L’asta BTP di domani 12 novembre 2022 offre spunti molto interessanti non solo perchè si tratta dell’ultimo appuntamento con le emissioni di titoli di stato prima del collocamento del BTP Italia novembre 2028 (in programma da lunedì 14) ma anche perchè include, tra le altre, l’emissione della seconda tranche del BTP Green 2035 e il lancio di nuova emissione a 7 anni.

Insomma contrariamente a quello che si poteva ipotizzare fino a poche settimane fa, l’asta BTP di domani 12 novembre potrebbe intercettare un forte interesse da parte dei risparmiatori. Soprattutto chi non è disposto a cedere al ruolo fagocitatore del nuovo BTP Italia, domani potrebbe trovare porti sicuri dove far fruttare i risparmi.

Ma quali sono i titoli protagonisti della prima asta BTP di novembre? Contrariamente ai collocamenti dei mesi scorsi, con l’emissione di domani si resta calibrati sul breve e medio termine. La presenza, però, anche di un titolo green oltre a dare un tocco di colore come tipico delle obbligazioni sostenibili, offre anche la possibilità di allargare ulteriormente i propri scenari di investimento.

Possiamo quindi passare alle presentazioni dei tre titoli di stato che saranno i protagonisti dell’asta BTP del 12 novembre.

L’emissione di domani interessa:

  • la terza tranche del BTP a 3 anni ISIN IT0005514473
  • il nuovo
  • la seconda tranche del BTP green ISIN IT0005508590

Di seguito i profili dei tre titoli.

BTP a 3 anni ISIN IT0005514473

Il primo titolo in emissione domani 11 novembre è una nuova tranche di un BTP triennale. Ecco le caratteristiche più importanti:

  • ISIN IT0005514473
  • data di scadenza: 15/01/2026
  • cedola annuale: 3,5%
  • importo minimo/massimo del collocamento: 2,25 mld / 2,75 mld

Tra le varie condizioni, spicca la cedola annuale del 3,5%. Si tratta di un dato lordo (va quindi considerata la tassazione BTP in vigore al 12,5%) ma ad ogni modo è una remunerazione molto interessante per una durata di fatto breve. Tutte le altre caratteristiche del titolo si possono trovare nella guida alle prossime emissioni BTP.

Nuova emissione BTP a 7 anni ISIN da attribuire

Il primo protagonista dell’asta BTP di domani 11 novembre è il nuovo BTP a 7 anni. Il codice ISIN non è stato ancora attribuito. Ecco le altre informazioni del biglietto da visita:

  • data di scadenza: 15/12/2029
  • cedola annuale: 3,85%
  • importo minimo / massimo del collocamento: 3,5 mld / 4 mld

Queste condizioni sono sufficienti per poter fare una valutazione. Il tasso di interesse fissato, il 3,85% è a dir poco fantastico soprattutto se relazionato con la cedola che viene staccata dal BTP pari durata in scadenza 1 agosto 2029 la cui cedola è un misero 3% su base annua.

Anche se quel 3,85% è al lordo e quindi è necessario applicare la tassazione vigente si arriva comunque ad un succulento 3,37% che è molto interessante se si considera la durata media di questo titolo.

Comprare il nuovo BTP tasso fisso a 7 anni in collocamento domani significa assicurarsi l’incasso annuale di una cedola che sola consente di proteggere il proprio capitale dal carico dell’inflazione. E’ un’occasione praticamente unica per inserire investimenti redditizi nel proprio portafoglio con la garanzia che, nel momento in cui ci sarà un inevitabile calo dei tassi da parte della BCE, i prezzi del titolo a 7 anni aumenteranno. Bisogna infatti sempre tenere conto che le condizioni del mercato cambiano spesso in modo anche rapido. L’attuale momento è sicuramente favorevole.

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BTP Green 2035 ISIN IT0005508590

Il secondo pezzo forte dell’asta BTP di domani ha il colore verde. Dopo appena due mesi di silenzio, domani sarà emessa la seconda tranche del BTP green 2035. Ecco la carta di identità del titolo:

  • ISIN IT0005508590
  • data di scadenza: 30/04/2035
  • cedola annuale: 4%
  • importo minimo/massimo del collocamento: 1 mld / 2 mld

La prima tranche del BTP green venne collocata attraverso emissione sindacata riuscendo a raccogliere 6 miliardi (ne abbiamo parlato in questo articolo).

L’investimento dura oltre 12 anni (un periodo di tempo lungo in ambito obbligazionario) e presenta condizioni molto attraenti. Pur considerando la tassazione del 1,25%, infatti, la cedola netta annualizzata è pari al 3,5%.

Siccome questo dato va rapportato sempre ai prezzi ecco che si sale al 3,63%. Chi ha intenzione di comprare nell’asta di domani dovrà poi aggiungere anche la plusvalenza che sarà realizzata alla scadenza essendo il prezzo di acquisto più basso d quello di rimborso.

LEGGI ANCHE >>> Vendere BTP prima della scadenza: pro e contro. Esempio pratico

Nei prossimi anni il rendimento del BTP green 2035 è destinato a scendere ma ciò avrà impatto sui prezzi che saliranno. Questa dinamica può essere sfruttata in modo attivo per trarre profitto. In che modo? Disinvestendo prima della scadenza.