Mancano ancora pochi giorni, poi il limite all’utilizzo del contante scenderà di 1.000 euro. Bisognerà fare quindi attenzione ai prelievi dal conto corrente, oltre che ai versamenti, che sono sempre sotto controllo, soprattutto se le somme sono ingenti. Attualmente, infatti, il tetto all’utilizzo del contante ammonta a 2.999,99 euro, mentre a partire dal 1° luglio 2020 scenderà a 1.999,99 euro. Un nuovo limite scatterà invece a partire dal 1° gennaio 2022, quando la nuova soglia di denaro contante da utilizzare scenderà a 999,99 euro.

Conto corrente e limite uso del contante: le sanzioni per chi viola le nuove regole

Attenzione alle multe: si parte da un minimo di 2.000 euro e si arriva a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti, mentre sono previste sanzioni di importo compreso tra 3.000 e 15.000 euro per i professionisti che non fanno le segnalazioni relativamente a operazioni fino a 250 mila euro. Oltre questa cifra, infatti, la multa parte da una base di 15.000 euro e può arrivare fino a un massimo di 250.000 euro. Le sanzioni scatteranno non solo per chi ricevere il denaro, ma anche per chi lo dona e questo riguarderà anche eventuali donazioni o prestiti non certificati tramite apposita scrittura privata, anche se le transazioni avvengono tra familiari.

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Controllo prelievi e versamenti, ecco quando scatta

Le sanzioni sopra descritte, tuttavia, non riguarderanno i prelievi e i versamenti effettuati sul proprio conto, in quanto il trasferimento di denaro avviene per lo stesso soggetto. Se facciamo il caso di un soggetto che preleva 200 euro da un conto deposito o da un conto corrente di una banca e li versa in un conto corrente di sua proprietà ma acceso presso un altro istituto, allora non scatta la sanzione.

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Lo stesso avviene se il soggetto effettua un versamento presso il proprio conto corrente senza che il denaro provenga da un altro conto: in questo caso, però, possono scattare gli eventuali controlli e accertamenti su prelievi e versamenti relativi a somme di dubbia provenienza e per le quali si sospetta un’evasione fiscale, e in questo caso spetterà al titolare del conto corrente dimostrare che le somme versate sul conto siano esentasse, tramite apposita documentazione.