Nel fittissimo calendario di fine mese delle aste di titoli di stato, svetta anche un appuntamento con i Buoni Ordinari del Tesoro. Si terrà oggi 27 gennaio 2023, infatti, l’asta BOT a 6 mesi. A inizio mese, il MEF aveva già tenuto l’asta di BOT annuali. Quello di domani, quindi, è il secondo appuntamento mensile con i Buoni Ordinari. La durata molto breve (181 giorni), fanno dell’asta in programma oggi, un appuntamento che gli investitori alla ricerca di soluzioni di breve termine dove mettere i risparmi senza i rischi non dovrebbero perdere!

Questo discorso vale sempre ma è ancora più valido in un contesto in cui, oramai da mesi, i BOT offrono anche rendimenti interessanti. E proprio a proposito di rendimento, cosa c’è da attendersi dall’asta di semestrali in agenda oggi 27 gennaio 2023? Quali sono le aspettative degli analisti?

Prima di rispondere a questa domanda, come è nello stile di RisparmiOggi, forniamo una brevissima presentazione del titolo che verrà collocato oggi. Chiariamo subito che si tratta di una nuova emissione e che di conseguenza il codice ISIN non è stato ancora assegnato. Per il resto, però, si conoscono tutti i dettagli.

Asta BOT 6 mesi oggi 27 gennaio 2023: le caratteristiche

Il protagonista dell’asta di BOT in programma oggi è un titolo a sei mesi in scadenza il 31 luglio 2023. L’ammontare che verrà offerto dal Tesoro non è affatto male essendo pari a 5 miliardi di euro. La data di regolamento è fissata per il 31 gennaio 2023.

I BOT, come di consueto, verranno piazzati attraverso il sistema di collocamento dell’asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ogni operatore che partecipa all’asta può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. La sottoscrizione base è di 1.000 euro. All’asta di domani potranno partecipare solo gli specialisti in titoli di stato o gli aspiranti specialisti.

Per tutte le altre informazioni si rimanda alla nostra pagina sulle prossime aste BOT. In questa sede ci preme parlare soprattutto di rendimenti attesi. Lo faremo nel prossimo paragrafo.

Asta BOT 6 mesi oggi 27 gennaio 2023: il rendimento atteso

Iniziamo facendo riferimento a quello che avvenuto nel precedente più vicino. Due mesi fa (a dicembre l’asta di BOT semestrali non si tenne a causa dell’anticipato raggiungimento delle esigenze di cassa da parte del Tesoro), il BOT a sei mesi strappò in fase di collocamento un prezzo pari a 98,839 centesimi che si traduceva in un rendimento lordo alla scadenza del 2,323%.

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Le previsioni sui rendimenti BOT 2023 indicano una possibile attenuazione del trend rialzista “facilitata” dal possibile cambio di rotta da parte della BCE in materia di tassi. Ebbene, fino ad ora, questo cambio di rotta non si vede e allora, per l’asta di domani si può ipotizzare addirittura un rialzo del rendimento lordo. La domanda è fino a che punto? Fermo restando che le previsioni annuali restano comunque orientate su un calo, per l’asta BOT semestrali di oggi non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se di dovesse essere un rialzo dei rendimenti al 2,5%. Questa è la nostra stima. Rendimento del 2,5% significherebbe un prezzo pari a 98,75 circa.

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Partecipare all’asta BOT di oggi 27 gennaio 2023 conviene?

Il rendimento del 2,5% è un buon motivo per prendere parte all’emissione di BOT semestrali calendarizzata dal Tesoro per oggi. E’ indubbio che sia una remunerazione che semplicemente soccombe dinanzi all’andamento attuale dell’inflazione. Su questo non ci sono dubbi ma la domanda è: ci sono alternative? Ebbene tra i conti deposito non c’è nulla che per una durata così breve (6 mesi) offra un rendimento così alto. E allora se l’obiettivo è quello di trovare una soluzione per far fruttare i risparmi in un arco di tempo così breve, allora l’asta BOT di domani non è da tralasciare.

La breve durata, dal canto suo, ha un indubbio vantaggio: la possibilità di non vincolarsi per troppo tempo e quindi la possibilità di avere subito liquidità a disposizione per tornare ad investire quando, finalmente, avverrà il tanto atteso cambio di passo da parte della Banca Centrale Europea.

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Concludiamo con una constatazione che potrebbe apparire ovvia: conviene non cullarsi sugli alti rendimenti che le aste BOT adesso sono in grado di offrire, perchè, in realtà, ogni appuntamento potrebbe anche essere l’ultimo! In parole povere questa situazione è destinata ad esaurirsi. Sicuramente, però, il cambio di passo non avverrà oggi.