L’accesso al credito è un fattore indispensabile per un’azienda e un privato, offrendo l’opportunità di ottenere una liquidità al fine di affrontare una spesa imprevista o degli investimenti per uno specifico obiettivo. In questa prospettiva si colloca il conto corrente ipotecario. In questa guida andremo a considerare cos’è, la sua durata e quali sono i vantaggi di ottenerlo.

Cos’è il conto corrente ipotecario

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Per comprendere quali siano le caratteristiche di questo prodotto finanziario si può partire proprio dal nome. Il conto corrente ipotecario è quindi una tipologia di conto corrente attraverso cui sarà possibile disporre di una liquidità concessa dalla banca grazie all’iscrizione di un’ipoteca su un bene immobile. È importante considerare che non è previsto un conto ipotecario a privati, ma potrà essere aperto solo ed esclusivamente da un’impresa.

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Come funziona il conto corrente ipotecario

Per aprire un conto ipotecario, sarà necessario rivolgersi a una banca che presenti tra i servizi offerti ai correntisti questo prodotto finanziario. Inoltre l’azienda dovrà disporre di un immobile su cui verrà applicata un’ipoteca.

La durata del conto ipotecario può essere a tempo determinato, quasi sempre con una scadenza a 5 anni e un successivo rinnovo, oppure a tempo indeterminato.

Contratto di conto corrente ipotecario

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Alla base di un conto ipotecario vi è quindi un contratto sottoscritto tra la banca e l’impresa, e che dovrà essere redatto davanti al notaio, con la contestuale apertura dell’ipoteca.

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Quanto costa un conto corrente ipotecario

Sono previsti dei costi fissi, come l’imposta sostitutiva pari al 2% per i finanziamenti collegati agli immobili, le spese di apertura dell’ipoteca e inoltre quelli di chiusura. Inoltre in quanto forma di fido, sarà presente anche un tasso di interesse aggiuntivo in caso di scoperto sul conto corrente ipotecario.

Cos’è il tasso di soglia di un conto ipotecario

Al momento della sottoscrizione di un conto ipotecario sarà indispensabile verificare quali sono i tassi che si applicheranno nel momento in cui di utilizza il fido, definito con il termine tasso di soglia, controllando che non siano sotto a quelli di usura.

Differenze tra conto corrente e mutuo ipotecario

differenze mutuo e conto ipotecario

Sia il mutuo ipotecario che il conto ipotecario prevedono aspetti simili, ma sono due strumenti che prevedono enormi differenze. Infatti nel mutuo si avrà una specifica somma di denaro, che viene concessa dalla banca per acquistare un immobile e quindi sarà vincolata. Nel caso del C/C ipotecario si otterrà una sfido, che potrà essere impiegato dall’impresa oppure no.

La surroga di un conto ipotecario

In quanto tipologia di finanziamento che prevede un’ipoteca sarà possibile effettuare la surroga del conto ipotecario su un’altra banca.

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Conto ipotecario e decreto ingiuntivo

La caratteristiche del conto ipotecario è quella di essere una forma di fido e come tale non è ammesso un titolo esecutivo su di esso da parte di un creditore.

Opinioni sul conto ipotecario

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Il conto corrente ipotecario ha una serie di vantaggi, dato che offre l’opportunità a un’azienda che dispone di un’immobile di ottenere in breve tempo una liquidità anche ingente. Viene considerato quindi uno strumento molto utile, anche se si devono valutare gli eventuali costi.