio della quotazione sul MOT di Borsa Italiana, il rendimento era pari all’1,39%, si deduce che non ci siamo poi tanto spostati da questa percentuale nonostante il periodo di tempo trascorso.

Il primo titolo di stato green italiano, quindi, non piace più di tanto al mercato. Pur avendo scarso appeal, però, a distanza di 4 mesi dal collocamento, è comunque possibile cogliere varie sfumature.

BTP green 2045: scambi intensi

L’andamento degli scambi del BTP green 2045 sul mercato secondario è stato molto forte. dall’avvio della quotazione, infatti, sono passati di mano BTP green per un ammontare complessivo pari a 1,45 miliardi di euro, vale a dire il 17% dell’intero ammontare emesso che era pari a 8,5 miliardi di euro come si può leggere nei prossimi paragrafi.

Un termine di confronto per avere idea di quanto gli obbligazionisti abbiano comunque apprezzato il primo BTP Green. Nello stesso arco di tempo, appena il 2% del capitale del BTP 2044 è passato di mano tra i risparmiatori.

Tirando quindi le somme: dopo 4 mesi, il BTP green 2045 si è leggermente deprezzato non brillando particolarmente tra gli investitori ma gli scambi sono stati comunque intensi.

Non male per un titolo che, secondo molti analisti, è solo il primo di una serie di emissioni green da parte del Tesoro. E’ scontato che ci saranno quindi altri BTP green.

Primo BTP Green: cedola e codice ISIN

Prima emissione BTP green

La prima emissione del nuovo BTP Green è andata in porto. Il Tesoro, dopo aver dato mandato a un pool di banche per curare il collocamento del primo BTP verde della storia italiana, ha dato esecuzione all’operazione. Il lancio delle nuove obbligazioni statali green era stato anticipato dal piano aste titoli di stato 2021 presentato alla fine dello scorso anno. Il BTP green, assieme al nuovo BTP Short Term, fu già allora indicato come la grande novità prevista dal MEF per il nuovo anno in affiancamento alle tradizionali aste di Buoni del Tesoro Poliennali previste alla luce del fabbisogno pubblico.

Al titolo con scadenza 30 aprile 2045 è stato assegnato codice ISIN IT0005438004. Il BTP green paga una cedola semestrale dell’1,5% in linea con quelle che erano le nostre previsioni.

L’importo complessivo emesso è stato pari a 8,5 miliardi di euro. Il prezzo di collocamento del BTP green è stato fissato a 99,168 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione pari all’1,547%.

La prima emissione del titolo di stato verde ha godimento 30 ottobre 2020. A partire dal 10 marzo 2021 il titolo green è in quotazione sul MOT.

Primo BTP Green: quando ci sarà l’emissione?

La prima emissione del nuovo BTP green è prevista per il primo trimestre 2021. Considerando che già siamo a marzo, è altamente probabile che il primo collocamento possa esserci già nelle prossime settimane. Il fatto che il Tesoro abbia affidato ad un pool di banche il mandato per curare il collocamento è segnale che l’operazione potrebbe essere imminente.

In merito a quando verrà emesso il primo BTP Green, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato che la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro non appena le condizioni di mercato lo renderanno possibile.

Se sulla data precisa di collocamento non ci sono ancora indicazioni ufficiali, altrettanto non si può dire per quello che riguarda la durata del BTP green.

BTP Green avrà scadenza 2045

Comunicate dal Tesoro scadenza e durata della prima emissione del BTP verde. Il titolo sostenibile avrà scadenza 30 aprile 2045. La durata del nuovo titolo di stato green potrebbe essere quindi pari a 25 anni nel caso in cui l’emissione dovesse essere effettuata nei prossimi due mesi (ma, come visto, le attese sono per questo mese).

La decisione di scegliere una durata così lunga va oltre quelle che erano le attese. A fine febbraio, infatti, si era parlato di una durata pari a 10 anni. Alla luce della decisione ufficiale del MEF, quindi, siamo decisamente oltre.

Il primo BTP green sarà quindi a lunga scadenza.

BTP green cedola

Quale sarà l’ammontare della cedola del primo BTP green? Per ora non ci sono comunicazioni ufficiali ma il fatto che le stime siano già circolando con insistenza induce a pensare che l’emissione possa essere davvero imminente.

