E’ una fase di grande effervescenza per i titoli di stato italiani. Proprio oggi 2 ottobre, infatti, parte l’attesissimo collocamento del BTP Valore Ottobre 2028 in un contesto caratterizzato da una forte crescita dei rendimenti. In questa situazione potrebbe essere sfuggita la pubblicazione da parte del MEF del programma trimestrale di emissioni BTP riferito ovviamente al quarto trimestre 2023. Forse in pochi ci avranno fatto caso ma oggi non è solo 2 ottobre data di inizio del nuovo mese ma è anche il primo giorno dell’ultimo trimestre 2023.

E infatti proprio lo scorso venerdì 29 settembre, il Tesoro ha pubblicato il nuovo programma trimestrale di emissioni di titoli di stato in cui viene fornito un aggiornamento sull’attività di emissione del debito pubblico, oltre al quadro macro e di finanza pubblica. Si tratta di un documento importantissimo perchè contiene indicazioni sui nuovi BTP che verranno emessi nell’arco del trimestre e sulle riapertura di titoli in circolazione.

Gli amici investitori intenzionati a a partecipare alle prossime aste BTP non possono non conoscere queste informazioni. A loro, in particolare, si rivolge questo post. Buona lettura.

Programma trimestrale emissioni BTP quarto trimestre 2023: linee generali

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1 nuovo BTP e 4 riaperture nel programma trimestrale di emissioni BTP relativo al quarto trimestre 2023

Quanti e quali nuovi BTP verranno emesso nel quarto trimestre 2023? Quali saranno invece le riaperture di titoli di stato in circolazione? Per gli investitori specializzati in bond sovrani, domande simili sono più che normali quando inizia un nuovo trimestre. Questa regola vale sempre e il quarto trimestre 2023 non fa eccezione.

Il programma trimestrali di emissioni BTP è generico nel senso che il Tesoro non indica né la data di asta del nuovo BTP e neppure il mese in cui avverrà l’emissione. Se ad esempio il programma prevede l’asta di un nuovo BTP a 8 anni (durata inesistente, scelta proprio per evitare che ci possa essere confusione, nella nota di aggiornamento del MEF sarà semplicemente segnalata l’emissione del nuovo titolo a 8 anni senza indicare quando essa potrà avvenire. L’asta con al centro questo titolo, quindi, si potrebbe tenere già ad ottobre ma anche a novembre o a dicembre.

La data ufficiale verrà comunicata semplicemente al momento dell’annuncio dei dettagli dell’asta. Stesso discorso vale per la riaperture. In questo caso occorre anche aggiungere che, mentre per i nuovi BTP in emissione è difficile che possano esserci altri collocamenti in affiancamento e quelli previsti nel programma, nel caso delle nuove tranche è sempre possibile che, in relazione alle condizioni di mercato, il MEF possa anche offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni.

Riaperture e nuovi BTP in emissione nel quarto trimestre 2023

Solitamente le nuove emissioni di BTP sono più frequenti nella prima parte dell’anno per poi calare progressivamente. Non c’è quindi nulla di cui stupirsi se nel quarto trimestre 2023, i collocamenti di nuovi BTP sono spesso pochissimi. Nulla è un caso e se le nuove emissioni calano è perchè il MEF è soddisfatto del soddisfacimento del fabbisogno di debito pubblico che è stato fin qui raggiunto.

E allora il programma trimestrale di emissioni di titoli di stato prevede per il quarto trimestre 2023 un solo nuovo BTP. Più precisamente si tratta di un BTP a 5 anni con scadenza 01/02/2029. Di questo titolo non si sa nulla (a partire dalla cedola riconosciuta) ad eccezione dell’ammontare minimo che sarà pari a 10 miliardi di euro. Tale valore fa riferimento all’ammontare che il circolante del titolo dovrà per forza raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Particolare curioso anche il programma di emissioni del terzo trimestre 2023 si era chiuso con il collocamento di un nuovo quinquennale, il BTP scadenza febbraio 2029 ISIN IT0005566408 che è ora quotato sul MOT. Nulla di cui stupirsi visto che 5 anni è una lunghezza molto amata dai risparmiatori italiani.

Affianca alle nuove emissioni ci saranno poi le riaperture di tranche già in circolazione. Nel periodo tra ottobre e dicembre esse saranno decisamente di più rispetto ai nuovi BTP: ben 4. Nel dettaglio:

TitoloData di godimento e data di scadenzaCedola
BTP27/07/2023 – 29/09/20253,6%
BTP17/07/2023 – 15/09/20263,85%
BTP15/09/2023 – 15/11/20304%
BTP01/09/2023 – 01/03/20344,20%
Riaperture BTP quarto trimestre 2024

Come si può notare da questa tabella, quindi, le occasioni per far fruttare i risparmi partecipando alle aste BTP non mancheranno. Da evidenziare che il MEF potrebbe anche offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.

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Aggiornamento sull’attività di emissione di titoli di stato da parte del MEF

Il programma trimestrali di emissioni di titoli di stato dipende da come sta andando l’attività di emissione del debito. Ebbene, come evidenziato dal MEF, a fine agosto 2023 lo stato di avanzamento del programma di emissione per l’anno in corso era attestato a circa il 71%, una percentuale che sale a oltre l’80% se si includono le emissioni che sono state già effettuate e quelle avvenute a settembre.

Lo stato di avanzamento, quindi, è decisamente inoltrato ed ecco spiegato perchè in programma adesso c’è solo un nuovo BTP a 5 anni.

Parlando di numeri, a fine agosto 2023, il Tesoro aveva effettuato emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 244 miliardi di euro. Grazie a questo volume non solo è stato coperto il Fabbisogno del Settore Statale, ma sono stati anche rifinanziati titoli di stato a medio-lungo termine in scadenza per un importo complessivo pari a circa 161 miliardi di euro.

Dall’1 settembre al 31 dicembre (il report del MEF è sfasato perchè considera anche l’ultimo mese del trimestre terzo, l’attività funding dovrà considerare le scadenze di titoli di stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a circa 100 miliardi di euro. A questo imprto va poi aggiunta la quota di fabbisogno del settore statale dei prossimi mesi.