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Un nuovo BOT a 12 mesi nella prima asta di marzo (www.risparmioggi.it)

Il protagonista dell’asta BOT in programma domani 12 marzo 2024 sarà un nuovo titolo a 12 mesi che andrà a rimpolpare l’elenco dei Buoni Ordinari del Tesoro presenti sul MOT di Borsa Italiana.

A poco più di 12 ore dall’avvio dell’emissione la domanda che i potenziali acquirenti di pongono è semplicemente una: prenotarsi o no? Un interrogativo che implica quella che è la realtà posta in gioco: comprare o no il nuovo BOT a 12 mesi in emissione nell’ambito della prima asta di Buoni Ordinari del Tesoro del mese di marzo?

Chi volesse prenotarsi ha tempo fino all’11 marzo per presentare la propria richiesta. Domani 12 marzo, poi, si terrà il collocamento mediante il meccanismo dell’asta competitiva in termini di rendimento. Termine per la presentazione delle domande sono le ore 11. Data di regolamento il successivo 14 marzo.

Tutte le caratteristiche del BOT a 12 mesi in asta il 12 marzo 2024 sono state rese note dal Tesoro con comunicazione del 7 marzo. Ecco le informazioni più importanti ovvero quelle che identificano il titolo in emissione:

  • Tipologia BOT: 12 mesi
  • Data emissione: 14/03/2024
  • Scadenza: 14/03/2025
  • Durata effettiva: 365 giorni
  • Codice ISIN: da assegnare
  • Ammontare: 7,5 miliardi di euro

Maggiori dettagli sono nella scheda tematica inserita nella pagina >>> Prossima asta BOT

Il montante del collocamento è corposo tanto da determinare un incremento significativo della massa di BOT a 12 mesi in circolazione. Il giorno del regolamento (14 marz0 2024) vanno infatti in scadenza BOT di pari durata per un totale di 7,15 miliardi. Sottraendo l’ammontare in scadenza dall’ammontare nuovo immesso con l’asta del 12 marzo si ottiene una cifra pari a 350 milioni di euro che altro non è che l’aumento dei BOT a 12 mesi presenti sul mercato.

Asta BOT 12 marzo 2024: prenotarsi o no per l’emissione?

Prenotare o no il nuovo BOT annuale in asta il 12 marzo? Ovvero comprare o no? Per rispondere a questa domanda è necessario prestare attenzione al rendimento previsto. Si parla sempre in termini di previsioni, tuttavia, considerando la tipologia di strumento e quella che è la situazione in atto sui mercati (ben definita) le stime potrebbero non essere troppo distanti dalla realtà. Il rendimento del BOT in asta il 12 marzo potrebbe attestarsi attorno al 3,6% che corrisponderebbe ad un prezzo di aggiudicazione pari a 96,50 centesimi.

I BOT non hanno cedola per loro struttura e quindi il calcolo del rendimento è semplicemente dato dalla sottrazione tra prezzo di scadenza e prezzo di aggiudicazione nell’asta.

Un rendimento pari al 3,6% per il BOT a 12 mesi in asta il 12 marzo sarebbe positivo o negativo? Soddisfacente o no?

Rendimento asta BOT 23 marzo 2024: previsioni e confronto

Il BTP a 10 anni (benchmark) Btp Tf 4,2% Mz34 Eur in scadenza l’01/03/34 (ISIN IT0005560948) ha un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,57% praticamente uguale alle previsioni di rendimento per il BOT annuale che sarà collocato il 12 marzo. Le imposte che si pagano sono sempre le stesse e pari al 12,5% (tassazione BTP – BOT è quella agevolata rispetto agli altri strumenti finanziari) e quindi i due titoli si possono sovrapporre.

Cosa significa il fatto che il BOT a 12 mesi scadenza 14 marzo 2025 potrebbe esitare un rendimento pari al BTP 01/03/34 quotato sul MOT? Semplicemente che la curva dei rendimenti è piatta come non mai e che il fatto che si decida di investire in titoli più lunghi come è il caso del BTP IT0005560948 è decisamente premiante perlomeno in questa fase di attesa per l’oramai prossimo rialzo dei tassi da parte della BCE (previsto per non prima del summit di giugno).

Dopo l’asta del 12 marzo ci sarà un lungo periodo di stop e quindi la seconda emissione di Buoni Ordinari del Tesoro prevista per il 21 marzo come specificato dal calendario BOT 2024.