Le obbligazioni Eni da sempre vantano un forte appeal da parte dei risparmiatori italiani. In tanti, anche per diversificare i propri investimenti, scelgono di comprare bond Eni anche perchè la società emittente è tra le più solide sul panorama italiano. Se l’obiettivo è quello di investire in obbligazioni sicure, Eni rappresenta una buona alternativa.

Durante l’anno il Cane a Sei Zampe emette numerose obbligazioni con varie caratteristiche per finanziare i proprio progetti di sviluppo e, più in generale, per le normali esigenze di cassa. La durata dei bond Eni è soprattutto lunga. Le nuove emissioni di obbligazioni Eni sono rivolte sia agli investitori istituzionali che a quelli retail. Sono queste ultime ad interessare i piccoli risparmiatori che sono alla ricerca di strategie per far fruttare i risparmi.

Come fattispecie le obbligazioni Eni rientrano nell’ambito dei bond corporate (qui la guida su come funzionano questi asset).

Premesso questo, quali sono le ultime emissioni di obbligazioni Eni? E quali sono le caratteristiche del collocamento? In questo articolo troverai tutti gli ultimi aggiornamenti a riguardo.

Obbligazioni Eni sustainability-linked a 7 anni

Il 7 giugno Eni ha annunciato l’emissione di obbligazioni sustainability-linked. Si tratta del primo collocamento da parte del Cane a Sei Zampe di bond sostenibili. La durata delle nuove obbligazioni sostenibili Eni è pari a 7 anni ed è connessa al raggiungimento di alcuni obiettivi specifici come ad esempio la riduzione delle emissioni e il raggiungimento di una capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che sia pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025. 

Fino a quando gli obiettivi non saranno conseguiti, il tasso di interesse applicato sarà invariato. Nel caso in cui uno dei due obiettivi non dovesse essere raggiunto (o quello relativo alla riduzione delle emissioni o quello relativo alla capacità installata per la produzione di energia elettrica), verrebbe applicato meccanismo di step-up con un incremento del tasso di interesse riconosciuto di 25 punti base.

I nuovi bond sostenibili Eni saranno collocati compatibilmente con le condizioni di mercato e verranno poi quotati sulla borsa del Lussemburgo.

La nuova emissione obbligazionaria serve a finanziare i futuri fabbisogni di Eni.

Obbligazioni Eni subordinate ibride perpetue: collocamento maggio 2021

Sul fronte delle nuove emissioni di obbligazioni Eni, il nuovo mese è iniziato con il botto per il Cane a Sei Zampe. Dopo il successo dell’anno scorso, Eni ha infatti emesso due nuove obbligazioni subordinate ibride perpetue a tasso fisso. Il collocamento, tenutosi giorno 4 maggio, ha interessato solo gli investitori istituzionali.

Nello specifico la nuova emissione obbligazionaria si è composta di due bond ciascuno dei quali con un ammontare pari a 1 miliardo di euro.

Il primo bond non callable per 6 anni e ha registrato ordini complessivi per oltre 3,2 miliardi. Il rendimento strappato della nuova emissione ibrida è stato pari al 2%, al di sotto delle prima indicazioni che parlavano di rendimento in area 2,375%. Il prezzo di re-offer del primo bond è stato del 100%. La prima reset date per il primo bond Eni ibrido si prevede a 6 anni dall’emissione vale a dire l’11 maggio 2027.

Il secondo bond non callable per 9 anni ha invece registrato ordini per oltre 3,8 miliardi e ha strappato un rendimento del 2,8%. Anche in questo caso, il risultato finale è stato inferiore alle prime indicazioni in area 3,25%. Il prezzo di re-offer del secondo bond è stato del 99,607%. La prima reset per il secondo prestito obbligazionario Eni è prevista a 9 anni e quindi l’11 maggio 2030.

In base al regolamento dell’emissione, Eni potrà procedere con il rimborso di ognuna delle due obbligazioni ibride in qualsiasi momento ma solo nei tre mesi precedenti la relativa prima reset date. Successivamente il rimborso è possibile ad ogni data di pagamento degli interessi.

Lo scorso anno, Eni aveva emesso obbligazioni perpetue ibride che ebbero una forte richiesta da parte degli investitori.

Rating emittente Eni

In qualità di emittente, Eni vanta il seguente rating:

  • Moody’s: Baa1
  • S&P: A-
  • Fitch: A-

Il rating dell’emittente non centra assolutamente nulla con quello della singola emissione. Mentre il primo è già noto prima del collocamento, per quello del singolo bond occorre attendere il giudizio degli analisti.

Obbligazioni Eni rating

Quale è il rating delle nuove obbligazioni subordinate ibride perpetue Eni? Alla luce del giudizio sull’emittente, ci si può attendere sui due bond un rating pari a:

  • Baa3 per Moody’s
  • BBB per S&P
  • BBB per Fitch

Possibile un equity credit del 50%.

Per sapere come e dove trovare i rating delle obbligazioni puoi fare riferimento a questa guida.

Nuove obbligazioni Eni: dove saranno quotate?

Dove è prevista la quotazione delle nuove obbligazioni ibride Enel emesse a maggio 2021? La società ha già fatto sapere che i titoli, una volta collocati, verranno poi quotati sul listino della borsa di Lussemburgo come spesso avviene per le nuove emissione riservate agli istituzionali.