Oggi 21 aprile 2023 si terrà la seconda asta mensile di BTP. Come da tradizione l’appuntamento riguarderà il BTP indicizzato all’inflazione europea e lo Short Term. Rispetto alle analoghe aste dei mese precedenti, l’emissione di oggi potrebbe registrare un surplus di interesse. In collocamento, infatti, ci sarà un nuovo BTP€i a 5 anni che si andrà ad affiancare alla quinta tranche del BTP Short Term con scadenza 28 marzo 2025.

Complessivamente il Tesoro metterà sul piatto fino a 5 miliardi di euro. Considerando la tipologia dei titoli in emissione, si tratta di un ammontare consistente.

L’asta di oggi 21 aprile 2023, essendo fortemente caratterizzata dal nuovo BTP€i, si rivolge ad un target ben preciso: i risparmiatori che sono alle ricerca di soluzioni per proteggere i loro risparmi dall’inflazione. Qualsiasi discorso sui rendimenti previsti, quindi, deve essere rapportato a quelle che sono le aspettative di inflazione. In altre parole se il nuovo BTP€i a 5 anni conviene sarà frutto solo di quelle che sono le proiezioni sull’andamento dei prezzi al consumo nell’Eurozona.

Parleremo di rendimenti attesi e dell’attitudine dei due protagonisti dell’emissione di domani nel prossimo paragrafo. Prima, però, facciamo le presentazioni.

Asta BTP€i / Short Term oggi21 aprile 2023: il dettaglio

E’ pari a 2/2,5 miliardi di euro il range di emissione fissato dal MEF per il nuovo BTP€i a 5 anni. Il titolo ha data di scadenza 15 maggio 2029 con codice ISIN che, trattandosi di una prima tranche, è da assegnare. La cedola è dell’1,5% mentre la data di regolamento è il 26 aprile 2023.

Attenzione perchè c’è una specifica: il MEF ha comunicato che la prima cedola corta per il BTP indicizzato all’inflazione sarà pari allo 0,078729% e corrisponderà ad un periodo di 19 giorni su un semestre di 181. Le cedole successive alla prima, invece, scadranno il15 novembre e il 15 maggio di ogni anno fino al 2029. Per conoscere tutte le altre caratteristiche del BTP€i protagonista dell’asta di domani, rimandiamo alla scheda di sintesi alla pagina prossima asta BTP.

In affiancamento al titolo indicizzato all’inflazione, ci sarà poi una nuova tranche di una vecchia conoscenza: lo short term ISIN IT0005534281 scadenza 28 marzo 2025. Con questo ex CTZ siamo oramai arrivati alla quinta trance. La cedola annuale è come sempre del 3,4% e data di regolamento sempre il 26 aprile 2023. La scheda del bond si può trovare alla pagina nuova emissione BTP Short Term che abbiamo aggiornato proprio con l’appuntamento di aprile.

Asta BTP€i / Short Term oggi 21 aprile 2023: focus sui rendimenti

Le previsioni sull’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi sono centrali per capire se conviene o no prendere parte all’asta di titoli di stato di domani. La tranche in asta domani ha una durata residua di 23 mesi. Non sono pochi e di conseguenza quel rendimento del 3,4% che a prima vista potrebbe sembrare oro colato, si ridimensiona un bel pò se si considera il possibile andamento dell’inflazione in Italia nei prossimi 2 anni. Considerando che alla luce della tassazione BTP, con il netto si scende ad appena il 2,9%, la deduzione che si può fare è sola una: lo short term va bene solo come soluzione per non lasciare i risparmi in balia dell’inflazione.

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Il pezzo forte dell’asta di oggi è però il nuovo BTP€i a 5 anni. In questo caso il peso dell’inflazione è ancora più evidente. Tanto per iniziare il BTP a 5 anni tradizionale scadenza 15 giugno 2029 sul secondario offre un rendimento del 3,9%. C’è una differenza non di poco conto con la remunerazione che invece verrà offerta dal nuovo BTP€i.

E allora conviene o no? Tutto dipende dalla attese di inflazione. Se l’ipotesi è che l’inflazione nell’area Euro per il prossimo quinquennio possa essere almeno pari al 2,39% di differenza, allora l’acquisto è da considerare. Ma se invece l’ipotesi è che l’inflazione dell’Eurozona nello stesso periodo possa essere più bassa di questo livello hot, allora inserire questo titolo in portafoglio non sarebbe poi tanto conveniente.

Come sempre sarà tutta una questione di prospettive.