Perché non conviene tenere i soldi sul conto corrente
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Stando a un recente report della Banca d’Italia si stima che gli italiani possiedono ben 1.371 miliardi di euro depositati sul conto corrente bancario o postale. Tuttavia è bene sapere che i conti correnti non sono forse il miglior “parcheggio” per i tuoi soldi, perché su questo conto le somme vengono erose dall’inflazione. 1 euro nel 2006 non equivale a 1 euro oggi, per intenderci. E se il denaro non frutta allora sarebbe consigliabile tenere sul conto corrente solo poche somme. E il resto? Investirlo, o meglio, scegliere degli strumenti di risparmio appositi che permettano al denaro di cresce, anche se di poco.

Perché gli italiani si fidano di più del conto corrente

Come abbiamo visto dai dati di Bankitalia gli italiani preferiscono ancora uno strumento infruttifero come il conto corrente. Il motivo è semplice ed è facilmente intuibile in un popolo avvezzo al risparmio: per timore di emergenze o spese impreviste è sempre bene tenere il capitale sotto mano al fine di poterlo prelevare in caso di urgenza. Tuttavia non è una visione oculata orientata al risparmio intelligente, perché, come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, se teniamo 80.000 euro sul conto corrente per un decennio, quel denaro, che non si muove e non frutta, sarà svalutato con il passare del tempo (oltre a costarci un’imposta di bollo ogni anno).

La paura degli investimenti

D’altro canto si registra anche il sempiterno timore d’investire per gli italiani: la paura di “buttare” i propri soldi su un investimento che alla fine non vada a buon fine e che, anzi, ci faccia perdere invece di farci guadagnare. È una paura più che giustificata, perché non sono rare le perdite (fortunatamente non sempre ingenti) di somme investite con la speranza di far fruttare qualche soldo.

Tenere i soldi sul conto corrente? Meglio diversificare

Insomma, è molto meglio diversificare che tenere tutti i soldi che abbiamo sul conto corrente: una piccolissima parte può essere investita in prodotti di rischio (più alto è il rischio, più è elevato il possibile guadagno o l’eventuale perdita), un’altra parte in strumenti di risparmio dal rendimento garantito (buoni fruttiferi postali, conti deposito, anche liberi se si vuole avere la possibilità di effettuare prelievi in casi urgenti), un’altra parte ancora in proprietà (immobili, ad esempio) e una minima parte sul conto corrente.

Concludendo, se anche tu ti sei accorto che tenere tutti i soldi che hai sul conto corrente non è una buona idea, è forse giunto il momento che ti siedi al tavolo, prendi carta e penna, fai mente locale e pensi a come poter dare nuova vita ai tuoi risparmi oggi, con la speranza peraltro di vederli crescere nel corso del tempo (anche se di poco) senza fare chissà quali sforzi. A tal proposito ti consigliamo la lettura di questo approfondimento: “Come diversificare i propri risparmi”.