E’ ufficialmente iniziata oggi 8 novembre 2021 la quarta emissione del BTP Futura. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze nei giorni scorsi aveva prima pubblicato la scheda informativa (con allegata nota tecnica) e poi aveva reso noti i tassi cedolari minimi garantiti.

Il BTP Futura nuova emissione sarà in asta a partire da giorno 8 novembre 2021. L’operazione terminerà poi il successivo 12 novembre. Come per le altre tre emissioni precedenti, anche in questa circostanza è possibile una chiusura anticipata del collocamento nel caso in cui tutto l’ammontare disponibile per titolo di stato dovesse essere richiesto dai risparmiatori. La chiusura anticipata, come da regolamento classico, non potrà comunque avvenire prima di mercoledì 10 novembre e ciò significa che sono comunque garantite almeno tre intere giornate di collocamento.

Il codice ISIN assegnato al titolo è il seguente: ISIN IT0005466344.

In questo post è possibile trovare tutte le caratteristiche del nuovo BTP Futura a partire dalla durata, dai tassi cedolari minimi garantiti e dall’ammontare del premio fedeltà.

Per conoscere le informazioni generali sul funzionamento di questo titolo di stato destinato ai soli risparmiatori retail, rimandiamo invece alle risorse specifiche presenti nel sito:

L’articolo è in aggiornamento.

BTP Futura novembre 2021: durata

Iniziamo dalla durata che da sempre è uno dei parametri più importanti per cogliere la convenienza di un titolo. Il nuovo BTP Futura in emissione a novembre 2021, avrà una durata pari a 12 anni. La nuova emissione, quindi, sarà più breve rispetto a quella precedente. Il BTP Futura 2037, infatti, ha una durata pari a 16 anni. Questo titolo, sempre riservato ai risparmiatori retail, fu emesso ad aprile 2021.

BTP Futura novembre 2021: premio fedeltà doppio

Se la durata del nuovo BTP Futura è inferiore a quella della precedente emissione di aprile, nessuna differenza c’è invece a proposito del premio fedeltà. Il MEF ha infatti confermato il meccanismo del doppio premio fedeltà connesso all’andamento della crescita dell’economia italiana nel corso del periodo di vita del titolo di stato.

Il doppio premio fedeltà della quarta emissione del BTP Futura avrà quindi la seguenti caratteristiche: dopo i primi otto anni di durata del titolo, il risparmiatore che avrà mantenuto in suo possesso il BTP Futura, avrà diritto a percepire un premio intermedio che è pari al 40% della media del tasso di crescita nominale del PIL italiano avvenuto nei primi otto anni di vita del titolo. Tale premio sarà pari ad un minimo dello 0,4% del capitale investito e non potrà andare oltre un massimo dell’1,2%. La forchetta del primo premio fedeltà del BTP Futura novembre 2021 è quindi: 0,4%-1,2% del capitale investito.

Il secondo premio fedeltà sarà maturato alla scadenza finale scadenza finale vale a dire dopo 4 anni dal primo. Al termine dei 12 anni di durata sarà corrisposto un premio finale che è costituito da due componenti:

  • prima componente pari al restante 60% della media del tasso di crescita del PIL nominale italiano registrato nei primi 8 anni di durata del titolo, con un minimo dello 0,6% fino ad un massimo che può arrivare all’1,8%
  • seconda componente pari al 100% della media del tasso di crescita del PIL nominale italiano registrato nel periodo compreso dal nono al dodicesimo anno di vita del titolo. In questo caso il range è compreso tra un minimo dell’1% ed un massimo del 3% del capitale investito dal risparmiatore.

Tassi cedolari BTP Futura novembre 2021: rendimenti garantiti e crescenti

Come nelle precedenti emissioni, anche il quarto BTP Futura presenta rendimenti garantiti e crescenti. Le cedole nominali semestrali saranno quindi calcolate sulla base di tassi fissi predeterminati e crescenti attraverso il solito meccanismo step-up che, in considerazione della durata di questa quarta emissione, prevede tre periodi temporali con due distinte revisioni (dopo la prima iniziale):

  • la prima dopo 4 anni di durata del titolo
  • la seconda alla fine dell’ottavo anno di durata fino alla scadenza

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BTP Futura novembre 2021 conviene?

Alla luce degli elementi fin qui noti, il BTP Futura novembre 2021 conviene o è meglio indirizzare altrove i propri risparmi? Come detto in precedenza, la serie dei tassi cedolari annui minimi garantiti sarà resa nota dal Tesoro prima dell’apertura del periodo di collocamento e sarà legata alle condizioni di mercato. E’ su queste tre parole “condizioni di mercato” che si gioca la convenienza del nuovo BTP Futura.

Il problema di questi mesi si chiama inflazione. Il rialzo del costo dell’energia (gas e petrolio aggiornano i propri massimi) e l’impatto che tale aumento ha su tutta la filiera, fino al consumatore finale, può, indirettamente, influenzare la convenienza del nuovo BTP Futura.

La durata pari a 12 anni potrebbe esporre il titolo al rialzo del prezzi al consumo. L’inflazione è infatti una minaccia per i titoli a reddito fisso. E allora diventa fondamentale chiedersi se la nuova emissione del BTP Futura possa essere una copertura contro l’inflazione. Vero è che il BTP Futura non ha questa finalità ma nessun consumatore vorrebbe mai investire su un titolo che viene mangiato dal rialzo dei prezzi al consumo.

In conclusione: se il BTP Futura novembre 2021 conviene dipenderà da quella che sarà la durata del rialzo dell’inflazione (momentaneo o duraturo?).

Quando verrà comunicata la serie dei tassi cedolari minimi garantiti del BTP Futura novembre 2021?

Il Tesoro ha già reso noto che la serie delle cedole minime garantite del nuovo BTP Futura verrà comunicata al pubblico il giorno venerdì 5 novembre 2021 (il collocamento, lo ricordiamo, avrà inizio il successivo 8 novembre).

Come da regolamento la serie dei tassi cedolari minimi garantita può essere rivista al rialzo, alla luce di quelle che sono le condizioni di mercato, alla chiusura del collocamento quindi giorno venerdì 12 novembre 2021. In nessun caso i tre tassi potranno essere inferiori a quelli minimi.