Guardando il saldo sul tuo conto corrente ti sei forse già chiesto se la cifra che vedi sia simile, inferiore o superiore a quella dei tuoi altri connazionali. In poche parole ti sei chiesto: quanti soldi ha sul conto corrente bancario una famiglia tipo italiana? Ovviamente non può esistere una risposta precisa al millimetro, anzi, al centesimo di euro, ma guardando ai dati degli ultimi anni è possibile fare delle stime.

Quanti soldi abbiamo in media sul conto corrente?

La maggior parte dei titolari di un conto hanno in media una giacenza annua compresa tra i 10 e i 20 mila euro. A contribuire ad arricchire il conto ci sono ovviamente le entrate mensili (lo stipendio) e i risparmi accumulati. Il resto dei soldi o lo si mette in più conti (ma più conti correnti può significare anche più spese di gestione), o lo si versa in strumenti di risparmio (buoni fruttiferi postali, conti deposito) o di investimento (azioni, obbligazioni, ETF, PAC, crowdfunding immobiliare, social lending, criptovalute, trading).

Conto corrente: la tomba del denaro? Non solo

Questo è un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio e dare vita ai nostri soldi: parcheggiarli sul conto corrente, infatti, non è una buona idea. Con il tempo il denaro si svaluta e questo significa che i soldi che abbiamo oggi, tra un anno varranno di meno, soprattutto se consideriamo l’inflazione galoppante.

A tal proposito, leggi: Quanto si perde sul conto corrente con l’inflazione? Ecco dove mettere i risparmi

Ai tempi attuali, con il carovita che include tutti i beni di prima necessità, il denaro sul conto corrente rischia di perdere ancora più valore, pertanto è bene valutare attentamente che uso farne dei soldi della liquidità di cui disponiamo. Positivo è stato l’intervento del governo, con il rafforzamento dell’esonero contributivo per il 2022 sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e con un anticipo di 3 mesi della rivalutazione pensioni 2023 (+2,2% per chi guadagna 35.000 euro all’anno a partire da ottobre 2022).

Tenerne una parte sul conto corrente è sempre positivo, soprattutto per far fronte a spese impreviste e di ingente necessità. La restante parte può essere investita, diversificando il proprio portafoglio con un mix tra strumenti di risparmio tout court (massima sicurezza, scarso rendimento) e strumenti di investimento (più rischio, maggiore rendimento) da considerare attentamente, visto l’attuale momento storico.