Il nuovo studio Altroconsumo ha messo a confronto quasi 300 conti correnti attivi fra luglio 2024 e giugno 2025, analizzando canoni, operazioni e servizi digitali per famiglie, pensionati e giovani. Dalla ricerca emergono due sorprese: i conti “solo app” non sono più i meno costosi – anzi, in molti casi rincarano – mentre alcuni operatori tradizionali, capitanati da Poste Italiane, abbassano l’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) e scalano le classifiche.
Il cambio di rotta arriva in un mercato in cui i pagamenti digitali valgono ormai il 43% dei consumi italiani, pari a 385 miliardi di euro nel 2024, contro il 41% del contante. Vediamo i risultati principali, le ragioni dei rincari dei costi dei conti correnti e le novità normative che potrebbero ridisegnare la concorrenza già nel 2026.
Indice
Costi conti correnti online: rincari a doppia cifra e nuove voci di canone
Altroconsumo rileva aumenti medi fino al 20% sui conti gestiti via app o web banking, che restano più economici di quelli “allo sportello” ma perdono parte del vantaggio competitivo.
Le cause sono principalmente tre:
- Nuovi canoni fissi o rimodulazioni: Widiba ha introdotto un canone trimestrale azzerabile solo con giacenze minime, Mediolanum ha portato la tenuta conto a 10 € al mese dopo il primo anno e Hello Bank! ha aggiunto 5 € annui per la carta di credito, replicando l’aumento di BNL;
- Commissioni di servizio “a pacchetto” su carte virtuali e linee di risparmio;
- Indicizzazione al costo del capitale: i depositi remunerati spingono le banche a far pagare di più la componente transazionale.
Nei conti under 30, il costo medio sale da 25 a quasi 30 € l’anno, ma resta il segmento più conveniente grazie a promozioni come canone zero per il primo anno (Widiba Classic), bonus carburante o tassi promozionali sul conto deposito.
Istituti tradizionali in rimonta: Poste Italiane e Intesa abbassano l’ICC
La vera sorpresa dell’edizione 2025 è il podio di Poste Italiane, prima in tutte e tre le categorie analizzate:
Profilo | Costo annuo 2025 | Variazione 12 mesi |
Famiglie | 98 € | −33 % |
Pensionati | 89 € | −35 % |
Giovani | 29 € | −17 % |
Il risultato è frutto dell’integrazione fra Bancoposta e canali digitali: prelievi gratuiti su 7.600 sportelli Poste, canone azzerato con giacenza minima e piattaforma di pagamenti P2P integrata in PostePay.
Intesa Sanpaolo conferma la strategia “ibrida”: i conti XMe Gold e XMe Silver, abbinati a sconti sui mutui e a carte di debito gratuite, portano l’ICC sotto quota 110 € per i clienti che usano ancora lo sportello, mostrando che la banca fisica può competere se riduce le fee sui servizi più richiesti.
Bonifici istantanei: costi allineati e prezzo medio a 0,76 €
Dal 9 gennaio 2025, per effetto del regolamento UE 2024/886, i prestatori di servizi di pagamento non possono far pagare un bonifico istantaneo più di uno ordinario. In Italia il prezzo medio online si è quindi ridotto del 25 %, scendendo a 0,76 € a transazione, secondo il monitoraggio Altroconsumo.
Il prossimo traguardo, fissato al 9 ottobre 2025, obbligherà tutte le banche che già offrono gli SCT standard a permettere anche l’invio istantaneo, con verifica del beneficiario in tempo reale. La convergenza di costi fra “istantaneo” e “standard” rende meno penalizzante usare il mobile banking per pagare bollette o rate all’ultimo minuto e potrebbe spingere le famiglie a ridurre l’uso del contante per micro‑transazioni.
Costi conti correnti, ICC da aggiornare: ABI e Bankitalia chiedono un indicatore più realistico
Nonostante l’ICC resti il benchmark ufficiale dei fogli informativi, banche e associazioni di consumatori segnalano la sua scarsa aderenza ai comportamenti 2025: pesa ancora assegni, libretti e operazioni in filiale, ormai residuali, e sottostima le spese digitali ricorrenti (ad esempio i canoni su carte di debito “premium” o le commissioni di ricarica wallet).
ABI e Banca d’Italia hanno avviato un tavolo tecnico per rivedere l’indicatore entro metà 2026: fra le proposte, includere un paniere fisso di bonifici istantanei, distinguere il profilo “mobile only” e pubblicare simulazioni con utilizzo reale di carta di debito e credito contactless.
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