Con lo scivolamento delle aste di titoli di stato oltre la seconda metà del mese, non deve stupire se l’ultima asta BTP di gennaio 2023 è calendarizzata per oggi 31. Il primo mese del nuovo anno, quindi, si conclude con il collocamento di nuove tranche di buoni poliennali del Tesoro. Mai come in questo caso, quindi, si può parlare di ultima occasione del mese per far fruttare i risparmi investendo in titoli di stato.

Ma quali sono i bond sovrani che verranno messi in asta oggi 31 gennaio 2023? Prima di presentare i titoli che verranno collocati dal Tesoro, possiamo già fornire un’anticipazione: l’ultimo appuntamento del mese non riguarderà solo BTP ma anche un CCTeu.

Complessivamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze punta ad emettere titoli per un ammontare complessivo compreso tra 7,5 e 9 miliardi di euro. Si tratta di un range consistente che “invoglia” a prendere parte al collocamento. Già, ma quali sono i rendimenti attesi? Vero è che quella di domani è l’ultima chance mensile per chi vuole far fruttare liquidità, tuttavia il reale incentivo è rappresentato dal rendimento previsto.

In questo articolo aiuteremo gli amici lettori ad avere un’idea dei rendimenti che i BTP e il CCTeu in asta oggi 31 gennaio potrebbero strappare.

Come sempre però, prima la presentazione dei titoli.

Asta BTP 30 gennaio 2023: il programma

Il programma di emissioni BTP/BOT di gennaio 2023 si chiude con il collocamento di 3 titoli di stato. Ecco di chi si tratta:

  • Seconda tranche del BTP a 5 anni scadenza 01 aprile 2028 e cedola 3,40% (ISIN IT0005521981)
  • Quinta tranche del BTP a 10 anni scadenza 01 maggio 2033 e cedola 4,40% (ISIN IT0005518128)
  • Diciassettesima tranche del CCTeu a 5 anni scadenza 15/04/2026 (ISIN IT0005428617)

Come da procedura, il collocamento di tutti e tre i titoli avverrà tramite il meccanismo dell’asta marginale. Per conoscere più caratteristiche dei bond si può fare riferimento alle informazioni contenute nella pagina sulle prossime aste BTP.

Le date calde che i risparmiatori dovrebbero segnare sul calendario in relazione all’ultima emissione BTP del mese di gennaio sono (oltre al 31 giorno del collocamento):

  • 1 febbraio 2023: data di presentazione delle domande per asta supplementare (il termine massimo è entro le ore 15:30)
  • 2 febbraio 2023: data di regolamento delle sottoscrizioni

Rendimento atteso 2 BTP in asta il 31 gennaio 2023

Fornite le informazioni rilevanti sull’asta BTP CCTeu di oggi 31 gennaio, possiamo ora passare ai rendimenti attesi.

Tra i due BTP non c’è proprio partita. La cedola più alta è quella offerta dal titolo decennale (4,4% VS 3,4%). Considerando la tassazione BTP in vigore, arriviamo comunque ad un buon 4,2%. Attualmente questo titolo sul mercato obbligazionario secondario scambia a 101,63 con una duration modificata di 7,96. Questi numeri confermano che il BTP a 10 anni in asta domani è sicuramente una buona occasione per far fruttare i risparmi anche alla luce di quelle che sono le tendenze in atto sui titoli di stato.

E per quello che riguarda l’altro BTP? Il titolo a 5 anni si può comprare oggi sotto la pari ad un prezzo pari a circa 99,35 centesimi. Alla luce di questa quotazione, il rendimento lordo effettivo si attesta al 3,6%. Cosa significa questo numero? Una risposta precisa non si può dare e tutto dipende da quello che sarà l’andamento dell’inflazione nei prossimi anni. Ad ogni se davvero i prezzi al consumo dovessero attestarsi al 2% (questo è il target che la BCE ha fissato sul medio termine), il BTP scadenza 01 aprile 2028 sarebbe sicuramente redditizio. In caso di dubbio, c’è sempre la possibilità di vendere prima della scadenza.

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Rendimento atteso CCTeu in asta il 31 gennaio 2023

I due BTP in asta oggi saranno in compagnia di un CCTeu a 3 anni. Qui il discorso rendimenti attesi si fa più complesso. La cedola è pari all’Euribor a 6 mesi + 0,5%. La stima dovrebbe quindi essere attorno al 3,45% lordo annuo.

Un buon rendimento o no? Non possiamo fare valutazioni ma invitiamo a tenere conto che un anno fa come adesso il CCTeu si aggrappava ad un Euribor a 6 mesi del -0,54%. Altra era visto che allora (un anno fa, non 100 anni fa) l’inflazione doveva essere solo passeggera – almeno secondo la BCE.

Sotto questo punto di vista, quindi, non ci sono dubbi: anche il CCeu in asta oggi 31 gennaio è da considerare se l’obiettivo è quello di far fruttare i risparmi. A proposito con questo titolo, i risparmi si fanno fruttare speculando sulle prossime decisioni di politica monetaria della BCE. Tassi su di 75 punti base o solo di 50? Il terreno è minato. E da questo terreno dipendono in primis le previsioni BTP 2023 sull’evoluzione dei rendimenti.

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