Stando a un report annuale stilato dalla Banca d’Italia, viene evidenziato come mantenersi clienti presso la stessa banca per 10 anni non sia affatto conveniente dal punto di vista economico. Dall’analisi si scopre che i conti aperti da oltre 10 anni costano circa il doppio di quelli aperti nell’ultimo anno. Visto che il conto corrente è una spesa annuale che va razionalizzata, soprattutto a fronte delle ulteriori spese e rincari e da un clima di incertezza politico-economico determinato dall’ennesima caduta di governo, è importante sapere dove potersi orientare non solo per spendere di meno, ma anche per avere un prodotto che dia soddisfazione al cliente.

Le banche migliori e i loro punti di forza

Un report di Altroconsumo risalente all’inizio dell’anno ha interrogato un campione di correntisti soci dell’associazione per valutare quali sono le migliori banche oggi, ovvero quelle che danno più soddisfazione ai propri clienti. La classifica è emblematica, perché nelle prime posizioni non compaiono gli istituti di credito tradizionali, ma spesso figurano realtà online, innovative e convenienti sotto il profilo del risparmio.

Nella top 7, che prevede punteggi compresi tra 80 e 84, dove 84 è il maggiore, troviamo istituti come Fineco, primo in assoluto e consigliato soprattutto per l’home banking, poi Banca Popolare Etica (premiata soprattutto per la trasparenza), illimity bank (lodata per costi e commissioni), Widiba (punto di forza? Anche qui l’home banking). Infine, con un punteggio di 80, troviamo Banca Generali (raccomandato il servizio clienti), Banca Mediolanum (anche qui il servizio clienti sembra il miglior punto di forza) e WeBank (premiata per l’home banking).

Quanto costa un conto corrente oggi

Scegliere la banca giusta è importante anche perché i costi del conto corrente sono aumentati di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Gli aumenti pesano di più su pensionati e famiglie, mentre i giovani sono più agevolati, soprattutto grazie alle offerte a loro riservate che consentono di abbattere i costi per i primi anni. Anche qui, comunque, la differenza tra un conto tradizionale e un conto online si vede: e nonostante in quelli online il costo di un conto per i giovani è praticamente dimezzato rispetto a famiglie e pensionati, queste due ultime categorie trarrebbero particolare vantaggio scegliendo una opzione online.

Penalizzati pensionati e famiglie

Come riporta il Corriere della Sera, con dati aggiornati a maggio 2022, le famiglie pagano 140 euro allo sportello (+4% rispetto al 2021), mentre i pensionati 133 € (+5%). Risparmiano rispetto allo scorso anno i giovani (73 €, -4%). Nell’online il risparmio è più consistente: i giovani hanno risparmiato il 5% rispetto al 2021, pagando 42 euro. Rincari per famiglie (94 €, +4%) e pensionati (+5%, 85 €), ma i costi sono comunque inferiori rispetto alle banche tradizionali, soprattutto per quanto riguarda i servizi allo sportello, servizi che oggi sono nella loro quasi totalità digitalizzata, creando così risparmi di tempo e di spesa.

Conto corrente: banche innovative sempre più scelte

conto corrente online per partita iva

Le banche stanno evolvendo i propri servizi e a oggi puntano anche sui giovani e sulle loro abitudini. Molti istituti, soprattutto quelli più innovativi, tendono a ottimizzare la gestione di un conto su un’unica app, dove è possibile usufruire di altri servizi: alcune banche offrono la possibilità di investire, ad esempio in criptovalute ma non solo, di effettuare pagamenti rapidi e veloci, di far confluire più conti in una sola applicazione, riducendo all’osso se non drasticamente eliminando qualsiasi spostamento agli sportelli e digitalizzando ogni operazione. Guardare questo processo di transizione tra conto tradizionale e conto online e innovativo può essere quindi molto utile per capire come sarà il conto corrente del futuro e dove e come si può risparmiare sulle spese di gestione annuali dello stesso.