libretti postali dormienti come recuperarli
Giunge il momento di controllare se abbiamo libretti postali dormienti (www.risparmioggi.it)

I libretti postali rappresentano da sempre uno degli strumenti preferiti dagli italiani per custodire risparmi in modo semplice e sicuro. Tuttavia, molti titolari ignorano che, se non vengono movimentati per un periodo prolungato, possono essere classificati come “dormienti“, rischiando così la perdita delle somme depositate. È importante conoscere come prevenire questo scenario e, qualora si sia già verificato, capire come recuperare i propri risparmi trasferiti al Fondo Consap.

Quando un libretto postale diventa dormiente?

Un libretto postale viene definito dormiente quando non viene effettuata alcuna operazione per un periodo consecutivo di almeno 10 anni e presenta un saldo superiore a 100 euro. In questa situazione, Poste Italiane invia una comunicazione al titolare, informandolo della possibilità che le somme siano devolute al Fondo gestito da Consap se non interviene entro 180 giorni. Trascorso inutilmente questo termine, i risparmi vengono trasferiti al Fondo.

Come verificare se un libretto è dormiente

Per capire se un proprio libretto postale è diventato dormiente, è possibile effettuare alcune semplici verifiche. Innanzitutto, Poste Italiane pubblica periodicamente un elenco aggiornato, consultabile sul proprio sito ufficiale o disponibile direttamente negli uffici postali. Un’altra opzione è recarsi direttamente presso l’ufficio postale, portando con sé il libretto e un documento di identità valido. L’operatore postale verificherà immediatamente lo stato del rapporto e fornirà informazioni precise sul da farsi.

Come mantenere attivo un libretto postale

Prevenire la dormienza del libretto è semplice. Basta effettuare almeno un’operazione ogni 10 anni. Tra le operazioni valide ci sono:

  • Prelievi;
  • Versamenti;
  • Richiesta di saldo;
  • Comunicazioni scritte che confermino l’intenzione del titolare di mantenere attivo il libretto.

Sono invece escluse le operazioni automatiche, come pagamenti periodici o accrediti da terze persone non delegate. È quindi fondamentale essere consapevoli della necessità di operazioni attive per evitare la dormienza.

Come recuperare i risparmi trasferiti al Fondo Consap

Se il libretto è già stato dichiarato dormiente e le somme sono state devolute al Fondo Consap, esiste comunque la possibilità di recuperarle entro un periodo massimo di 10 anni dalla data di trasferimento. Per farlo, è necessario seguire una procedura specifica, che parte dalla richiesta a Poste Italiane dell’attestazione ufficiale di devoluzione delle somme al Fondo. Questa attestazione è indispensabile per avviare la domanda di rimborso.

La richiesta va inviata direttamente a Consap, compilando il modulo ufficiale disponibile sul sito dell’ente. La documentazione completa deve essere trasmessa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo indicato sul sito o tramite il portale telematico di Consap. La pratica viene gestita rigorosamente in ordine cronologico di ricezione e, in caso di approvazione, Consap provvede al rimborso tramite bonifico sul conto corrente indicato nella domanda. È importante ricordare che non sono previsti interessi o commissioni sul rimborso delle somme devolute.

Chi non ha diritto al rimborso?

Non tutte le somme devolute al Fondo possono essere recuperate. Non sono rimborsabili, ad esempio, i buoni fruttiferi postali prescritti, gli assegni circolari oltre il termine di prescrizione e le polizze assicurative sulla vita devolute al Fondo. Anche i rapporti finanziari, una volta trascorso il termine di prescrizione decennale dalla devoluzione al Fondo, non possono più essere recuperati.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.