Quando si parla di fondi comuni di investimento, uno degli capitoli più discussi è senza dubbio il rendimento. Il famigerato rendimento annuo di un fondo comune infatti ci dà il dato relativo al guadagno del fondo espresso in percentuale.

Quello del rendimento è dunque un calcolo fondamentale per chi investe in fondi comuni. Le fonti del rendimento prese in considerazione possono riportare i dividendi, i rendimenti di capitale ed anche le rivalutazioni del capitale.

Il tasso di rendimento annuo è un metodo molto efficiente per tenere sotto controllo gli investimenti e si calcola in base all’importo investito facendo una media geometrica.

Parlandone in termini generali il calcolo sembra molto complesso ma quando arriveremo a spiegare nel dettaglio le operazioni, tutto risulterĂ  piuttosto semplice ed intuitivo.

Che cosa è un fondo comune in breve

Prima di passare alle operazioni di calcolo vere e proprie vogliamo soltanto introdurre brevemente il concetto di “fondo comune” onde chiarire alcune premesse.

La definizione di fondo comune secondo il Testo Unico della Finanza è molto sintetica: “Organismo d’Investimento Collettivo del Risparmio costituito in forma di patrimonio autonomo, suddiviso in quote, istituito e gestito da un gestore”.

In estrema sintesi possiamo quindi dire che il fondo comune è uno strumento finanziario a disposizione dei risparmiatori che raccoglie denaro per investirlo in fondi di ampio respiro e molto diversificati.

Con questo strumento è possibile anche ai piccoli risparmiatori partecipare, anche con cifre esigue, a fondi di investimento che operano su scale finanziarie altrimenti irraggiungibili.

I fondi comuni possono essere di varie tipologie: ci sono i fondi flessibili, i fondi alternativi, i fondi tematici e quelli sostenibili. Cambiano le caratteristiche ma il metodo per calcolare il rendimento è sempre lo stesso (ed è questa la sola cosa comune assieme alla tassazione).

Un solo calcolo, vari metodi

Nell’introduzione abbiamo già accennato a quanto sia importante questo calcolo per dotarsi di uno strumento di controllo degli investimenti fatti.

Questa importanza ha ovviamente spinto gli esperti del settore a sviluppare negli anni diverse metodologie di calcolo che vanno ad offrire dati sempre piĂą raffinati.

Diverse operazioni che, mano a mano che andiamo avanti con i calcoli, ci raccontano sempre piĂą nel dettaglio lo stato di salute del nostro caro investimento.

Tutti i sistemi di calcolo a questo riguardo sono piuttosto semplici ed intuitivi ma bisogna avere una certa base solida, dal punto di vista teorico e terminologico, per quanto riguarda il risparmio gestito e l’analisi dei trend.

SarĂ  inoltre necessaria la capacitĂ  scolastica di applicare alcune semplici formule di calcolo matematico. Nulla di troppo complesso a parte che si abbiano bene in testa i principi base, si applichi correttamente le formule e si utilizzino le cifre giuste!

Il metodo del rendimento assoluto

Con questa metodologia di calcolo si tiene conto soltanto del rendimento assoluto, senza soffermarsi sull’altro principio di base per questo genere di calcoli: la durata dell’investimento che abbiamo messo a maturare.

La formula da applicare è estremamente semplice: [(M:C) – 1] x 100. Niente di spaventoso: “M” è il capitale finale, “C” è il capitale investito, le operazioni che ne conseguono sono per nulla complicate nemmeno per chi è poco aduso ai calcoli.

Ad esempio se il capitale che andiamo ad investire è di 1000 Euro e quello che ne abbiamo ricavato è 1100 Euro, è evidente che il capitale che il rendimento è del 10%.

Vediamo la formula del calcolo per esteso qui di seguito:

[(1100:1000) -1] x 100

1.1-1 x 100

0.1 x 100 = 10

Il metodo dell’interesse annuo conseguito

In questo caso bisognerà introdurre un altro elemento nel nostro calcolo che diventa così una formula molto popolare che viene insegnata ai diplomati di economia aziendale a proposito dei capitali depositati negli Istituti Bancari.

In pratica la formula è la stessa che si utilizza per calcolare il rendimento assoluto con l’aggiunta di una variante: “n” che rappresenta il numero di anni di investimento.

Avremo dunque [(M:C) -1 x 100] : n. Questa formula è quasi ovvia nella sua semplicità perché va a dividere il rendimento assoluto per il numero di anni, offrendoci dunque un dato più raffinato sull’analisi del nostro investimento.

Il metodo per l’interesse annuo composto

Adesso a questo punto possiamo andare a rivedere la nostra oramai ampiamente conosciuta formula di base, [(M:C) – 1] x 100, per aggiungere un’altra operazione fondamentale.

Con questo nuovo calcolo andremo a conoscere l’interesse annuo composto di investimento, ovvero il tasso di rendimento considerando all’interno delle variabili anche gli interessi che si trasformano in capitale.

Senza dubbio questo calcolo è quello più utilizzato da investitori ed esperti del settore perché dà senza particolari difficoltà un’idea più chiara dello stato delle cose dell’investimento.

La formula completa che andremo ad applicare sarĂ  dunque:

{[radice ennesima di (M: C)] – 1} x 100

Anche qui le operazioni non sono molto complicate e il tasso che andremo a calcolare ci dirĂ  quanto il nostro investimento stia facendo crescere le risorse a nostra disposizione.

Più sarà alta la percentuale di rendimento annuo del fondo comune e maggiori saranno i guadagni derivanti dagli investimenti. Questo ultimo calcolo è davvero ritenuto fondamentale per tutti gli investitori che vogliono avere più controllo sui loro investimenti.