Il nuovo BTP Italia è oramai in arrivo. Venerdì 11 novembre il Tesoro renderà noto l’ammontare dei tassi cedolari minimi garantiti mentre il successivo lunedì avrà inizio il collocamento.

Mancando oramai appena pochi giorni all’emissione, chi è incerto se investire o no, vorrebbe avere delle risposte rapide a interrogativi altrettanto secchi.

➤ Quali sono i pro e i contro del nuovo BTP Italia?

➤ Quali sono le ragioni per cui investire e quali quelle per cui non investire nel nuovo BTP Italia?

Avendo seguito tutto l’iter che ha porterà all’emissione del nuovo BTP Italia e essendoci spesso interfacciati con i nostri lettori (ricordiamo sempre che noi stessi siamo in primo luogo degli investitori) ci siamo fatto un’idea abbastanza precisa sia dei pro che dei contro e quindi possiamo sinterizzare quella che è la posta in gioco.

Nuovo BTP Italia: i pro e contro svelati

Parlare dei pro e dei contro del nuovo BTP Italia significa fare riferimento a vantaggi e svantaggi che caratterizzato questo tipologia di titoli in generale a cui poi aggiungere punti di forza di debolezza che sono propri del BTP Italia novembre 2028.

Il giudizio finale si può intendere come una sorta di sommatoria tra tutte queste voci.

Iniziamo dai vantaggi che caratterizzano, in generale, il BTP Italia come titolo di stato. Se questa tipologia di prodotto è così apprezzata dagli italiani, è principalmente per 4 ragioni:

  • non c’è alcun rischio cambio
  • si tratta del solo titolo di stato indicizzato all’inflazione italiana (vero è che ci sono i Btpei ma essi fanno riferimento all’inflazione europea e comunque sono più cari già dei tradizionali BTP – oltre che offrire meno occasioni di investimento
  • la tassazione applicata è quella agevolata al 12,5%
  • il meccanismo di collegamento tra andamento dell’inflazione e tassi di interesse è molto protettivo (se l’inflazione sale, anche i tassi salgono; se l’inflazione dovesse scendere verso la deflazione, scatta un dispositivo di protezione)

Questi i vantaggi del BTP Italia in generale. E per quello che riguarda gli svantaggi? Ebbene essi, sempre con riferimento alle condizioni generali del titolo e non al nuovo BTP Italia, sono pochissimi e trascurabili.

Diciamo la verità: per un profilo di investitore come quello dell’italiano medio, il BTP Italia è semplicemente perfetto.

I contro del titolo indicizzato all’inflazione sono quindi percepibili solo da un investitore sopra la media che è consapevole del fatto che, alla lunga, a coprire dal rischio inflazione è soprattutto l’equity.

Spostandoci all’esame del nuovo BTP Italia, i contro, latenti analizzando il titolo nella sua struttura generale, sono maggiormente messi in risalto e quindi a coglierli non più è un investitore dal profilo superiore alla media ma semplicemente un risparmiatore consapevole della situazione in atto.

Oggi l’inflazione è su livelli altissimi e comprare un BTP indicizzato all’inflazione potrebbe significare rogne di non poco conto tra 2 massimo 3 anni.

La regola base per investire è comprare sui minimi e vendere sui massimi. Ebbene comprare il nuovo BTP Italia significa acquistare un titolo posizionato sui massimi del suo indice di riferimento (l’inflazione). Questo è il contro maggiore poichè è palese che l’inflazione italiana non potrà certamente crescere ancora nei prossimi 6 anni….poichè se così dovesse essere sarebbe praticamente la fine di tutto.

Tirando quindi le somme: il nuovo BTP Italia arriva al momento giusto perchè mai come oggi gli investitori sono alla disperata ricerca di soluzioni per salvare i risparmi dall’inflazione. Il problema è che il momento giusto è per lo Stato non certo per il risparmiatore proprio alla luce del discorso sull’inflazione stimata.

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Perchè investire e perchè non investire nel nuovo BTP Italia

Chi ha deciso di investire nel nuovo BTP Italia difficilmente cambierà idea. E’ innegabile che ci sono una serie di vantaggi soprattutto per chi ha una logica prudenziale negli investimenti. I compratori, però, non dovrebbero indirizzare tutto il loro capitale sul nuovo BTP Italia. I rendimenti dei BTP tradizionali sono molto interessanti. Il tasso del BTP scadenza 2030 è in area 4%.

Prezzando uno scenario che vede l’inflazione restare costante al 2,5% (è questo il dato atteso dal mercato), sia il nuovo BTP Italia che i BTP classici avranno lo stesso rendimento. Attenzione però, perchè se l’inflazione dovesse essere più bassa, allora il BTP tasso fisso offrirebbe un rendimento migliore. Viceversa se dovesse essere superiore, allora sarebbe il nuovo BTP Italia a remunerare meglio.

Proprio per questo motivo, chi ha deciso di comprare il nuovo BTP Italia non dovrebbe focalizzare il suo capitale solo su questo titolo soprattutto in considerazione degli attuali rendimenti dei titoli di stato tasso fisso.

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Altre risorse utili per una valutazione del nuovo BTP Italia

Ci sono motivi per non investire nel nuovo BTP Italia?

Il contro principale è rappresentato dalla probabile dinamica dell’inflazione. Considerando che l’indice dei prezzi al consumo è ai massimi, è poco probabile che il MEF possa mai staccare cedole rivalutate. Se così dovesse essere allora il rendimento del nuovo BTP Italia fino alla sua scadenza sarebbe decisamente poca roba (1,6%/1,7%).

Altra obiezione riguarda la recessione. Considerando le basse stime sul PIL per il 2023, investire sul nuovo BTP Italia potrebbe fare l’interesse solo dello Stato.

In poche parole potrebbe essere tardi per inserire un titolo di questo tipo in portafoglio.