Il lancio del primo BTP Futura si avvicina ed è quindi inevitabile che l’interesse dei risparmiatori verso questo nuovo strumento di investimento sia in costante aumento. Il fatto che il BTP Futura rappresenti una novità certamente aiuta a mantenere alto l’appeal ma è anche un ostacolo ad ogni confronto con altri strumenti di investimento analoghi.

In questo post, l’attenzione sarà rivolta alla comparazione tra il BTP Futura e i Buoni Fruttiferi Postali. Essendo il nuovo BTP uno strumento di investimento che è espressamente rivolto solo ai risparmiatori retail, ha senso fare un confronto solo con prodotti di target simile. E cosa c’è di più nazional-popolare dei Buoni Fruttiferi Postali?

Capire se conviene di più investire in BTP Futura o in Buoni Fruttiferi Postali significa dare il giusto peso alle similitudini e alle differenze che esistono tra i due strumenti. Proprio di questo si parlerà nel post.

Prima di scendere nel dettaglio, invito alla lettura della guida su come funziona il BTP Futura prestando attenzione alle voci: premio fedeltà e calcolo cedola. Se invece vuoi approfondire le conoscenze su BFP, rimando alla lettura della guida su cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali con particolare attenzione alle tipologie e ai costi.

BTP Futura VS Buoni Fruttiferi Postali: la cedola

Per alcuni italiani, la sola dove mettere i risparmi induce a pensare in automatico ai Buoni Fruttiferi Postali. E’ una lunga storia di amore quella tra gli italiani e i BFP che è testimoniata dalle tantissime serie di buoni che, anche recentemente sono state emesse.

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Il meccanismo di stacco della cedola previsto per la prima emissione del BTP Futura è molto simile a quello da tempo in vigore per quello che riguarda i Buoni Fruttiferi Postali.

Supponiamo che la durata del BTP Futura sarà fissata in 8 anni. Per regolamento i tassi offerti saranno crescenti e verranno calcolati sulla base del meccanismo detto step-up. Poichè il titolo di stato a cedola fissa presenta un rendimento dell’1,3%, si può ipotizzare che la cedola crescerà progressivamente durante gli anni di durata del titolo a partire dall’1% dei primi anni.

Ebbene nei Buoni Fruttiferi Postali, l’andamento della cedola è identico nel senso che il tasso tende a crescere progressivamente nel corso del tempo. Certo nei primi anni di sottoscrizione, la cedola offerta dai BFP non alta ma è necessario tenere in considerazione che si tratta di strumenti di investimento che hanno una durata maggiore rispetto a quella prevista per il BTP Futura.

Per quello che riguarda la cedola, quindi, ci sono molte similitudini e questo può avvantaggiare chi è solito comprare BFP. Attenzione perchè simile non significa uguale e infatti mentre i Buoni Fruttiferi Postali consentono al risparmiatore che vuole chiudere in anticipo di incassare gli interessi maturati fino all’ultimo triennio, nel caso del BTP Futura il risparmiatore può ottenere il pagamento della cedola sono a date prestabilite. Questo per molti non è un problema ma mai pensare di comprare BTP Futura per trovare quello che si incontra normalmente nei Buoni Fruttiferi.

Le ragioni per investire nel nuovo titolo sono altre come si può leggere nel post in cui si chiediamo se il BTP Futura conviene o no.

BTP Futura e Buoni Fruttiferi Postali differenze

La differenza maggiore tra il BTP Futura e i Buoni Fruttiferi Postali riguarda il capitale. I BTP Futura sono un titolo di stato che, in quanto tale, segue le regole dei titoli di stato. Questo significa che se si decide di disinvestire prima della scadenza, ci si espone al rischio quotazione. Ciò si verifica perchè il Tesoro non riacquista i bond. Viceversa i Buoni Fruttiferi Postali riconosceranno sempre al risparmiatore il pagamento integrale, oltre agli interessi.

Quindi se stai pensando di investire in BTP Futura perchè pensi di trovare qualcosa di simile ai Buoni Fruttiferi Postali, è preferibile informarsi meglio perchè i due strumenti non sono affatto uguali. Sono le personali esigenze a far capire dove è meglio investire i proprio risparmi.