Detto questo, considerando i rendimenti oggi presenti sul mercato secondario, si possono fare le seguenti previsioni sulla cedola del primo BTP green ipotizzando una remunerazione pari all’1,25%.

Tale stima scaturisce da due dati: sul secondario il BTp 1 settembre 2044 e cedola 4,75% offre un rendimento pari all’1,16%, mentre il BTp 1 settembre 2046 e cedola 3,25% offre un rendimento pari all’1,30%.

La domanda è a questo punto se il BTP green rispetto ad un bond ordinario di pari scadenza registrerà rendimenti inferiori o più alti.

Prima emissione BTP green: pool di banche

Il pool di banche che si occuperò del collocamento sindacato del primo BTP green è formato da BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Intesa Sanpaolo S.p.A., J.P. Morgan AG e NatWest Markets N.V.

BTP Green dove si può comprare?

Dove può essere comprato il primo BTP Green? In attesa di conoscere la data dell’asta è certo che i risparmiatori retail saranno esclusi dal collocamento. La prima emissione del nuovo titolo verde, infatti, sarà riservata solo agli istituzionali.

Questo però non significa che i piccoli risparmiatori non possano acquistare il nuovo titolo. Infatti è sempre possibile comprare il BTP green scadenza 2045 sul mercato secondario utilizzando i canali tradizionali. La data a partire dalla quale io risparmiatori retail possono trovare il BTP green sul MOT di Borsa Italiana è il 10 marzo 2021.

Prima emissione BTP green: a cosa serviranno i proventi

Come precisato dal Tesoro, l’obiettivo fissato con la prima emissione del BTP green è quello di supportare la diversificazione delle fonti di finanziamento “in un contesto di esigenze di provvista corpose e sfidanti”. Con questo nuovo strumento il MEF intende entrare su un mercato, come quello dei green bond, che è sempre più apprezzato in tutto il mondo.

Del resto gli investimenti verdi per la transizione verso un’economia sostenibile sono stati al centro di un esame nell’ambito dei bilanci pubblici 2018-2020. Da questo studio è stata evidenziata una spesa pari a 35 miliardi riconducibile a settori green come fonti rinnovabili, efficientamento energetico, trasporti ma anche prevenzione dell’inquinamento ed economia circolare.

BTP green: le FAQ

Le risposte alle principali domande sulla prima emissione del BTP green. Una guida per punti di agevole consultazione per rispondere ai dubbi del risparmiatore retail andando anche oltre la prima emissione del nuovo titolo di stato verde.

Un investitore retail può comprare il BTP Green?

Solo gli investitori istituzionali possono partecipare al collocamento del BTP green. I risparmiatori retail, però, possono sempre acquistare il titolo verde dopo l’emissione sul mercato secondario. E’ sufficiente, infatti, cercare BTP Green aprile 2045 sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) gestito da Borsa Italiana.

Come comprare il BTP green sul mercato secondario?

Per comprare il BTP green sul mercato secondario è necessario aprire un conto deposito titoli o recarsi direttamente in banca. Il titolo green è disponibile sul MOT dal 10 marzo 2021.

Quali differenze tra BTP green e BTP tradizionali?

Le differenze tra il primo titolo green e il BTP classici riguardano essenzialmente la tipologia di spese finanziabili che, nel caso del titolo green, devono essere obiettivi ambientali o di sostenibilità. Considerando i bilanci italiani fra 2018 e 2021, ci sarebbero ben 34,8 miliardi di spese che potrebbero essere coperte o rifinanziate ricorrendo ai nuovi titoli.

BTP green a quanto ammonta la cedola?

In attesa di conoscere l’ammontare della cedola del BTP verde scadenza 2045, iniziano a circolare le prime previsioni secondo cui la remunerazione potrebbe essere in area 1,25%.

Ci sono altre obbligazioni green su cui investire?

L’emissione del BTP green è la prima volta dello Stato Italiano con un titolo verde. In realtà, però, i green bond sono oramai una realtà consolidata sul mercato obbligazionario corporate.

Ci sono altri modi per investire green?

Non solo obbligazioni green: per investire sull’ambiente sono sempre più apprezzati gli ETF ESG (fondi sostenibili).