Dopo l’emissione di ieri di Enel, anche Unicredit ha inaugurato il suo anno obbligazionario. La quotata guidata da Orcel ha infatti emesso un nuovo bond senior preferred con scadenza a 6 anni e opzione call (rimborso anticipato) dopo 5 anni dall’emissione.

I risultati del collocamento delle nuove obbligazioni Unicredit sono stati in linea con quelle che erano le attese con discreta revisione al ribasso del tasso midswap inizialmente previsto grazie ad una buona domanda da parte degli investitori istituzionali cui il prestito obbligazionario era rivolto.

A non festeggiare per il risultato della prima emissione obbligazionaria 2023 di Unicredit è invece il titolo di Piazza Gae Aulenti. Le azioni Unicredit si muovono in modo debole in una seduta che vede il Ftse Mib registrare un leggero rialzo.

Ma vediamo più nel dettaglio quali sono stati i risultati del collocamento delle obbligazioni senior preferred di Unicredit.

Il titolo ha raccolto ordini per complessivi 2,85 miliardi di euro provenienti da più di 200 investitori a livello globale. L’allocazione geografica delle obbligazioni è stata molto variegata e non netta. Infatti il 265 degli ordini è arrivato dall’Italia ma a seguire troviamo subito la Francia con il 25%, l’UK con il 15% e l’Austria/Germania con il 13%. Più staccate altre aree dell’Europa con il Benelux che ha espresso il 7% del book ordini, i paesi del Nord Europa con il 7% e i paesi iberici (Portogallo e Spagna) con il 5%. Italia e Francia hanno espresso oltre il 50% degli ordini complessivi.

A livello di allocazione settoriale, invece, il predominio dei fondi è assoluto con una quota di ben il 62%. A seguire troviamo banche e private banks con il 16%, le assicurazioni con il 12%, le istituzioni e le banche centrali con un modesto 6%.

Proprio grazie ai forti ordini, Unicredit ha potuto rivedere la cedola annuale che viene corrisposta dal bond. Se all’inizio era stato comunicato al mercato un livello pari a circa 220 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni, successivamente, il tasso è stato rivisto a 190 punti base sopra al tasso di riferimento, 30 punti base in meno rispetto alle premesse. Di conseguenza la banca guidata da Orcel ha potuto fissare la cedola annuale delle obbligazioni senior preferred a 6 anni al 4,8%. Il prezzo di emissione esitato sul re-offer è stato pari a 99,813%.

LEGGI ANCHE >>> Vendere obbligazioni bancarie prima della scadenza? Esempio rendimento e rischi

Come funziona opzione call delle obbligazioni Unicredit a 6 anni

La caratteristica centrale del bond senior proferred a 6 anni di Unicredit è l’opzione call. Una sola la finestra di rimborso prevista che scatta al quinto anno di vita delle obbligazioni. Se dopo i 5 anni, il bond non dovesse essere richiamato allora le cedole per i periodi successivi fino alla naturale scadenza del prestito verranno fissate sulla base dell’Euribor a 3 mesi a cui si somma lo spread iniziale di 190 punti base.

L’obbligazione si inserisce nel programma Euro Medium Term Notes dell’emittente e ed è classificata il debito Senior Preferred in essere. I rating sono i seguenti:

  • Baa1 (Moody’s)
  • BBB (S&P)
  • BBB (Fitch)

LEGGI ANCHE >>> Rating obbligazioni: dove si possono trovare, guida ai migliori siti

Nel collocamento Unicredit Bank AG ha agito come Sole Book Runner e Lead Manager. Ad essa si sono affincante BNP, Mediobanca, Natwest e Santander in qualità di Joint Lead Managers (no books).