Ci sono titoli di stato che consentono di guadagnare rendimenti molto significativi senza essere vincolati a lunghe durate o peggio ancora al possesso fino alla scadenza naturale (premio fedeltà)?

La risposta è affermativa ma è necessario guardare oltre i confini nazionali. In questo articolo parleremo proprio di un titolo di stato diverso dal BTP Italia grazie al quale è possibile guadagnare il 6% in soli 6 anni!

Ora neppure un rendimento simile è capace di battere un’inflazione che continua a restare sopra all’8%, tuttavia una cosa è avere una rendita del 3 massimo 4% e un’altra è incassare il 6% per 6 anni. Sicuramente c’è un effetto ammortizzamento che riduce la perdita di acquisto indotta dall’inflazione.

Quale titolo di stato fa guadagnare il 6% di rendimento in 6 anni?

Si tratta di un bond sovrano emesso dalla Repubblica della Romania a settembre 2022 e con scadenza 27 settembre 2029 (quindi la durata residua è di 6 anni circa). L’identificativo è ISIN XS2538441598.

Sappiamo già quello che in molti stanno pensando: si tratta di un titolo di un paese no euro e quindi è esposto al rischio cambio e già questo basta per starne alla larga. E invece no. Per il titolo in questione è denominato in Euro e quindi niente rischio cambio.

Iniziamo con i fuochi di artificio: la cedola lorda annua è pari al 6,625%. C’è sempre la tassazione da considerare che nel caso dei titoli di stato esteri è uguale a quella prevista sui BTP e quindi 12,5%. Niente rischio di incorrere in una tassazione del 26%, quindi, come avviene per tutte le obbligazioni societarie. Quindi detraendo il 12,5% si scende ad una cedola netta del 5,8% annuo.

Considerando quelle che sono le previsioni sui rendimenti BTP 2023 è molto difficile che i titoli di stato italiani possano arrivare a qualcosa di simile.

Quindi gli amici risparmiatori che sono alla ricerca di titoli di stato che rendono il 6% annuo per 6 anni, farebbero bene ad avere un occhio di riguardo per questo bond della Romania.

Romania Tf 6,625% St29 Eur quotato su Borsa Italiana

Questo remunerativo titolo di stato della Romania si trova anche su Borsa Italiana con denominazione Romania Tf 6,625% St29 Eur. Andando alla scheda si può subito vedere come il prezzo attuale sia poco sopra la pari, precisamente 103. Con questa valutazione il rendimento effettivo netto è del 5,15%.

Bene, si può già immaginare quale sia il rendimento effettivo netto di un BTP dalla vita residua simile: siamo sotto di almeno 2 punti percentuali.

Abbiamo detto che non c’è il rischio cambio: e allora per quale motivo c’è un abisso tra i titoli italiani e quelli della Romania?

Non serve la sfera di cristallo per poterlo capire: tanto per iniziare abbiamo le differenti prospettive economiche dei due paesi. Si potrebbe fare un trattato ma ci limitiamo a dire che l’economia della Romania, per quanto in crescita negli ultimi anni, resta molto distante da quella italiana. E poi c’è anche una quota di rischio geopolitico. La Romania confina con quella Moldavia che a sua volta deve fare i conti con la presenza al suo interno, lungo i confine con l’Ucraina, della Transinistria, un territorio indipendente sotto tutela russa. Se consideriamo che a due passi c’è la guerra tra Russia e Ucraina, non è difficile rispondere alla domanda iniziale.

Il rendimento dei titoli di stato come metro del giudizio di rischio

Quanto detto in precedenza ci consente di fare un cenno al rapporto tra rischio e rendimento. Se sale il primo va su anche il secondo. Se scende il primo anche il secondo cala. E’ legge di finanza.

Il rendimento si misura con numeri (come abbiamo potuto vedere anche in questo articolo) mentre il rischio, è si incorporato dal rendimento, tuttavia non è misurato da alcun indicatore in quando può comprendere anche fattori di tipo soggettivo che vanno ad esercitare un certo peso.

Approfondisci il tema >>> Calcolo rendimento BTP: esempio pratico titolo a 5 e 10 anni

Decidendo di comprare titoli di stato ci si espone ad un certo livello di rischio che varia da paese a paese. Spesso si pensa che ad impattare siano solo le prospettive economiche ma non è così perchè anche la stabilità politica e sociale sono elementi di cui tenere conto.

Chi non vuole correre rischi (zero rischi) non investe neppure nei titoli di stato in assoluto più affidabili al mondo. Ma questo è un elemento della soggettività che con i numeri centra poco.